l'ippica non può pretendere che il suo cliente (giocatore) gli rimanga fedele perchè non se lo merita ,non se lo è mai meritato
dopo avergli propinato per decenni un prodotto scadente forte di una mancata e vera concorrenza nell'ambito dei giochi, averlo massacrato con prelievi assurdi,con regole allucinanti, vedi i massimali imposti,gli articoli 41, la non tutela in caso di corse sospette, la mancanza di informazione nelle cose semplici come i cambi guida le ferrature per finire col furto vero e proprio nel non potere cambiare giocata se non entro i fatidici 2 minuti per non parlare del rimborso in maniera totale in caso di arrivi con solo due cavalli ci accorgiamo che è impensabile chè possa esistere ancora la figura del giocatore ippico ormai stanco di essere preso in giro da un potere sordo che non sà nemmeno ridigere un calendario appena decente, incurante del calo repentino delle scommesse, menefreghista nel distruggere la sua stessa storia la TRIS
Se il prodotto ippico fosse stato efficente a misura di giocatore non penso che le corse virtuali lo avrebbero scalfito, non gli avrebberò nemmeno fatto il solletico, nemmeno le slot o vlt lo avrebbe sfiorato
Prendiamo ad esempio i casino dove hanno sempre venduto dei prodotti validi vedi la roulette
col suo rosso e nero alla pari
il numero a 35 (netto) volte la posta
un cavallo a 17 (netto ) volte la posta
una terzina a 11(netto) volte la posta
una sestina a 5(netto) volte la posta
un carrè a 8 (netto) volte la posta
ecc.ecc
ci accorgiamo che in tali posti il proliferare delle slot non hanno intaccato minimamente lo status operandi del giocatore ma sono servite per attirare un pubblico esclusivamente femminile che è sempre stato restio nel cimentarsi negli altri giochi come il totip,totocalcio,scommesse sportive
Impensabile che un giocatore di roulette si avventi sulle slot o sul virtuale dal momento che la ruota gli offre il meglio di tutti i giochi esistenti sul mercato
Stranamente di casino in ITALIA ne contiamo pochi ,molti dicono che la colpa sia della chiesa che al contrario avrebbe interesse economici invece nel settore degli altri giochi
ma non avendo certezze potrei sbagliarmi, di sicuro quello che sò per certo è che ormai stiamo andando verso un degrado totale nel settore giochi di pari passo con la nostra società attuale
chiaro che negli anni 60-70-80-l'unico posto su cui si poteva scommettere,a parte il lunedi e il giorno di Natale, in tutte le città italiane era l'ippica ,ma siamo sicuri che le sale corse erano piene?
Personalmente non mi risulta tanto è vero che più di una volta mi sono fatto la domanda
Ma come faranno a campare .
Ho ricordi di agenzie ippiche con pochissimi avventori i quali giocavano biglietti da 200 lire
solo sul vincente, accoppiata , piazzato e qualche martingala, dal momento che altre scommesse non si potevano fare dove il giocatore aveva poche probabilità di grosse vincite dal momento che veniva penalizzato dai massimali dove le agenzie erano in mano ai privati che potevano fare il bello e cattivo tempo a loro piacere
Siamo sicuri che se ci fosse stata un' altra alternativa ai giochi ippici tale scommessa non sarebbe già morta è sepolta da molto tempo?
Secondo voi chi si sarebbe rinchiuso in un ambiente puzzolente pieno di fumo aspettando che la telescrivente trasmettesse la cronaca della corsa se vicino ci fosse stato un casino oppure un agenzia che prendeva scommesse sugli altri sport
Ovvio che gli ippodromi erano pieni perchè era l'unica arma a favore del giocatore potendo giocare a quota fissa presso gli allibratori i quali non erano certo opere di beneficenza
anzi si potevano paragonare a veri strozzini quando pensavi che ti regalassero qualche quota a favore era solo un miraggio perchè erano già informati sul presunto esito della gara
il giocatore ippico si può paragonare ad una donna la quale è stata costretta a sposarsi con
l'uomo sbagliato che mai la farà felice e nel momento propizio non esiterà a tradirlo senza nessun rimpianto perchè è giusto che sia cosi perchè l'uomo che l'ha resa infelice mai potrà cambiare
e riconoscere i suoi sbagli anzi è probabile che farà errori su errori ,disastri su disastri
perciò è inutile che si lamentino che cerchino di cambiare di correre ai ripari ora che perfino
vengono sbeffeggiati dalle corse virtuali che sono l'anticamera della paranoia mentale
dove una persona con un solo briciolo di intelletto mai potrà cimentarsi
ma poi ripenso a quando c'era solo la telescrivente che in fin dei conti era peggio del virtuale di oggi
ci si lamenta che bisogna convivere con gli extracomunitari
ma nessuno si ricorda che un tempo bisognava convivere con qualche magliaro e pappone
per essere teneri
siete mai stati a TRIESTE in inverno con il vento e il gelo che ti entra nelle ossa e sei a rischio di polmonite
la verità che il giocatore o lo scommettitore ippico con il mondo normale ha poco in comune
purtroppo ammetterlo è difficile e allora ci si nasconde dietro mille alibi si fà passare l'idea che la scommessa ippica è intelligente rispetto agli altri giochi, ma stranamente non vince mai nessuno
eppure ho conosciuto fior di,avvocati,docenti di università ,professori di matematica, informatici ecc.ecc che giocano
Allora chi gioca ai cavalli forse non riesce ad esprimere la propria intelligenza ?
Nessuno ha mai pensato che lo scommettitore ippico sia stato usato a loro uso e consumo?
Sento parlare delle corse straniere come ancora di salvezza e riempitive del palinsesto italiano
allora mi dovete spiegare dove stà il pathos nel chi le gioca dal momento che per capire chi è arrivato bisogna attendere l'ordine di arrivo non venitemi a dire chè è come seguire una corsa italiana che almeno si può comprendere nelle sue fasi di svolgimento
facciamoci poi la domanda del perchè in tali corse le quote delle trio sono molto alte
qualcuno dirà perchè sono più difficili da pronosticare.
Discorso difficile da affrontare dove le scuole di pensiero si moltiplicano
personalmente preferisco l'uovo alla gallina, se devo ancora investire due euro ben venga NAPOLI GALOPPO
con i suoi cinque partenti a corsa che CAGNES SUR MER con i suoi 18 concorrenti dove non trovo molte differenze con il gioco del lotto
Come dicevo prima il giocatore con l'introduzione di giochi nuovi si è evoluto
può permettersi il lusso di agire in più settori a lui più congeniali, nell'ippica ormai sono rimasti
gli ultimi dinosauri paragonabili a quei mariti che nonostante siano sempre stati cornificati le
rimangono fedeli, ma non avendo avuto figli da quel matrimonio disgraziato, tutto finirà come dice lo zio SALVIO non c'è più tiempo perche se un albero nasce storto mai più potrà raddrizzarsi
perchè è come un malato terminale dove non esiste al mondo nessuna medicina che può salvarlo
l'ultimo baluardo , il fiore all'occhiello dell'ippica ,la tris, stà lentamente ma inesorabilmente scomparendo e una volta che scomparirà la generazione nata negli anni 50-60 l'ippica dovrà per forza di cose chiudere definitivamente perchè non esiste un ricambio generazionale come non esistono le premesse per attirare nuova linfa
ormai col corona virus e le agenzie chiuse giocare al totalizzatore solo due euro è da pazzi le quote fisse al 140% sono da strozzinaggio puro
ormai l'ippica è allo sbando totale
dispiace dirlo ma questa è la nuda e cruda verità