I commenti sulle circolari di programmazione

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ediagaloppo
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I commenti sulle circolari di programmazione

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Fonte gioconews.it

Si moltiplicano i commenti della filiera ippica ai contenuti delle circolari di programmazione delle corse al trotto e al galoppo per il 2024 pubblicate dal ministero dell'Agricoltura, evidenziando che è previsto “un ulteriore incontro a fine maggio/inizio giugno per valutare i risultati e capire se saranno necessari adeguamenti".



Sul fronte degli ippodromi, interviene Pierluigi D'Angelo, gestore dell'ippodromo di Agnano: “Al momento resta da completare il percorso verificando quando, come e se basteranno le modifiche previste a migliorare la qualità delle corse ed a valorizzare la produzione ippica giovanile che dovrebbe essere alla base degli obiettivi di sostegno alla filiera allevatoriale del Masaf.
Al momento restano i dubbi legati alla esiguità delle risorse a disposizione rispetto ad altre nazioni come la Francia e l’America con le quali siamo almeno al trotto in costante competizione grazie alle capacità incredibili degli operatori italiani.
Di certo, va chiarito il ruolo del ministero dell'Economia e delle finanze, attraverso l'Agenzia delle dogane e dei monopoli: la riforma delle scommesse è l’unica possibile strada per prevedere entrate dal settore giochi, e va compreso come vogliono porsi nei confronti dell’ippica 'usata' per 60 anni e poi cestinata a favore di tutt’altra tipologia di scommesse, come se la filiera agricola alla base della stessa fosse assolutamente superflua per i gestori del gioco”.


Roberto Faticoni, del Sindacato italiano allenatori guidatori, sottolinea: “Come rappresentante del Siag e come partecipante alla Consulta per l'ippica mi ritengo soddisfatto che il 60 percento delle proposte sulla circolare siano state accolte. Continueremo a dare sempre il nostro contributo con proposte concrete a tutto campo su scommesse, regolamenti, pagamenti etc. È giunto il momento di accelerare sospingendo il Governo a farlo e sperando che lungo la strada del cambiamento non ci siano - come purtroppo è sempre successo negli ultimi anni - intoppi politici o cambiamenti di governo o rimpasti”.



Per il Comitato ippico guidatori allenatori, il presidente Mario Minopoli afferma: “Nel corso della riunione che la nostra associazione ha avuto con la Direzione generale dell’ippica il 15 gennaio 2024 (all’esito della manifestazione di protesta programmata per quel giorno) ci era stato chiesto di deporre la protesta, di attendere un periodo di tempo e di fare squadra tutti insieme.
Ci avevano quasi convinto che fosse la soluzione giusta.
Ebbene in questi 40 giorni sono successe due gravissime che ci hanno convinto che abbiamo due differenti visioni del concetto di fare squadra.
1. La pubblicazione del calendario dei Grandi premi senza che nessuna associazione fosse consultata. Si aveva forse paura che la nostra associazione facesse rilevare, ancora una volta, l’inutilità di avere 33 gruppi 3.
2. La modalità di condivisione della circolare di programmazione. Le associazioni sono state convocate per il 14 febbraio alle 14.30 senza che prima gli fosse stato inviato il documento (la nostra aveva fatto richiesta esplicita) e poi, senza attendere gli eventuali rilievi, così come stabilito all’esito della riunione svoltasi in data 16 febbraio è stata pubblicata (il nostro rappresentante, che in sede di riunione aveva fatto presente che alla nostra associazione non era stata inviata la bozza, all’esito dell’incontro di mercoledì 14 febbraio aveva preannunciato l’invio delle osservazioni per il 17). Per onor di cronaca la circolare pubblicata è assolutamente insoddisfacente. Non esiste una visione e praticamente si ripercorrono le vecchie circolari con qualche modifica peggiorativa.
È evidente, dunque, che abbiamo due concetti differenti di fare squadra e di questo ne prendiamo atto.
È evidente che l’attuale governance vuole solo associazioni tifose.
Facciamo presente che anche noi siamo tifosi ma siamo tifosi dell’ippica e continueremo ad esserlo nonostante la nostra filiera sia in zona retrocessione.
I dati sono sotto gli occhi di tutti.
1. Nel corso degli ultimi 15 mesi ci sono stati dei miglioramenti per la situazione pagamenti ? No.
2. Nel corso degli ultimi 15 mesi vi è stato un aumento dei premi al traguardo ? No.
3. Nel corso degli ultimi 15 mesi e’ stato elaborato un documento relativo alla riforma delle scommesse? No.
4. Negli ultimi 15 mesi ci sono stati dei miglioramenti nei palinsesti di programmazione delle corse ? No.
5. Negli ultimi 15 mesi ci sono stati miglioramenti in tema di comunicazione degli eventi ippici ? No.
6. Negli ultimi 15 mesi ci sono stati miglioramenti in termine di presenza all’interno degli ippodromi ? No.
7. Negli ultimi 15 mesi ci sono state delle diminuzione dei costi dei servizi per gli operatori ? No.
8. Negli ultimi 15 mesi ci sono stati dei miglioramenti per quanto riguarda la tv ippica ? No.
9. Negli ultimi 15 mesi ci sono stati dei cambiamenti nella programmazione delle corse? No.
10. Negli ultimi 15 mesi ci sono stati dei cambiamenti nella gestione e nella distribuzione delle risorse dell’ippica? No.
11. Sono stati mai pubblicati i dati della Consulta? No. Sono trascorsi svariati mesi e non sono stati pubblicati i dati relativi agli aventi diritto al voto, a quelli che hanno votato e i dati delle preferenze ricevute dai singoli candidati. Viva la trasparenza e la democrazia.
12. È stata abbassata l’aliquota dell’Iva? No.
Forse è meglio non andare oltre altrimenti potremmo arrivare ad oltre 20 punti.
Questi sono dati inconfutabili; se però qualcuno (parte politica, dirigenti, associazioni tifose) avesse voglia di confrontarsi con noi, scegliesse luogo e ora, noi saremo sempre pronti ad un pubblico dibattito alla presenza degli operatori”.




Isabella Bezzera, presidente dell'Anac
- Associazione nazionale allevatori cavalli purosangue, ribadisce alcune delle osservazioni espresse a GiocoNews.it qualche giorno fa: “ Le nostre richieste sono state accettate quasi tutte, quindi diamo fiducia al ministero. In merito all'aumento del 10 percento – con il passaggio dal 60 al 70 percento - del premio aggiunto al proprietario per i cavalli purosangue di 2 e 3 anni, siamo contenti a metà. Sicuramente il Masaf ha dimostrato buona volontà ampliando la platea di chi può accedere al premio aggiunto, perché – se verrà abbassata l'Iva sulla cessione e la vendita dei cavalli – sarà più appetibile comprare italiano. Serve un aiuto in questo senso per gli allevamenti italiani, sarebbe bene ispirarci ai francesi – che hanno il premio aggiunto all'80 percento (e l'Iva al 5,5 percento sui prodotti dell'allevamento equino, Ndr) – perché ciò aumenterebbe il numero delle cavalle coperte e quindi il numero dei puledri nati. Ma, vogliamo vedere il bicchiere mezzo pieno e dare fiducia al ministero”.



Ospitiamo poi il punto di vista di Mattia Cadrobbi, consigliere Anica - Associazione nazionale italiana cavallo arabo con delega per l'ippica e componente del board dell'Ifahr - International federation of arabian horse racing authorities: “Sono un giovane allevatore, direi che l'allevamento è la mia passione di vita. Premetto quindi di essere molto contento di quanto stanno facendo il sottosegretario Patrizio La Pietra e il direttore generale Remo Chiodi per il rilancio dell'ippica, è un qualcosa di mai visto prima in termini pratici.
È ovvio che ci siano dei punti rivedibili sulle circolari di programmazione, ma bisogna anche tener conto del fatto che siamo in piena emergenza, e che sicuramente bisogna pensare a risolverla, come il Governo mostra di voler fare. In dettaglio però quella del galoppo credo sia la migliore fatta negli ultimi decenni.
Il vero problema del settore ippico è che attualmente non riesce a stare in piedi economicamente da solo, il totale degli introiti delle scommesse non basta a sostenere i suoi costi.
In tempi bui come quelli che stiamo vivendo è difficile pensare che lo Stato possa sostenere un settore che non rende. È quindi auspicabile una riforma dei giochi, nella quale si trovi un equilibrio fra le scommesse a quota fissa, quelle a totalizzatore, un punto di incontro sulle scommesse sulle corse virtuali, che oggi cubano 2,7 miliardi di euro.
Tale riforma consentirebbe all'ippica di guadagnare sostenibilità ed autonomia, e visto che nella precedente riunione della Consulta per l'ippica è stato presente il direttore centrale della Direzione giochi, Mario Lollobrigida, direi che al Masaf hanno le idee chiare.
Quindi credo che sia fondamentale sostenere la nuova linea di cambiamento portata avanti dal ministero, che è necessaria per rendere sostenibile il settore.
Le liti non servono, visto che certe problematiche vanno al di là dell'ippica, ma dipendono anche dal momento storico che stiamo vivendo.
L'ippica deve restare unita, avere fiducia nel legislatore, che è l'unico a poter cambiare la situazione; gli operatori devono essere costruttivi essere di supporto. Io, dal canto mio, sono molto fiducioso”.



Maria Cristina Pansini, di Nuovo galoppo Italia, sottolinea: "Per questo anno NgI raggiunge un obiettivo molto importante che aiuta tutti coloro che investono sull acquisto dei giovani cavalli: tutti gli ippodromi dovranno organizzare corse dei due anni nella misura del 20 percento - Roma, Milano, Napoli, Merano, Pisa Firenze, Varese - e per il 10 percento - Tagliacozzo Corridonia Follonica e Livorno. Oltre a questo risultato abbiamo ottenuto rassicurazioni sull accelerazione dei pagamenti, la disponibilità del direttore generale Chiodi e del sottosegretario La Pietra è ampia e da parte loro ci sarà il massimo impegno, si potrebbe arrivare a ricevere i pagamenti dei premi entro 60 giorni dalla corsa.
Il grosso problema, al momento, sono i 40 milioni di ammanco nelle casse del Masaf, che, si spera, possa essere colmato quanto prima.
Ci è stato assicurato, che da marzo fino a settembre ci sarà un'accelerazione nei pagamenti che, però, poi potrà subire, di nuovo, un rallentamento. Domani, 20 febbraio, sarò presente ad un incontro al ministero avente ad oggetto la formazione dei cavalieri dilettanti e professionisti. La mancanza di fantini in piano ed ostacoli sta diventando un problema serio che qualora non venga risolto potrebbe portare, nel giro di qualche anno, alla paralisi del settore. Non possiamo più fare a meno di giovani fantini; mi impegnerò, quindi, per tentare di rendere più semplice l'ottenimento delle autorizzazioni a montare in corsa".



Il presidente dell’Associazione nazionale galoppo, Ottavio Di Paolo, non ha rilasciato dichiarazioni.


Il presidente di Hippogroup Capannelle, Elio Pautasso, invece si dice soddisfatto dei contenuti delle circolari.
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