Sono un emigrante

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KRIZ
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Messaggio da KRIZ »

Se me ne sono andato dall'ITALIA è perchè nella mia nazione non si poteva più vivere tranquillamente, se una persona civile dopo le ore otto di sera deve girare per strada con la paura di essere rapinata, se l'estate devi dormire in casa con le finestre chiuse per paura che ti entrino i ladri dalla finestra NOGRAZIE io in quel paese non ci vivo più, saranno SLAVI ma di sicuro sono civili, hanno il rispetto per la proprieta privata , io abito in campagna ma tengo tutto aperto come gli altri abitanti del mio paese ma non c'è mai stato un furto da noi non rubano neanche una ciliegia anchè se il padrone di quell'albero non le raccoglie
perchè esiste ancora il senso di proprietà privata
i giardini delle case sono tutti curati , non trovi immondizie sparse per terra perchè
è gente civile , hanno il rispetto delle cose degli animali e delle persone qua da noi la polizia non scherza, tu puoi aprire un attività e nessuno viene a taglieggiarti il giorno dopo come succede in certe parti del vostro paese,da noi non esiste la mafia ,la camorra la santacorona unita,l'andrangheta
da noi non esiste la prostituzione sulle strade
non esistono le slot nei bar esistono i casino ,ma per entrarci devi essere maggiorenne e schedato
Lo stato non ci tartassa ,sulla mia casa pago 40 euro all'anno di tasse, la tassa autostradale è di 110 euro all'anno e posso girare tutti i giorni in autostrada quanto mi pare
il gasolio costa 1,039 , la benzina è sotto l'euro al litro le sigarette 4,00 euro
vado al ristorante con 6,00 euro
un immatricolazione su una macchina mi costa 20euro
un rogito per una casa 400 euro
paga chi vende e non chi compra
ti sposano in una settimana
se ti rechi in qualunque ufficio amministrativo non fai nessuna fila e puoi parlare anchè con il direttore in persona che ti risponde in ITALIANO perchè esiste il bilinguismo
se vai al pronto soccorso te la sbrighi in un ora
l'assicurazione della macchina mi costa 180 euro all'anno
per finire e non ultima cosa di poco conto abbiamo l'aria pulita da noi si respira aria sana
siamo immersi nel verde
fuori dai nostri supermercati nessuno ti chiede l'elemosina o una sigaretta nessuno ti importuna come succede da voi in ITALIA ,perchè è severamente vietato e nessuno si azzarda a non rispettare la regola


potrei andare avanti all'infinito,una cosa è certa dopo cinque anni che vivo in questo paese non tornerei in ITALIA nemmeno da morto preferisco vivere tra di loro che con la paura addosso tutti i santi giorni

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Con i suoi quasi 300 mila abitanti, 17 distretti e 37 frazioni, Lubiana non è solo la capitale della Slovenia ma anche la sua città più grande, popolosa e vitale, cuore pulsante del Paese dal punto di vista economico, politico, amministrativo, scientifico e culturale.

Attraversata dal fiume Ljubljanica, la città è ricca di ponti che le conferiscono un’aria pittoresca; altrettanto incantevole il centro storico, dove si mescolano stili architettonici e artistici diversi, da quello rinascimentale a quello barocco. Oltre al suo fascino, c’è un altro valido motivo per visitare Lubiana, apprezzarla e prenderla come riferimento: la sua “anima verde”, come viene definita sul sito ufficiale.

L’anima verde di Lubiana è stata riconosciuta e premiata a vario titolo nel corso degli anni. Quest’anno (ma anche nel 2018, 2017, 2016 e 2014), la capitale slovena è stata inclusa nella Sustainable destinations top 100, una classifica che annualmente annuncia le città che si distinguono per il loro impegno sostenibile. Nel 2018, nell’ambito di una competizione europea sul turismo, Lubiana ha vinto il primo premio per il turismo sostenibile; sempre rimanendo in questo settore, nel 2017 ha ricevuto il prestigioso riconoscimento WTM responsible tourism award e nel 2015 il WTTC tourism for tomorrow.

Particolarmente importante è ricordare che Lubiana è stata la “capitale verde europea” nel 2016. Alla base della sua elezione, come spiegato dalla Commissione europea, c’è sicuramente l’impressionante trasformazione che la città è stata capace di compiere negli ultimi quindici anni, nei più svariati campi.

Per esempio, se fino a non molto tempo fa Lubiana era dominata dal trasporto privato su quattro ruote, oggi regna incontrastato il trasporto pubblico, affiancato da un’efficiente rete di piste per pedoni e biciclette. Ancora, se prima era noncurante verso le proprie aree verdi, oggi la città è attenta a preservarle e addirittura impegnata in un’azione di rivitalizzazione dei cosiddetti “brownfield”, definiti dall’Unione europea come siti inquinati che è possibile bonificare e rigenerare. Attualmente, la media di verde pubblico per abitante ammonta a 542 metri quadri, un numero ben al di sopra della media europea.

Degno di nota è soprattutto il progresso che è stato compiuto nella gestione dei rifiuti: Lubiana è passata da un riciclaggio pressoché inesistente ad abbracciare – per prima in Europa – la missione “zero waste”. Se si pensa che i primi cassonetti per la raccolta differenziata sono stati introdotti nella città solo nel 2002, è veramente sorprendente pensare che oggi ricicla e riutilizza il 68% dei rifiuti. Negli ultimi dieci anni, la quantità di differenziata per abitante è passata da 16 a 145 chili, ma la capitale non si accontenta: da qui al 2025, l’obiettivo è ridurre i rifiuti pro-capite a 60 chili, di cui solo 30 non riciclabili.

Infine, molto importante è il progetto di apicoltura a cui Lubiana si sta dedicando da qualche anno. Il tetto del Cankarjev dom (l’edificio che ospita i principali convegni, congressi ed eventi culturali della città) diventa, durante i mesi estivi, la casa di circa 450 mila api; a queste bisogna aggiungere le api dei 4500 alveari curati in città da 300 apicoltori. Sembrerebbe che le api, alleate preziose nel mantenimento della biodiversità, abbiano trovato a Lubiana il loro habitat ideale; inoltre, l’analisi del miele prodotto ha mostrato l’assenza di pesticidi o residui di metalli pesanti.

salvo900
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Re: Sono un emigrante

Messaggio da salvo900 »

immagino che ci sia anche un forum sloveno, un freforall sloveno
dove tutti vivono felici e contenti, dove ti pagano anche i cavalli non piazzati, dove puoi entrare nelle agenzie senza soldi ,fare una scommessa sulla fiducia ,se perdo domani vi porto i soldi ....
scusami Patrizio sto scherzando, ma in quanto stato grande come il Veneto sicuramente si starà bene ma è più facile da gestire
tant'è che quando erano una Nazione si stavano ammazzando!! te le ricordi le guerre?? slovenia contro croazia erano tuti contro tutti.

Io so che l'Italia ha molti difetti, tantissimi difetti
ma dipende da noi, e tutto sommato sono e sarò orgoglioso di essere Italiano con tutti i pro e i contro!
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Re: Sono un emigrante

Messaggio da MISTERTOTTI »

bravo ottimo riepilogo: giusto giusto l'altro giorno me ne parlava ndonio6666, dovremmo venire a metà anno prossimo e trasferire definitivamente tutta la scuderia. La situazione italiana è quella che descrivi, all'italiano piace subire. :clap: :clap:
salvo900
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Re: Sono un emigrante

Messaggio da salvo900 »

salvo900 ha scritto: 06/12/2020, 11:01 immagino che ci sia anche un forum sloveno, un freforall sloveno
dove tutti vivono felici e contenti, dove ti pagano anche i cavalli non piazzati, dove puoi entrare nelle agenzie senza soldi ,fare una scommessa sulla fiducia ,se perdo domani vi porto i soldi ....
scusami Patrizio sto scherzando, ma in quanto stato grande come il Veneto sicuramente si starà bene ma è più facile da gestire
tant'è che quando erano una Nazione si stavano ammazzando!! te le ricordi le guerre?? slovenia contro croazia erano tuti contro tutti.

Io so che l'Italia ha molti difetti, tantissimi difetti
ma dipende da noi, e tutto sommato sono e sarò orgoglioso di essere Italiano con tutti i pro e i contro!
dimenticavo ..mi pare che la Slovenia ha vinto 5 mondiali o mi sbaglio :lolno: :lolno:
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Dottò
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Re: Sono un emigrante

Messaggio da Dottò »

Kriz, ammetto di non aver letto tutto il tuo post, ma mi sorge il dubbio che tu viva in un'isola felice... anche in Italia, per fare un esempio qualsiasi, penso sia molto più vivibile la zona di Fontane Bianche rispetto a quella di Gela, entrambe in Sicilia.
Alcuni conoscenti di Klagenfurt, Austria, quando ci andai mi avvertirono dicendo "occhio che ci sono in giro gli sloveni".
La madre di una mia ex, 11 figli, istriana di etnia italiana sposata con uno di etnia slovena, disse che a Buje (Slovenia) non si mangiava, mentre in Italia hanno mangiato sempre tutti.
Un mio conoscente per lavoro di Maribor (Slovenia), disse che era contento di aver passato 30 anni sulle navi mercantili per stare lontano da casa, e che preferiva lavorare tra Trieste e Venezia che non presso il porto di Koper (Slovenia).
Per finire, qualcuno mi ha detto che la sanità pubblica slovena è decisamente peggio di quella italiana.
Come recitava uno slogan pubblicitario di molti anni fà, di più n'inzò :angel:
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pacman
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Re: Sono un emigrante

Messaggio da pacman »

La vita, esattamente 2 anni fa, mi ha portato a vivere a Trieste (zona Opicina precisamente, quindi a circa 3 km dal confine più vicino con la Slovenia) dove sono rimasto per circa 6 mesi e per questo ho avuto modo di vivere in lungo ed in largo la vita di confine e sotto alcuni aspetti prettamente slovena visto che è una terra che amo ed ho voluto visitare in maniera approfondita.

Ho conosciuto Lubiana, ma ho conosciuto soprattutto le realtà locali di Sesana (stupenda la frazione di Lipica), Capodistria ed Isola, località affascinanti abitate da persone assai composte ed ospitali. Grazie alla mia passione per il ciclismo ho girato in bici tutte le aree collinari e simil-montuose di confine, dai vari versanti: Monrupino, Basovizza, San Dorligo della Valle e Muggia (comune natale di Dario Hubner); riferimenti storici bellissimi, molto significativi, piccoli angoli di mondo davvero da visitare.

Per non parlare delle famosissime grotte di Postumia e delle varie riserve naturalistiche che la Slovenia offre.

Avevo diversi colleghi di origine slovena ma anche tanti italiani (non originari triestini) che avevano deciso di vivere qualche chilometro oltre il confine nei piccoli comuni limitrofi: effettivamente tutti - nessuno escluso - non facevano altro che elogiare l'efficienza e la qualità del sistema di vita sloveno.

Personalmente, però, nonostante l'amore che mai rinnegherò per quella terra che tanto ho conosciuto e tanto mi ha dato, allo stesso modo non andrò mai a rinnegare il mio essere italiano: sono nato italiano, vivo italiano ed amo l'Italia. Ora sono tornato a casa, nel centro Italia, per cui "l'italianismo" è ancor più comprensibilmente accentuato.

Ecco, una sola cosa non mi è piaciuta dei triestino-sloveni: quando non vogliono renderti partecipe del discorso parlano sloveno, e questo non è carino :thumbdown:
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Re: Sono un emigrante

Messaggio da pacman »

Dottò ha scritto: 06/12/2020, 11:43 Kriz, ammetto di non aver letto tutto il tuo post, ma mi sorge il dubbio che tu viva in un'isola felice... anche in Italia, per fare un esempio qualsiasi, penso sia molto più vivibile la zona di Fontane Bianche rispetto a quella di Gela, entrambe in Sicilia.
Alcuni conoscenti di Klagenfurt, Austria, quando ci andai mi avvertirono dicendo "occhio che ci sono in giro gli sloveni".
La madre di una mia ex, 11 figli, istriana di etnia italiana sposata con uno di etnia slovena, disse che a Buje (Slovenia) non si mangiava, mentre in Italia hanno mangiato sempre tutti.
Un mio conoscente per lavoro di Maribor (Slovenia), disse che era contento di aver passato 30 anni sulle navi mercantili per stare lontano da casa, e che preferiva lavorare tra Trieste e Venezia che non presso il porto di Koper (Slovenia).
Per finire, qualcuno mi ha detto che la sanità pubblica slovena è decisamente peggio di quella italiana.
Come recitava uno slogan pubblicitario di molti anni fà, di più n'inzò :angel:
Beh, essendo il mio campo non posso fare a meno di citare e sottolineare: non ho avuto troppo modo di differenziare tra pubblico e privato per quel che riguarda la Slovenia, ma lo sloveno medio che vive anche a metà strada tra Lubiana e Trieste (circa 90 km) ho potuto constatare che preferisce recarsi presso il Polo Ospedaliero di Cattinara piuttosto che nella stessa Lubiana o nel più piccolo presidio di Sesana, il quale però è giustificato in quanto meno attrezzato.

Hanno molta fiducia nel nostro sistema sanitario, il che potrebbe (in)direttamente condurre ad una povera fiducia nel loro.
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KRIZ
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Re: Sono un emigrante

Messaggio da KRIZ »

Pacman ha centrato il problema in maniera corretta e si capisce che conosce il territorio SLOVENO

La sanità per noi ITALIANI è il problema principale e concordo che la sanità ITALIANA sia per il momento più efficace anchè se qui non paghi nessun tiket perchè devi coprirti con una assicrazione mensile di 32 euro e questo è il solo punto negativo molto importante per me che ormai divento ogni giorno sempre più vecchio
Gli SLOVENI sono un popolo chiuso e non ti fanno entrare perchè sono molto diffidenti verso lo straniero specialmente se ITALIANO probabilmente perchè nel mondo non godiamo di ottima fama
Il TRIESTINO è quello che ha ingigantito un pò i rapporti ,nei periodi di tempi grassi ITALIANI considerando la SLOVENIA terra povera veniva oltre confine a fare razzia un pò di tutto visti i prezzi bassi , mangiava nelle loro gostline si riforniva di carburante ,di sigarette, di carneecc.ecc
Se da un lato ha contribuito allo sviluppo del paese da un altra parte specialmente nel campo immobiliare ha fatto lievitare e non di poco i prezzi delle case inflazionandoli e viste la paghe basse dello SLOVENO lo ha messo in ginocchio
Se vi dico che vivo in un paradiso terrestre potete credermi o no ,ma la mia casa è sempre aperta a tutti vi bastano due giorni a casa mia per capire le differenze
Io mi faccio 20 km al giorno di bici in mezzo alla natura,respiro il profumo dei pini mentre pedalo di macchine se va bene ne incontro al massimo 10 e sono su strade asfaltate, mangio le mie patate,i miei pomodori, ho il noce, le cigliege,le pesche ,le albicocche , i fichi, le fragole l'uva, in dieci minuti a piedi sono nel bosco e vado a funghi, per castagne
le uova le prendo dalla vicina che me le tira fuori ancora calde dal loro buco del culo, il vino lo prendo dove mi pare perchè sono nella zona del TERRANO DOC
e sono circondato da una marea di contadini, i fiori gli raccolgo nei prati cosi non ho bisogno del fioraio, se alle due di notte non ho sonno vado al CASINO a bermi il caffè
Se poi ho voglia di giocare ai cavalli a 15 km da casa mia siamo in piazza OBERDAN a TRIESTE
a SEZANA sono a 5 km a LIPICA sono a 8 km se voglio andare a NOVA GORICA sono a 30 km di strada interna 30 da POSTONIA , 70 da LUJBIANA, a 53 km da PORTOROSE, posso andare in CROAZIA in meno di 100 km e mi posso far curare ai denti per meno di quello che mi facevano pagare in ITALIA
Come fa osservare PACMAN la SLOVENIA è grande come il VENETO ed è più facile da gestire
rispondo a SALVO ,certo non hanno vinto nessun mondiale ma mi sembra che nel ciclismo si stiano difendendo molto bene
Venite a trovarmi e costate di persona quello se quello che scrivo è vero o no
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Re: Sono un emigrante

Messaggio da KRIZ »

Parlare male dell'ITALIA è una brutta cosa perchè fondamentalmente mi sento ancora ITALIANO e penso che sia il paese più bello del mondo
E la mentalità , quello di dover arrangiarsi in tutte le maniere per fregare sempre qualcuno che non mi piace , l'altro inverno ho passato tre mesi alle CANARIE ,sapete da chi ho preso le maggiori fregature , non dai CANARI persone gentili e squisite ma dagli ITALIANI del posto
che volevano fregarmi sull'affitto, sul noleggio della macchina ,sulle escursioni, sul conto nei ristoranti ITALIANI ,in poche parole su tutto
Adesso forse quando si parla male di noi nel mondo ,probabilmente un pò di ragione esiste
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Re: Sono un emigrante

Messaggio da KRIZ »

Ecco,se dovessi cambiare un altra volta la nazione penso che andrei a vivere alle CANARIE
Isola fantastica se non ci siete stati non potete capire le differenze che esisitono con l'ITALIA
Ti svegli la mattina con il sole e vai a dormire con il sole la temperatura e sempre costante ,nei mesi invernali sempre 28 gradi che non ti danno fastidio, anchè a NATALE e CAPODANNO, la vita costa poco se vai ad abitare nei paesi vicino a TENERIFE o LAS AMERICA , passeggiate a piedi di km su km oceano meraviglioso e stranamente poco mosso, in tre mesi non ho preso una goccia d'acqua perchè non piove mai ,gente socievole con il sorriso sempre sulle labbra comprendi la loro lingua in una settimana ,unici nei come in SLOVENIA la sanità che lascia molto a desiderare e la calima una sabbia molto fastidiosa portata dal deserto che ti entra perfino nelle case e qualche cucarachas impressionante da vedere quando ti esce dal lavandino
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Re: Sono un emigrante

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Re: Sono un emigrante

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Re: Sono un emigrante

Messaggio da Dottò »

ma scusa... non bastava mandarci la foto del simbolo delle Canarie?

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Re: Sono un emigrante

Messaggio da KRIZ »

pensavo fosse questo
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Re: Sono un emigrante

Messaggio da Dottò »

Le isole solo le Canarie, non le Bananie :lolno:
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Re: Sono un emigrante

Messaggio da pacman »

KRIZ ha scritto: 06/12/2020, 13:39 Pacman ha centrato il problema in maniera corretta e si capisce che conosce il territorio SLOVENO

La sanità per noi ITALIANI è il problema principale e concordo che la sanità ITALIANA sia per il momento più efficace anchè se qui non paghi nessun tiket perchè devi coprirti con una assicrazione mensile di 32 euro e questo è il solo punto negativo molto importante per me che ormai divento ogni giorno sempre più vecchio
Gli SLOVENI sono un popolo chiuso e non ti fanno entrare perchè sono molto diffidenti verso lo straniero specialmente se ITALIANO probabilmente perchè nel mondo non godiamo di ottima fama
Il TRIESTINO è quello che ha ingigantito un pò i rapporti ,nei periodi di tempi grassi ITALIANI considerando la SLOVENIA terra povera veniva oltre confine a fare razzia un pò di tutto visti i prezzi bassi , mangiava nelle loro gostline si riforniva di carburante ,di sigarette, di carneecc.ecc
Se da un lato ha contribuito allo sviluppo del paese da un altra parte specialmente nel campo immobiliare ha fatto lievitare e non di poco i prezzi delle case inflazionandoli e viste la paghe basse dello SLOVENO lo ha messo in ginocchio
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Io mi faccio 20 km al giorno di bici in mezzo alla natura,respiro il profumo dei pini mentre pedalo di macchine se va bene ne incontro al massimo 10 e sono su strade asfaltate, mangio le mie patate,i miei pomodori, ho il noce, le cigliege,le pesche ,le albicocche , i fichi, le fragole l'uva, in dieci minuti a piedi sono nel bosco e vado a funghi, per castagne
le uova le prendo dalla vicina che me le tira fuori ancora calde dal loro buco del culo, il vino lo prendo dove mi pare perchè sono nella zona del TERRANO DOC
e sono circondato da una marea di contadini, i fiori gli raccolgo nei prati cosi non ho bisogno del fioraio, se alle due di notte non ho sonno vado al CASINO a bermi il caffè
Se poi ho voglia di giocare ai cavalli a 15 km da casa mia siamo in piazza OBERDAN a TRIESTE
a SEZANA sono a 5 km a LIPICA sono a 8 km se voglio andare a NOVA GORICA sono a 30 km di strada interna 30 da POSTONIA , 70 da LUJBIANA, a 53 km da PORTOROSE, posso andare in CROAZIA in meno di 100 km e mi posso far curare ai denti per meno di quello che mi facevano pagare in ITALIA
Come fa osservare PACMAN la SLOVENIA è grande come il VENETO ed è più facile da gestire
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Posso assolutamente confermare, pur non avendo vissuto prettamente in Slovenia ma avendo vissuto la quotidianità per 6 mesi. Personalmente andavo a fare rifornimento sempre dopo il confine (300 metri dopo c'è il primo distributore), spesso facevo spesa a Sesana ed altrettanto spesso si sceglieva di andare a cena in vari posti già citati in precedenza; certo, per me che sono un cultore della tipica cucina mediterranea la loro (così come quella triestina) non mi è mai andata troppo a genio ed i colleghi già rimpiangono la "cacio e pepe" che gli preparai in occasione della mia ultima notte di lavoro...

Un caro amico - mio conterraneo - si è trasferito oramai fisso a Lokev ed ogni volta che andavo a trovarlo sentivo già un'aria diversa, per quanto anche ad Opicina si stesse favolosamente bene. Qualche km oltre il confine e via, sono scelte di vita sicuramente coraggiose ma che probabilmente alla lunga potrebbero ripagare.
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Re: Sono un emigrante

Messaggio da KRIZ »

Peccato non averlo saputo prima ,potevamo incontrarci,ma mai dire mai ,se torni a LOKEV fammi un fischio
LOKEV doveva essere il posto dove dovevo andare ad abitare poi per motivi troppo lunghi da spiegare ho rinunciato e sono andato a vivere a SEPULJE paese tuttuno con KRIZ
Ormai gli ITALIANI che si sono trasferiti e si stanno trasferendo da TRIESTE verso il carso sono tantissimi anche perchè in termine di pensione con le tasse SLOVENE vai a guadagnare un 20% in più che non è poca cosa
Il parco di LIPICA quando lo attraversi in primavera o in autunno è una cosa unica nel suo genere con tutti i suoi cavalli lipizzani dal manto bianco,e pensare che nascono di altro colore e cambiano il loro mantello con gli anni
Certo la nostra cucina è imbattibile nel mondo ma due cevapcici o le patate in tecia o due gnocchi col gulasch oppure due fusi al tartufo, tanto per cambiare si possono assaggiare,poi hanno una buona carne
Non so se hai fatto ad OPICINA la passeggiata dell'OBELISCO oppure se c'eri nel periodo della barcolana altre due belle realtà come il carnevale di OPICINA molto curato nei suoi dettagli
Per tornare in tema attualità in queste ore leggo disastri causa maltempo in ITALIA
in SLOVENIA non ci sono queste paure , da noi l'acqua scorre sotto terra .non abbiamo ne fiumi ne torrenti e siamo esenti da innondazioni , quando nevica al massimo fa una spolverata di una nevischio che si sciolglie in poco tempo e le temperature (parlo della mia zona ) non va mai sotto ai due tre gradi come non abbiamo ne smottamenti ne frane
L'unico pericolo è quello di investire di notte con la macchina qualche capriolo,cinghiale o qualche volpe che sovente ti attraversano la strada
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Re: Sono un emigrante

Messaggio da Pascià Lest 147 »

pacman ha scritto: 06/12/2020, 11:43 La vita, esattamente 2 anni fa, mi ha portato a vivere a Trieste (zona Opicina precisamente, quindi a circa 3 km dal confine più vicino con la Slovenia) dove sono rimasto per circa 6 mesi e per questo ho avuto modo di vivere in lungo ed in largo la vita di confine e sotto alcuni aspetti prettamente slovena visto che è una terra che amo ed ho voluto visitare in maniera approfondita.

Ho conosciuto Lubiana, ma ho conosciuto soprattutto le realtà locali di Sesana (stupenda la frazione di Lipica), Capodistria ed Isola, località affascinanti abitate da persone assai composte ed ospitali. Grazie alla mia passione per il ciclismo ho girato in bici tutte le aree collinari e simil-montuose di confine, dai vari versanti: Monrupino, Basovizza, San Dorligo della Valle e Muggia (comune natale di Dario Hubner); riferimenti storici bellissimi, molto significativi, piccoli angoli di mondo davvero da visitare.

Per non parlare delle famosissime grotte di Postumia e delle varie riserve naturalistiche che la Slovenia offre.

Avevo diversi colleghi di origine slovena ma anche tanti italiani (non originari triestini) che avevano deciso di vivere qualche chilometro oltre il confine nei piccoli comuni limitrofi: effettivamente tutti - nessuno escluso - non facevano altro che elogiare l'efficienza e la qualità del sistema di vita sloveno.

Personalmente, però, nonostante l'amore che mai rinnegherò per quella terra che tanto ho conosciuto e tanto mi ha dato, allo stesso modo non andrò mai a rinnegare il mio essere italiano: sono nato italiano, vivo italiano ed amo l'Italia. Ora sono tornato a casa, nel centro Italia, per cui "l'italianismo" è ancor più comprensibilmente accentuato.

Ecco, una sola cosa non mi è piaciuta dei triestino-sloveni: quando non vogliono renderti partecipe del discorso parlano sloveno, e questo non è carino :thumbdown:
Azz, non hai fatto a tempo a vedere e salire sul Tram che parte da Piazza Oberdan e ti porta fin su a Opicina. Esperienza unica per chi non è della città. Castello di Miramare e di San Giusto non sei andato a vederli ?
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Re: Sono un emigrante

Messaggio da KRIZ »

come no!
il tram si è scontrato dopo il mio arrivo in SLOVENIA
Ho visitato tutto quello che c'era da vedere a TRIESTE compresa l'agenzia ippica ,non mi sono fatto mancare niente
p.s

ma tu vieni all'ippodromo?
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Re: Sono un emigrante

Messaggio da KRIZ »

KRIZ ha scritto: 08/12/2020, 14:45 come no!
il tram si è scontrato dopo il mio arrivo in SLOVENIA
Ho visitato tutto quello che c'era da vedere a TRIESTE compresa l'agenzia ippica ,non mi sono fatto mancare niente
p.s

ma tu vieni all'ippodromo?
ho fatto perfino un corso di bridge a TRIESTE
e partecipo sempre a TRIESTE ai tornei di burraco
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Pascià Lest 147
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Re: Sono un emigrante

Messaggio da Pascià Lest 147 »

No, lo stavo dicendo a Pacman che ha detto che ha vissuto 6 mesi a Opicina, ma nel 2018 da quel che ho capito. E quindi non ha potuto mai prendere el tram de Op-cina.... :lolno: Lo scontro frontale ci fu nell‘agosto 2016 mi pare. Leggendo dello scontro adesso, pacman, forse è felice di non esserci mai salito.... :lolno: :lolno:

P.s. in ippodromo non metto piede, ormai, da 5 anni. Un po’ per tempo, un po’ mi hanno, e sottolineo MI HANNO, fatto passare la voglia. E quindi, son già 5 anni quasi che non vado al Montebello. Ogni tanto, quando mi prende la frenesia mista a nostalgia e ho tempo, gioco da casa.
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Re: Sono un emigrante

Messaggio da pacman »

Pascià Lest 147 ha scritto: 08/12/2020, 14:40
pacman ha scritto: 06/12/2020, 11:43 La vita, esattamente 2 anni fa, mi ha portato a vivere a Trieste (zona Opicina precisamente, quindi a circa 3 km dal confine più vicino con la Slovenia) dove sono rimasto per circa 6 mesi e per questo ho avuto modo di vivere in lungo ed in largo la vita di confine e sotto alcuni aspetti prettamente slovena visto che è una terra che amo ed ho voluto visitare in maniera approfondita.

Ho conosciuto Lubiana, ma ho conosciuto soprattutto le realtà locali di Sesana (stupenda la frazione di Lipica), Capodistria ed Isola, località affascinanti abitate da persone assai composte ed ospitali. Grazie alla mia passione per il ciclismo ho girato in bici tutte le aree collinari e simil-montuose di confine, dai vari versanti: Monrupino, Basovizza, San Dorligo della Valle e Muggia (comune natale di Dario Hubner); riferimenti storici bellissimi, molto significativi, piccoli angoli di mondo davvero da visitare.

Per non parlare delle famosissime grotte di Postumia e delle varie riserve naturalistiche che la Slovenia offre.

Avevo diversi colleghi di origine slovena ma anche tanti italiani (non originari triestini) che avevano deciso di vivere qualche chilometro oltre il confine nei piccoli comuni limitrofi: effettivamente tutti - nessuno escluso - non facevano altro che elogiare l'efficienza e la qualità del sistema di vita sloveno.

Personalmente, però, nonostante l'amore che mai rinnegherò per quella terra che tanto ho conosciuto e tanto mi ha dato, allo stesso modo non andrò mai a rinnegare il mio essere italiano: sono nato italiano, vivo italiano ed amo l'Italia. Ora sono tornato a casa, nel centro Italia, per cui "l'italianismo" è ancor più comprensibilmente accentuato.

Ecco, una sola cosa non mi è piaciuta dei triestino-sloveni: quando non vogliono renderti partecipe del discorso parlano sloveno, e questo non è carino :thumbdown:
Azz, non hai fatto a tempo a vedere e salire sul Tram che parte da Piazza Oberdan e ti porta fin su a Opicina. Esperienza unica per chi non è della città. Castello di Miramare e di San Giusto non sei andato a vederli ?
Sul tram purtroppo no, ma in bici per tornare a casa dopo gli allenamenti (quando non giravo dal versante di Basovizza e passavo di lì, costeggiando le foibe ed il campo sportivo reso famoso qualche settimana fa da Denis Godeas) percorrevo la Strada Nuova per Opicina fino all'obelisco e poi andavo verso la piazza per far rientro a casa (poco lontano dalla caserma dei CC) ed a livello paesaggistico la ritengo molto carina, oppure quando mi sentivo una buona gamba ricalcavo quasi totalmente il tragitto del tram facendo anche la durissima - seppur breve - salita di Via Commerciale.

Sia San Giusto che Castello di Miramare visitati, anche se mi sono concentrato prettamente più sul lato storico-politico della zona e come detto nei messaggi precedenti mi sono goduto i meravigliosi territori con altrettanto interessanti sprazzi di storia lungo tutti i vari confini.

Un martedì di dicembre andai anche al Montebello, forse 50 spettatori in totale, un freddo cane ed una TQQ con forse 4 o 5 partenze richiamate!!!
UAE Cup - Day 33 (Dubai World Cup): Meydan - Sabato 26/03/2022. Clicca sul seguente link per partecipare:
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Re: Sono un emigrante

Messaggio da pacman »

KRIZ ha scritto: 07/12/2020, 3:30 Peccato non averlo saputo prima ,potevamo incontrarci,ma mai dire mai ,se torni a LOKEV fammi un fischio
LOKEV doveva essere il posto dove dovevo andare ad abitare poi per motivi troppo lunghi da spiegare ho rinunciato e sono andato a vivere a SEPULJE paese tuttuno con KRIZ
Ormai gli ITALIANI che si sono trasferiti e si stanno trasferendo da TRIESTE verso il carso sono tantissimi anche perchè in termine di pensione con le tasse SLOVENE vai a guadagnare un 20% in più che non è poca cosa
Il parco di LIPICA quando lo attraversi in primavera o in autunno è una cosa unica nel suo genere con tutti i suoi cavalli lipizzani dal manto bianco,e pensare che nascono di altro colore e cambiano il loro mantello con gli anni
Certo la nostra cucina è imbattibile nel mondo ma due cevapcici o le patate in tecia o due gnocchi col gulasch oppure due fusi al tartufo, tanto per cambiare si possono assaggiare,poi hanno una buona carne
Non so se hai fatto ad OPICINA la passeggiata dell'OBELISCO oppure se c'eri nel periodo della barcolana altre due belle realtà come il carnevale di OPICINA molto curato nei suoi dettagli
Per tornare in tema attualità in queste ore leggo disastri causa maltempo in ITALIA
in SLOVENIA non ci sono queste paure , da noi l'acqua scorre sotto terra .non abbiamo ne fiumi ne torrenti e siamo esenti da innondazioni , quando nevica al massimo fa una spolverata di una nevischio che si sciolglie in poco tempo e le temperature (parlo della mia zona ) non va mai sotto ai due tre gradi come non abbiamo ne smottamenti ne frane
L'unico pericolo è quello di investire di notte con la macchina qualche capriolo,cinghiale o qualche volpe che sovente ti attraversano la strada
Sì, mi trovavo in città sia in occasione della Barcolana che del carnevale di Opicina. La Barcolana l'ho vissuta dall'alto, un pò da lontano anche perchè non amo troppo gli affollamenti cittadini, anche per questo scelsi di vivere in una zona periferica e molto verde come Opicina.

Il carnevale è assai caratteristico e particolare, molto sentito e credo di aver contato diverse migliaia di presenze con parcheggi che occupavano tutta la strada che porta alla tangenziale; unica cosa, ero in servizio a Cattinara nel pomeriggio in cui si svolse il carnevale di Muggia, c'è una tendenza all'esagerazione alcolica un pò troppo esponenziale, questo devo ammetterlo!!!
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Re: Sono un emigrante

Messaggio da Pascià Lest 147 »

pacman ha scritto: 08/12/2020, 20:17
Pascià Lest 147 ha scritto: 08/12/2020, 14:40
pacman ha scritto: 06/12/2020, 11:43 La vita, esattamente 2 anni fa, mi ha portato a vivere a Trieste (zona Opicina precisamente, quindi a circa 3 km dal confine più vicino con la Slovenia) dove sono rimasto per circa 6 mesi e per questo ho avuto modo di vivere in lungo ed in largo la vita di confine e sotto alcuni aspetti prettamente slovena visto che è una terra che amo ed ho voluto visitare in maniera approfondita.

Ho conosciuto Lubiana, ma ho conosciuto soprattutto le realtà locali di Sesana (stupenda la frazione di Lipica), Capodistria ed Isola, località affascinanti abitate da persone assai composte ed ospitali. Grazie alla mia passione per il ciclismo ho girato in bici tutte le aree collinari e simil-montuose di confine, dai vari versanti: Monrupino, Basovizza, San Dorligo della Valle e Muggia (comune natale di Dario Hubner); riferimenti storici bellissimi, molto significativi, piccoli angoli di mondo davvero da visitare.

Per non parlare delle famosissime grotte di Postumia e delle varie riserve naturalistiche che la Slovenia offre.

Avevo diversi colleghi di origine slovena ma anche tanti italiani (non originari triestini) che avevano deciso di vivere qualche chilometro oltre il confine nei piccoli comuni limitrofi: effettivamente tutti - nessuno escluso - non facevano altro che elogiare l'efficienza e la qualità del sistema di vita sloveno.

Personalmente, però, nonostante l'amore che mai rinnegherò per quella terra che tanto ho conosciuto e tanto mi ha dato, allo stesso modo non andrò mai a rinnegare il mio essere italiano: sono nato italiano, vivo italiano ed amo l'Italia. Ora sono tornato a casa, nel centro Italia, per cui "l'italianismo" è ancor più comprensibilmente accentuato.

Ecco, una sola cosa non mi è piaciuta dei triestino-sloveni: quando non vogliono renderti partecipe del discorso parlano sloveno, e questo non è carino :thumbdown:
Azz, non hai fatto a tempo a vedere e salire sul Tram che parte da Piazza Oberdan e ti porta fin su a Opicina. Esperienza unica per chi non è della città. Castello di Miramare e di San Giusto non sei andato a vederli ?
Sul tram purtroppo no, ma in bici per tornare a casa dopo gli allenamenti (quando non giravo dal versante di Basovizza e passavo di lì, costeggiando le foibe ed il campo sportivo reso famoso qualche settimana fa da Denis Godeas) percorrevo la Strada Nuova per Opicina fino all'obelisco e poi andavo verso la piazza per far rientro a casa (poco lontano dalla caserma dei CC) ed a livello paesaggistico la ritengo molto carina, oppure quando mi sentivo una buona gamba ricalcavo quasi totalmente il tragitto del tram facendo anche la durissima - seppur breve - salita di Via Commerciale.

Sia San Giusto che Castello di Miramare visitati, anche se mi sono concentrato prettamente più sul lato storico-politico della zona e come detto nei messaggi precedenti mi sono goduto i meravigliosi territori con altrettanto interessanti sprazzi di storia lungo tutti i vari confini.

Un martedì di dicembre andai anche al Montebello, forse 50 spettatori in totale, un freddo cane ed una TQQ con forse 4 o 5 partenze richiamate!!!
Immaginavo. Ottimo la pedalata in bici, ma el tram de Op-cina (dialetto triestino) è un’altra cosa.

5 partenze richiamate ti è andata bene.... :lolno: :lolno:
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Re: Sono un emigrante

Messaggio da KRIZ »

Arrivano alla spicciolata, con le loro vecchie auto o addirittura in Vespa. Godono di pasti gratuiti, televisioni satellitari, spesso anche di spettacoli di buon livello. Il tutto assolutamente gratis. C’è da stupirsi, dunque, se la fascia confinaria che va da Rabuiese a Fernetti, sede di una delle più alte concentrazioni d’Europa di case da gioco, è diventata quasi il club privè per migliaia di triestini, in prevalenza con i capelli grigi? Un pomeriggio di una giornata qualsiasi, passata saltabeccando nell’arco di una quarantina di chilometri tra casinò veri e slot club, in tal senso, consente prima di ogni altra considerazione la scoperta di quello che è uno straordinario fenomeno sociale. A partire dal «Casinò Carnevale», una manciata di metri dopo il confine di Rabuiese, è un crescendo di situazioni inaspettate, talvolta surreali, uno spaccato di vita del tutto imprevedibile.

Arredamento di un ricercato kitsch, attivo 24 ore su 24, come la gran parte degli altri, molto quotato presso i suoi clienti perchè li va, letteralmente, a prelevare a casa, da Trieste fino a Sistiana, con i suoi pullmini o la sua limousine bianca, il «Carnevale» dimostra fin dal parcheggio la sua clientela dominante. Si parla triestino e praticamente solo quello, su queste moquette e tra queste slot dai nomi accattivanti come «Game of Dragons» o «Running Wild», mute testimoni di piccole gioie o grandi drammi. Professionale e disponibile il direttore Bojan Umer non ha difficoltà a confermare, dati alla mano, le nostre sensazioni.

«Maturiamo tra le 11 e le 13mila entrate al mese, per l’85 per cento di italiani, col 70 per cento di triestini. E proprio una vostra concittadina ha centrato recentemente il ”jackpot” più sostanzioso, 60mila euro, mentre qualcuno è arrivato, a varie riprese alle roulette elettroniche, a 100mila euro». Per l’identikit basta guardarsi attorno, ma Bojan precisa comunque che «l’età media varia dai 45-48 ai 60 e oltre». Molto oltre, va aggiunto.

Non è solo quello che letterariamente si chiamerebbe «il demone del gioco» a muoverli. Viene difficile pensarlo, vedendo quelli che, orecchiamo, si chiamano Nevio e Luisa, più o meno 140 anni in due, starsene davanti allo schermo, tazza di tè in una mano, a giocarsi gli euro con lo sguardo da innamoratini di Peynet mentre tanti altri nonni attorno forse pensano se questo mese riusciranno a comprare al nipotino il gioco per la Playstation. Secondo l’efficiente Umer, a fronte di vincite mensili attorno ai 2 milioni e 200mila euro, la perdita del cliente medio non supera i 50 euro. Qui dietro, intanto, sta per sorgere un nuovo albergo.

Si sale verso il Carso, dalla parte italiana e si rientra in Slovenia da Basovizza, solo per scoprire che lì l’«assedio» è ancora più evidente, l’affluenza non meno vistosa. Tutto esaurito all’«Astraea Club» il primo che si incontra in direzione di Corgnale, con le consuete pantere grigie a farla da padroni, affiancati per l’occasione da un gruppo di non meno attempati «bikers». Il luogo è affollato e un po’ claustrofobico, nel parcheggio si potrebbe fare raccolta di «Ts», tanto che una targa veronese spicca come una mosca nel latte. Dalle 0 alle 24, come recita il cartello all’ingresso, la sensazione è che non ci sia un attimo di tregua, tanto che torna alla mente la testimonianza di chi assicura di aver incocciato alle 3 del mattino in uno di questi locali un panettiere ancora «in divisa» da lavoro, che giocava completamente infarinato e una distinta signora che, sotto al cappotto, faceva intravedere i calzoni del pigiama e vestiva un paio di pantofole...

Il casinò «Gold Club», posizionato proprio sull’incrocio che porta a Lipizza sembra ancora più «glamour» e affollato, così come le centinaia di affollatissime macchinette, con i loro dling-dlong da «Guerre stellari» fanno capire fin da oltre la porta d’ingresso. Sulle percentuali, nessun dubbio: è come se il rione di Coloncovez avesse deciso improvvisamente di concedersi una bella gita di massa. Un paio di chilometri tra i cavalli e il bel parco di Lipizza e si arriva al «Casinò».

Il più affollato. Il più storico. L’unico «vero», con le sue roulette e i suoi tavoli di Black Jack. All’ingresso Luciano, arzillo settantenne, confessa candidamente di venirci ogni santo giorno, ma poi si lamenta «perchè si mangia gratis ma ti fanno pagare l’acqua minerale gassata». Compare anche una coppia di giovani triestini, e sembra quasi un’apparizione. Dei due, Maurizio, «giocatore e figlio di giocatori, con le tessere di tutti i casinò sloveni», è il più loquace. Snocciola le sue vincite («al massimo 2mila euro, ma i miei sono arrivati a 27mila»), difende la sua scelta («Non sono forse peggio i videopoker nei bar?»), filosofeggia sulle «regole» del gioco: «La speranza è solo quella di non perdere troppo. Perchè, diciamolo, ai tavoli o alle macchinette non si vince.
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CON QUESTO ARTICOLO

non voglio far pubblicità ai casino , come non mi interessa far cambiare le opinioni agli ippici, ma avendo vissuto le due cose cerco di far capire le sostanziali differenze di trattamento
Del perchè l'ippica non potrà recuperare nel futuro nessun giocatore nuovo ma probabilmente perderà anchè i vecchietti stanchi e malandati che qualche euro lo donavano all'ippica

La SLOVENIA e la CROAZIA già le conoscevo per motivi dentistici
ma non conoscevo l'accolienza dei loro CASINO ,ci sono capitato per caso
Per un giocatore avere nel raggio di 10 km vari CASINO e l'ippodromo di TRIESTE penso sia il massimo della vita
per una persona che gioca da una vita ai cavalli è chiaro che l'interesse maggiore sia l'ippodromo
e cosi ad ogni mia visita doveva corrispondere con una riunione di corse
perciò programmavo le mie visite in base al calendario dell'ippodromo

man mano che frequentavo l'ippodromo di giorno e il CASINO di notte mi accorgevo che l'interesse verso le corse andava sempre più scemando
anchè perchè l'ippodromo per come è strutturato non è che sia il massimo della vita
considerando che la maggior parte delle volte spira un vento fastidiosissimo
che ti penetra nelle ossa e devi essere sano come un pesce per uscirne indenne
se poi aggiungiamo chè le corse che si svolgono in tale ippodromo non è che siano il massimo del divertimento e facile fare 1+1
Cosi poco alla volta lasciavo l'ippodromo prima della fine di ogni riunione
Ormai capivo di non divertirmi più ,cosa impensabile fino ad un anno fà, per uno chè ha l'ippica nel sangue, capace di farsi anche 1200 km tra andata e ritorno pur di essere presente all'ippodromo

avere un CASINO e un IPPODROMO vicino ti aiuta a capirne le differenze
puoi fare dei paragoni a breve intervallo , ti rendi conto che una persona non può stare in un ambiente dove la sofferenza fisica supera il divertimento di una corsa, dove giochi senza la minima difesa , dove mai potrai
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