SIAMO ALLA FRUTTA

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thedevilboss
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SIAMO ALLA FRUTTA

Messaggio da thedevilboss »

LA SEGUENTE NOTIZIA E' STATA PRESA DA UN DRIVER CAMPANO CHE E' MOLTO FERRATO IN POLITICA IPPICA.


https://www.sportface.it/ippica/ippica- ... c3k3pA0x6E
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prato
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Re: SIAMO ALLA FRUTTA

Messaggio da prato »

Finalmente un documento congiunto da tutte le sigle

Illustre Signor Ministro On. le Francesco Lollobrigida

Illustre Signor Sottosegretario Senatore Patrizio Giacomo La Pietra

Illustre Signor Direttore Generale per l’Ippica Dottor Ingegnere Remo Chiodi,

Le sottoscritte Associazioni, gravemente preoccupate per la crisi che colpisce da oltre un decennio l’ippica, sono inquietate dalle mancate risposte ai problemi che abbiamo più volte sollevato nel corso del tempo.

In questo ultimo anno, stante la richiesta del Sottosegretario Sen La Pietra di concedere il tempo di comprendere a fondo i problemi e individuare le soluzioni, abbiamo purtroppo assistito increduli ad una serie di decisioni che nulla hanno a che vedere con i problemi reali di tutto il comparto.

L’ippica necessita di interventi urgenti e concreti.

L’ippica ha bisogno che la Politica agisca per garantire interventi economici concreti.

Le scriventi associazioni di trotto ritengono che sia indispensabile che il Ministero si adoperi per:

ottenere un aumento dello stanziamento del montepremi di 20 milioni di euro annui per i prossimi tre anni. La finanziaria è ormai alle porte e il mantenimento o, addirittura, la riduzione di quello attuale non consentirebbe alla filiera di continuare a svolgere il proprio lavoro;
una diversa distribuzione del montepremi a livello geografico per garantire alle macroaree ippiche analoghe disponibilità in funzione della presenza dei cavalli a livello quali-quantitativo. Premi più alti e riduzione dei costi per le scuderie attraverso una mirata gestione delle risorse e delle giornate di corsa.
disdire e rivedere le convenzioni con le società di corsa. La qualità di molti dei nostri “teatri” è pessima per il disinteresse degli ippodromi e influisce in modo pesante sulla quantità e sulla qualità del lavoro degli attori principali dell’ippica (allevatori-proprietari-allenatori e guidatori). Troppi soldi spesi male;
avere finalmente un sistema di pagamento dei premi che consenta agli operatori l’ accredito dei premi in un massimo di 30 gg dalla data della corsa. Allo stato i pagamenti al 4% hanno ancora un ritardo di 120/130 gg mentre i pagamenti a fattura presentano un incredibile ritardo di oltre 10 mesi.
Le scriventi Associazioni ritengono che solo attraverso l’approvazione dei suindicati punti sia possibile garantire la sopravvivenza dell’ippica e che ogni altro intervento, seppur lodevole, debba essere successivo al rilancio economico.

I comparti rappresentati dalle sottoscritte categorie, in mancanza di azioni concrete ed immediate in relazione ai suindicati punti, si vedono costrette a comunicare che a decorrere dal giorno 01.01.2024 non saranno più in condizione di partecipare alle corse con la conseguente chiusura delle scuderie, il licenziamento delle migliaia di addetti e delle loro famiglie, la consegna al Ministero di migliaia di cavalli e fattrici, non potendo più le categorie sostenere il costo del mantenimento.

In fede

ANACT Roberto Toniatti

CIGA Giovanni Sibilio

FEDERNAT Mauro Biasuzzi

IMPRENDITORI IPPICI Enrico Tuci

IPPICA NUOVA Giorgio Sandi

ORGANISMO IPPICO Marco Folli

SNAPT Antonio Somma

PTL Luca Rocca

UPT Francesco Gragnaniello

URTUMA Massimo Pierini
Forse se dicessimo alle persone che il cervello é un app inizierebbero ad usarlo
ediagaloppo
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Re: SIAMO ALLA FRUTTA

Messaggio da ediagaloppo »

Le sigle / associazioni non sono tutte...ne manca una.
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prato
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Re: SIAMO ALLA FRUTTA

Messaggio da prato »

prato ha scritto: 13/10/2023, 12:25 Finalmente un documento congiunto da tutte le sigle

Illustre Signor Ministro On. le Francesco Lollobrigida

Illustre Signor Sottosegretario Senatore Patrizio Giacomo La Pietra

Illustre Signor Direttore Generale per l’Ippica Dottor Ingegnere Remo Chiodi,

Le sottoscritte Associazioni, gravemente preoccupate per la crisi che colpisce da oltre un decennio l’ippica, sono inquietate dalle mancate risposte ai problemi che abbiamo più volte sollevato nel corso del tempo.

In questo ultimo anno, stante la richiesta del Sottosegretario Sen La Pietra di concedere il tempo di comprendere a fondo i problemi e individuare le soluzioni, abbiamo purtroppo assistito increduli ad una serie di decisioni che nulla hanno a che vedere con i problemi reali di tutto il comparto.

L’ippica necessita di interventi urgenti e concreti.

L’ippica ha bisogno che la Politica agisca per garantire interventi economici concreti.

Le scriventi associazioni di trotto ritengono che sia indispensabile che il Ministero si adoperi per:

ottenere un aumento dello stanziamento del montepremi di 20 milioni di euro annui per i prossimi tre anni. La finanziaria è ormai alle porte e il mantenimento o, addirittura, la riduzione di quello attuale non consentirebbe alla filiera di continuare a svolgere il proprio lavoro;
una diversa distribuzione del montepremi a livello geografico per garantire alle macroaree ippiche analoghe disponibilità in funzione della presenza dei cavalli a livello quali-quantitativo. Premi più alti e riduzione dei costi per le scuderie attraverso una mirata gestione delle risorse e delle giornate di corsa.
disdire e rivedere le convenzioni con le società di corsa. La qualità di molti dei nostri “teatri” è pessima per il disinteresse degli ippodromi e influisce in modo pesante sulla quantità e sulla qualità del lavoro degli attori principali dell’ippica (allevatori-proprietari-allenatori e guidatori). Troppi soldi spesi male;
avere finalmente un sistema di pagamento dei premi che consenta agli operatori l’ accredito dei premi in un massimo di 30 gg dalla data della corsa. Allo stato i pagamenti al 4% hanno ancora un ritardo di 120/130 gg mentre i pagamenti a fattura presentano un incredibile ritardo di oltre 10 mesi.
Le scriventi Associazioni ritengono che solo attraverso l’approvazione dei suindicati punti sia possibile garantire la sopravvivenza dell’ippica e che ogni altro intervento, seppur lodevole, debba essere successivo al rilancio economico.

I comparti rappresentati dalle sottoscritte categorie, in mancanza di azioni concrete ed immediate in relazione ai suindicati punti, si vedono costrette a comunicare che a decorrere dal giorno 01.01.2024 non saranno più in condizione di partecipare alle corse con la conseguente chiusura delle scuderie, il licenziamento delle migliaia di addetti e delle loro famiglie, la consegna al Ministero di migliaia di cavalli e fattrici, non potendo più le categorie sostenere il costo del mantenimento.

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Il discorso sarebbe lunghissimo, il Sottosegretario La Pietra mi doveva chiamare ma per adesso non lo ha fatto e credo che a questo punto non la fara' ma si sappia che io non sono per l"assistenzialiasmo di Stato
Forse se dicessimo alle persone che il cervello é un app inizierebbero ad usarlo
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Re: SIAMO ALLA FRUTTA

Messaggio da Blackhorse »

IL SONDAGGIO DI GAET, AD UN ANNO DEL NUOVO GOVERNO !
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prato
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Re: SIAMO ALLA FRUTTA

Messaggio da prato »

Tagli legge Bilancio: ippodromi avviano licenziamenti e chiedono incontro al Masaf

Di fronte al taglio di 5 milioni agli ippodromi previsto dalla legge di Bilancio 2024, le società di corse annunciano stop ai convegni dal 1° gennaio. Avviato licenziamento dei lavoratori di Agnano e Capannelle, che entrano in sciopero.
Come prevedibile, i contenuti della prossima legge di Bilancio relativi all'ippica, che comportano un consistente taglio alle sovvenzioni per le società di corse, non potevano che generare un potente effetto domino.
Il secondo tassello è il comunicato con cui il Gruppo ippodromi associati, a cui fanno riferimento tredici società di corse, chiede un incontro urgente ai vertici del ministero dell'Agricoltura – chiamando in causa il ministro Francesco Lollobrigida, il sottosegretario Patrizio La Pietra, il capo dipartimento Stefano Scalera e il direttore della Direzione generale ippica Remo Chiodi - dopo aver rilevato che al capitolo 2297 del disegno di legge n° 926 del bilancio previsionale dello Stato 2024-2026 dedicato alle “Sovvenzioni per le società di corse per l’organizzazione delle corse ippiche....” e al capitolo 2299 “Fondo per il funzionamento degli impianti ippici ….” è previsto, per l’anno 2024, “uno stanziamento complessivo di appena 44,397 milioni di euro rispetto ai 46 milioni di euro dell’anno 2023. Se si considera che le somme appostate in detti capitoli dovranno coprire anche il finanziamento degli ippodromi di Palermo e Livorno che, invece, nell’anno corrente disponevano di un apposito capitolo di spesa, il comparto delle società di corse subirebbe un insostenibile taglio di oltre 5 milioni di euro.
Tale riduzione di risorse non consentirebbe la continuità aziendale delle società di corse, che già da anni sopportano perdite di bilancio, oltre agli incrementi dei costi subiti nel 2022 e nel 2023 per effetto della forte inflazione. Si rammenta che le società di corse negli ultimi otto anni hanno già subito tagli superiori al 75 percento.
Pertanto, si dichiara sin d’ora che, in assenza di modifiche ai suddetti stanziamenti, a partire dal 1° gennaio 2024 non saranno assicurati i servizi resi e, di conseguenza, l’organizzazione delle corse.
Per quanto esposto, si chiede un urgentissimo incontro al fine di comprendere come il Ministero intende affrontare la gravissima situazione evidenziata”.
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Re: SIAMO ALLA FRUTTA

Messaggio da prato »

TRAGEDIA O COMMEDIA?

Il punto di partenza per ogni comparto che voglia rilanciarsi è cercare di incrementare le entrate e razionalizzare i costi.

Di tutto questo non c’è traccia dal primo documento ufficiale della Consulta e della Direzione Generale.

La fonte principale dei finanziamenti ippici in tutto il mondo sono le scommesse e in tutto il mondo si cerca di analizzare i dati raccolti sulle scommesse per andare a valutare le migliori strutture e l’ ottimale distribuzione delle corse per cercare di massimizzare gli introiti.

Noi in Italia no!

Il dato sulla raccolta delle scommesse “off track” è eliminata dai parametri di valutazione degli ippodromi perché “NON COERENTE CON LA LUDOPATIA”!

Quindi la politica del MASAF per l’ ippica sarà la lotta alla ludopatia legata alle corse dei cavalli, ed ecco appalesarsi la soluzione finale : fare in modo che le scommesse ippiche vengano sempre più ridotte.

Solo così si spiega la bozza di calendario contenente alcune stranezze difficilmente comprensibili dal punto di vista tecnico ed economico.

Siccome siamo fermamente convinti che il calendario non sia frutto di suggerimenti politici locali ma di rigidi algoritmi matematici finalizzati ad ottenere lo scopo prefissato ecco quindi che la formula pare finalizzata ad ottenere la minore raccolta sul territorio nazionale.

A conferma di questa visione sottolineiamo come nessun parametro di valutazione degli ippodromi sia incentrato sulla capacità di raccolta scommesse e facilitazioni al pubblico, scarso ,presente in ippodromo quindi per paradosso se un ippodromo chiuderà tutti i punti raccolta non sarà minimamente penalizzato.

Dal primo documento della Consulta appare chiara la via Italiana all’ ippica : sovvenzionare ippodromi dove si distribuiscono soldi ma non ci sono entrate , in cui si svolgono corse finalizzate a minimizzare le scommesse quindi le entrate ippiche!

Quindi oltre ad essere l’ unica ippica mondiale gestita da un Ministero saremo l’ unica ippica mondiale che combatte le scommesse ippiche!

Mi scuso, anche in Dubai è vietato scommettere sui cavalli nonostante le corse……… ma noi non abbiamo petrolio.

REDANDBLACK
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