Re: AUGURI VARENNE !!!
Inviato: 19/05/2024, 15:38
da prato
IL “PRIMO GIORNO DI SCUOLA” DI VARENNE E … DEI SUOI “COMPAGNI DI CLASSE”
Oggi Varenne, il più forte trottatore di tutti i tempi, compie 29 anni! Per celebrare il suo compleanno, mi piace ricordare quella che è stata la sua “apparizione” sulle piste ufficiali. Ciò è avvenuto, ovviamente, nel giorno della qualifica, che si è svolta nello storico impianto delle “Mulina” di Firenze. A proposito, l’anello fiorentino, purtroppo ormai ridotto a una sorta di discarica, ha avuto fra gli altri meriti (uno su tutti il record di 1.15.7 di Tornese nel “Duomo” del 1958, misura stratosferica per quei tempi) anche questo grande onore. Ma torniamo a Varenne e alla sua qualifica. Era l’8 marzo di 22 anni fa, con una bella giornata di sole che faceva “intuire” la primavera imminente a fare da cornice, quando, in fila indiana, uno dietro all’altro, ben allineati, sono entrati in pista quattro cavalli di Jean Pierre Dubois, che quel giorno non era però presente, e così Roger Grundin, che seguiva da vicino la preparazione dei puledri, ne faceva le veci.
Voyant, Varenne, Volvox e Vulcain, i quattro magnifici di Dubois. Tutti e quattro “rileccati” a dovere, “vestiti” di tutto punto, facevano veramente una bellissima impressione. Grundin scelse Voyant che, allora, era più accreditato di Varenne. In sulky a Varenne, come sappiamo, salì per l’occasione Andrea Baveresi, su Volvox c’era in sulky Sven Berggren, mentre sul sediolo di Vulcain c’era Giorgio Mele jr. A completare il gruppetto, altri due cavalli, Vincente Op e Vik Rydens.
Sappiamo tutti, o quasi, come è andata a finire, ma per chi se lo fosse scordato, o non lo sapesse, rinfresco la memoria. Varenne, dopo essere sfilato al comando (con un buon parziale) dopo 450 metri, viene raggiunto ai 600 finali dal compagno Voyant sul quale Grundin dà la sensazione di voler forzare e passare, cosa che, in realtà, non riuscirà a fare mai, dato che Varenne, con aria quasi “distratta”, controllerà e ribatterà con sufficiente disinvoltura il più accreditato compagno di allenamento, chiudendo in 15.6, 15.5 e 14.8 per la retta d’arrivo, con i due che finiranno su di una linea. Baveresi, tra l’altro, non solleciterà più di tanto quel cavallo del quale aveva fatto da poco conoscenza. Buonissima, quindi, l’impressione che suscitarono i due, che concluderanno la loro prima fatica a media di 1.19.7 Varenne, e 1.19.8 Voyant. Ma al proposito vi voglio raccontare un piccolo aneddoto. Pochi giorni dopo incontro alle scuderie Andrea Baveresi, al quale chiedo che impressione aveva avuto di quel cavallo. Ebbene, Andrea, sornione come sempre, mi risponde così: “Senti, che ti devo dire, a me è piaciuto veramente molto. Tanto che, passato il palo, mi sono rivolto a Grundin elogiando Varenne. Di tutta risposta Grundin mi ha detto che dicevo così, perché non conoscevo Voyant. Lo sai che gli ho risposto? Ho capito una cosa, se si fosse fratelli non si litigherebbe mai!” E giù una risata.
E in seguito, dopo lo sfortunato debutto, nel quale però tutti videro l’incredibile cambio di marcia del futuro Capitano, saranno tanti gli aneddoti che circoleranno intorno alla vicenda dell’acquisto di Varenne. Ma io mi fermo qui, a quello che è stato il “primo giorno di scuola” del più grande trottatore di tutti i tempi e ... dei suoi “compagni di classe”, una classe composta in totale da 6 bravi alunni, che passarono a pieni voti il loro primo esame, qualificandosi tutti per correre. E che, successivamente, fecero quasi tutti molto bene il loro dovere.
Ed ecco qui i dati relativi ai protagonisti della storica qualifica, che “confortano” quanto detto:
VARENNE, (qual. 1.19.7), 1.09.1 (1600), 1.10.8 (2000), vincite per 6.038.411,00 euro, 73 corse disputate, 62 vittorie, 9 piazzamenti. Non mi soffermo sulla sua incredibile carriera, perché … non c’è spazio. E poi, ormai, tutti la conosciamo a memoria. Piuttosto, una curiosità: Varenne, in tutta la sua eccezionale carriera non si è piazzato solo due volte: nella sua prima corsa (R.P. con Roger Grundin nel debutto a Bologna) e nella sua ultima corsa (distanziato a Montreal).
VOYANT, (qual. 1.19.8, 1.12.2 (1600), 1.15 (2000), vincite per 124.439,50 euro, 62 corse disputate, 18 vittorie, 21 piazzamenti. Anche lui, come Varenne, ha iniziato male la carriera, finendo squalificato al debutto. Un po’ condizionato da guai fisici, il suo top lo ha raggiunto a 7 anni, quando si è piazzato 2° alle spalle di Solar Effe nel “Due Mari” a Taranto e, poco dopo, terzo nella finale del “Campionato guidatori” alle spalle di Alma Roc e Allison Hollow.
VOLVOX, (qual. 1.20.1), 1.16.1 (1600), 1.18.3 (2000), vincite per 45.566,24 euro, 52 corse disputate, 9 vittorie, 30 piazzamenti. Della “scolaresca” di quel giorno, è stato quello che ha cominciato meglio, dato che è stato l’unico ad iniziare la carriera con una vittoria. Un successo oltretutto conseguito in grande stile a Modena con Roger Grundin, a buona media di 1.16.7 e con circa 30 metri di vantaggio sui rivali. Debutto con i fiocchi, insomma. La carriera, poi, è stata normale.
VULCAIN, (qual. 1.21.2), 1.16.4 (1600), 1.18 (2000), vincite per 88.329,25 euro, 126 corse disputate, 20 vittorie, 55 piazzamenti. Fatto curioso: ha debuttato a Roma, guarda un po’, con in sulky Giampaolo Minnucci, terminando non piazzato. Carriera, la sua, più che discreta, con tante corse all’attivo, a dimostrazione di una bella tempra.
VINCENTE OP, (qual. 1.21.7), 1.17.5 (1600), 1.18.7 (2000), vincite per 19.578,37 euro, 84 corse disputate, 6 vittorie, 23 piazzamenti. Carriera onesta, la sua.
VIK RYDENS, (qual. 1.22.4), 1.22,7 (2000), vincite per 165,27 euro, 9 corse disputate, 0 vittorie, 1 piazzamento. E’ quello che è andato meno bene. Ma la sua carriera è durata appena un anno, dato che il 24 aprile dell’anno successivo ha fornito la sua ultima corsa. E dire che, dal punto di vista genealogico, aveva poco da invidiare agli altri, essendo fratello dell’ottimo Tex Rydens, ma soprattutto figlio di una sorella del buonissimo Pay Nibs.
Tutti, però, a cominciare dal meno fortunato Vik Rydens, potranno dire che, il quel giorno a suo modo “storico”, nel quale Varenne per la prima volta ha calcato in modo ufficiale una pista da corsa, “insieme c’ero anche io”. Cosa che vale anche per il sottoscritto.
Vanni Berti