Morti in pista

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Morti in pista

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Re: Morti in pista

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Re: Morti in pista

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LA DRAMMATICA MORTE IN PISTA DELLA CAVALLA "DREAM STECCA ❤️"!
Il Sig. ROBERTO FATICONI allenatore della povera Cavalla "DREAM STECCA",morta in pista nel corso della terza corsa in quel di Cesena,sicuramente NON ha alcun bisogno del sottoscritto come "avvocato" difensore,ma vorrei che da questo drammatico episodio TUTTO il Mondo Ippico colga l'occasione per aprire(finalmente) una seria "RIFLESSIONE" in merito e che la morte di "DREAM STECCA",non si risolva nell'ennesimo INUTILE "sacrificio" ai danni di queste indifese Creature ❤️!
Non mi sono piaciute certe critiche che ritengo del tutto gratuite contro il Sig. Roberto Faticoni(la Cavalla poteva pure essere di proprietà del Presidente della Repubblica NON cambiava nulla,si fa per dire....),anche perché lo ritengo uno dei pochi VERI cosiddetti "Cavallari"(che non e' un termine offensivo,tutt'altro),un uomo che da una vita ci vive in mezzo,ha SEMPRE "usato" la sua faccia,NON si e' MAI nascosto dietro a pseudonimi o pagliacciate del genere,ha SEMPRE espresso il suo pensiero dove si può essere o meno d'accordo(magari a volte usando termini un po' "coloriti",qualche volta eccedendo un po' sopra le righe,a causa del suo carattere "esuberante" chiamiamolo così,ma indirizzati SEMPRE e SOLO per difendere il suo mondo ed i Cavalli e questa non vuole essere una giustificazione anzi),spesso abbiamo discusso vivacemente su facebook a causa di pareri o vedute diverse e su molte cose che riguardano l'Ippica siamo su fronti del tutto opposti,ma SEMPRE nel massimo del rispetto reciproco,recentemente l'ho incontrato nelle scuderie dell'Ippodromo "BREDA" di Padova(vedi foto in allegato)dove ci siamo scambiati delle opinioni in merito al futuro dell'Ippica e posso dirvi che ho incontrato una persona con la quale e' piacevole discutere,che si intuisce che AMA veramente i Cavalli e questo mondo,e' una persona disponibile,umile e simpatica e che a mio parere non merita le cattiverie ed i giudizi negativi che leggo sul suo conto,perché a mio parere l'Ippica ha bisogno di persone come il Sig. Roberto Faticoni.
Chiedo ora al Sig. Roberto Faticoni,se sarebbe d'accordo con il suo Sindacato SIAG nel sospendere la corsa dove rimane vittima un Cavallo;rendere obbligatoria l'autopsia anche se un Cavallo muore all'interno di un centro di allenamento e non solo durante la corsa,il tutto completamente a carico del Mipaaf(dal momento che è il Ministero che l'obbliga a farla);rendere pubblici i vari esiti delle autopsie e non trincerarsi dietro la parola "privacy" che vale solo per gli Umani e non per i Cavalli;perché le riprese televisive spesso fanno finta di nulla sull'accaduto ed evitano di mostrare le varie sequenze,che riguardano gli eventuali soccorsi in pista ai Cavalli? C'è percaso qualcosa di cui "VERGOGNARSI"? L'appassionato a tutto il diritto di assistere a quello che accade in pista(anche perché gli spettatori ed i Bambini presenti in Ippodromo,vi assistono in "diretta" al dramma....) oppure e' coperto da un "SEGRETO" di Stato? Il Mondo Ippico non ha capito che sono proprio questi atteggiamenti "ambigui",che offrono il "FIANCO" a qualsiasi tipo di sospetti,di malelingue,ecc.,questa e' l'unica cosa della quale bisogna "VERGOGNARSI" veramente e cioè chiudersi nell'omertà,anche perché in ambito sportivo gli incidenti capitano quotidianamente purtroppo(anche per gli Umani),ma e' il tentativo di voler cercare di "NASCONDERE" le cose l'errore più grande che continua a fare il Mondo Ippico,a tutto danno della sua credibilità,trasparenza e della stragrande maggioranza dei Lavoratori Ippici perbene,i quali quotidianamente lottano con enormi sacrifici personali ed economici per dare un futuro di speranza all'Ippica "PULITA ❤️"!

Sergio Celin
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Re: Morti in pista

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L'organizzazione di volontariato Horse angels chiede al ministero delle Politiche di aprire un'inchiesta sulla morte della cavalla Dream Stecca - la seconda in poche settimane - all'ippodromo di Cesena.

"Venerdì 15 luglio all'ippodromo del Savio di Cesena è morta la cavalla Dream Stecca, di una scuderia romana.
È il secondo cavallo che muore a Cesena in questa stagione, nell'ippodromo che apre le corse solo d'estate, e solo in serale.
Qualcosa non torna. Il Mipaaf apra un'inchiesta e ci faccia sapere le cause reali di morte. Non la diagnosi fatta dal veterinario di turno con il prelievo ematico a cavallo morto".

È la richiesta avanzata da Roberta Ravello, dell'organizzazione di volontariato Horse angels.

"In questi casi dovrebbe essere necessaria l'autopsia, non a spese del proprietario, ché oramai l'ippica è alla fame; i proprietari non chiederebbero l'autopsia perché altrimenti non avrebbero di che pagare il fieno ai cavalli che hanno in vita.
Questi accertamenti dovrebbero essere a spese del Mipaaf, d'ufficio e da regolamento".
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Re: Morti in pista

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Ippodromo di Cesena, incidente di venerdì 15 luglio:
da HippoGroup massima collaborazione per tutti gli accertamenti che il Mipaaf vorrà predisporre.

Hippogroup in merito alla morte della cavalla di tre anni Dream Stecca, avvenuto lo scorso venerdì 15 luglio sulla pista dell’ippodromo di Cesena, precisa che il decesso in corsa della giovane cavalla vede la nostra società attonita per l’insieme delle circostanze e soprattutto per la propria assoluta impotenza di fronte al verificarsi di episodi come questo, che possono al momento solo ricondursi ad ineludibili fatalità.

Nella centenaria storia dell’ippodromo di Cesena mai si era verificata una situazione come questa e due cavalli morti in corsa in oltre trent’anni (con decine di migliaia di cavalli partecipanti alle corse), altro non avrebbero rappresentato che la normale incidenza di situazioni analoghe nel mondo degli sport equestri e non.

L’inevitabile eco della vicenda, tocca purtroppo anche noi, che non abbiamo alcun ruolo di controllo né tecnico né tanto meno veterinario, come ben noto agli addetti ai lavori.

Durante tutte le operazioni precedenti e successive alla corsa stessa la Società di gestione dell’ippodromo, che ha regolare convenzione con il Mipaaf, ha quale unico impegno il dover mantenere al meglio la pista e le attrezzature necessarie allo svolgimento della corsa, nonché garantire la massima assistenza logistica ai funzionari di giuria designati dal Mipaaf, inclusi i veterinari preposti alla tutela della salute dei cavalli. Professionisti da supportare con mezzi ed uomini in caso di incidenti che coinvolgessero gli animali.

La giuria nominata dal Mipaaf presente venerdì, ha valutato quanto accaduto ed i veterinari che la compongono hanno prima tentato ogni azione utile a salvare il cavallo poi, purtroppo, hanno avviato tutti gli accertamenti previsti dal regolamento delle corse in casi come questo.

Noi, come sempre fatto, garantiamo e garantiremo la massima collaborazione per tutti gli accertamenti che il Ministero competente vorrà disporre e siamo fin d’ora disponibili a valutare nuove iniziative organizzative ci venissero richieste, ai fini di migliorare la prevenzione di questi gravi incidenti.

Cesena, 18 luglio 2022
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Re: Morti in pista

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Re: Morti in pista

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Si prega di voler pubblicare questa nota in relazione all’articolo pubblicato dalla testata “Corriere di Romagna” in data 25 luglio e ripreso da chat e da vari gruppi presenti sui social network, recante la notizia attinente a ritiri di cavalli titolato “Ancora sospetti di doping all’ippodromo”, per il quale si adombra il sospetto che tale decisione fosse stata causata dalla segnalazione di pratiche proibite sui cavalli stessi, si chiarisce in termini regolamentari il tenore delle decisioni prese dalla giuria.

1) La corsa in questione, quinto evento della serata “Premio Circolo Cinofilo Ravennate”, era inserita nel palinsesto di “ippica nazionale” come corsa abbinata alla scommessa Tris, Quartè e Quintè e pertanto rispondente ad un apposito dettato regolamentare che prevede due tipi di provvedimenti in caso di ritiri diversi a seconda della cronologia del ritiro stesso .

2) Nel caso un soggetto venga ritirato prima delle 9.30, in base all’art. 4 del regolamento delle scommesse, viene considerato non partente e punito con dieci giorni di allontanamento dalla gare a partire dal giorno della corsa. Questa è la fattispecie relativa al cavallo ULYAN VIK, ritirato dall’allenatore Francesco Tufano con comunicazione delle ore 9.00 indicante come causa – zoppia-

3) Qualsiasi ritiro comunicato in orario successivo e relativo ad un cavallo partecipante alla corsa abbinata alla scommessa Tris, Quartè e Quintè viene punito con un allontanamento di 21 giorni

(vedi Regolamento Tris 01/2017) così come comminato ai seguenti cavalli –

BAGARRE- ritiro per infortunio-
BRIGLIADORO– scarsa condizione fisica palesata in mattinata come da comunicazione delle ore 13 dall’affidatario della cavalla
ANTELAO JET- rialzo febbrile così come comunicato alle ore 13.00 dall’affidatario del cavallo

Si precisa inoltre che nel caso di ritiro forzoso per motivi legati al benessere animale e quindi anche per il sospetto di pratiche mediche non consentite – vedi il caso di Boheme Joyeuse citata fuori contesto- le motivazioni vengono palesemente circoscritte e riassunte nell’art. 38 del Regolamento Disciplinare delle corse e l’allontanamento comminato è di 30 –trenta – giorni con effetto immediato. Pertanto i due casi sono evidentemente distinti e non si ravvede alcuna analogia tra gli stessi.

Cesena, 25 luglio ’22 HippoGroup Cesenate S.p.A.
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