Speriamo2...

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In una lettera congiunta Gruppo ippodromi associati, Coordinamento ippodromi, Associazione nazionale ippodromi (Ani), Snaitech e Valentinia chiedono risposte al Mipaaf sulle strategie di rilancio del settore.
"Il ministero dia risposte in merito allo stanziamento 2022 per i servizi resi dalle società di corse; alla Direzione generale dell’ippica; alla riduzione dei tempi di pagamento delle spettanze agli operatori".

A chiederlo, in una lettera congiunta indirizzata al ministro delle Politiche agricole, Stefano Patuanelli, al sottosegretario Francesco Battistoni e ad alcuni dirigenti ministeriali, sono Gruppo ippodromi associati, Coordinamento ippodromi, Associazione nazionale ippodromi (Ani), Snaitech Spa, Valentinia Srl, protagoniste dell'incontro pubblico organizzato all'ippodromo Roma Capanelle nel pomeriggio di ieri, 17 gennaio, unitamente a tutte le componenti della filiera e alle organizzazioni sindacali nazionali Cgil, Csil e Uil, sul futuro del settore e le strategie messe in campo dal Mipaaf.

Tale lettera fa seguito a quella inviata lo scorso 7 gennaio, "rimasta priva di riscontro", evidenziano le scriventi.

Per lunedì 24 gennaio intanto è stato indetto un nuovo tavolo di lavoro con le organizzazioni sindacali e le categorie ippiche per stabilire le iniziative da assumere per la tutela ed il rilancio del comparto.
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Re: Speriamo2...

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Gli ippici e i politici “sapientoni” usano Pisa come trampolino per il tonfo decisivo
(19/01/2022 - 13:47)
Circa una settimana fa, a Pisa, si è tenuto una specie di convengo che doveva deliberare sull’ippica di domani.
interventi senza senso: tutti meno uno.
Il meno uno è quello del Signor Roberto Mazzucato, che mi risulta abbia parlato per primo: la sua è stata una pura e semplice (e tosta) denuncia nei confronti degli ippici incapaci di trovare una soluzione al disastro, punto e a capo.
Naturalmente nessuno ha proposto un sistema che si autofinanzia e che stia in piedi: il solito fumo senza nemmeno una piccola parvenza di arrosto.
C’è stato un signore che l’ha fatta fuori dal vaso (scusate il mio Francese): si tratta del Signor Attilio D’Alesio, che oltre a rappresentare sé stesso, rappresenta, credo, dei piccoli ippodromi.
“E’ ora di smettere di pensare che l’ippica debba dipendere dalle scommesse. Basta, che sia lo Stato (cioè i cittadini Italiani) a tirare fuori 200 Milioni di Euro l’anno e facciamola finita”.
In altre parole, cari amici lettori, sostiene il Signor D’Alesio, cosa lavoriamo a fare?
Dobbiamo stare tutti a casa e a noi provvederà lo Stato: già, ma se nessuno lavora più, non ci sono redditi, nessuno paga imposte e, visto che l’Italia non ha i pozzi petroliferi Sauditi o il gas del Qatar, andremo tutti stirati.
E se la produzione delle scommesse cessa (siamo sulla giusta strada) allo Stato non arriva più nulla e allora ciao anche al Signor D’Alesio (finalmente).
Se un Signor D’Alesio qualsiasi, in qualsiasi parte del mondo, avesse fatto un simile discorso, in venti nano – secondi, sarebbe arrivata la camicia di forza e fine della commedia, sorry della tragedia.
La ciliegina sulla torta del discorso del Signor D’Alesio è stata inneggiare al fatto che, da Febbraio, le società di corse dovranno pagare direttamente, entro sessanta giorni, i premi ai proprietari, agli allevatori, ai fantini, agli allenatori & Co.
Notoriamente le società di corse sono tutte stirate, sono in stato di agitazione perché non ricevono i contributi dal Mipaaf da secoli, o quasi (giorni fa, a Roma, hanno tenuto una riunione sul piede di guerra, anche se non hanno più nemmeno i soldi per comprare le pallottole), e dal primo Febbraio devono accollarsi pure l’amministrazione di scuderie, allenatori, fantini e compagnia cantante: con quali soldi?
Elementare Watson: con “li sordi loro” che poi il Mipaaf, a babbo morto, farà i rimborsi.
Quel Mipaaf che, circola voce, non ha pagato i diritti televisivi delle corse estere, che paga i premi a babbo morto, che manda stirati gli ippodromi, improvvisamente trova “li sordi” per rimborsare gli ippodromi per i premi pagati?
È chiaro che tutti noi sottovalutiamo le doti del Ministro: per lui la moltiplicazione dei pani e dei pesci fatta da Gesù Cristo è “robettola”.
Una piccola differenza, non da poco: Gesù Cristo, tra le mani, per moltiplicarli, un panino e un pesciolino li aveva.
Il Ministro ha solo “li sordi de noantri”, fino a quando quei “noantri” non scopriranno il “biscotto” e non scenderanno in piazza con “li forconi”.
Come saprete, dal momento che l’ippica vola, che “li sordi” avanzano, tanti ce ne sono, sono stati riaperti due ippodromi, Palermo per il Trotto e Livorno per il Galoppo.
Gli ippodromi si lamentano che non prendono “li sordi de noantri” e allora cosa fanno?
Ancora una volta elementare Watson: aumentano le bocche da sfamare.
I dati che seguono, i “sapientoni” di Pisa non li hanno citati, anche perché nemmeno sanno come calcolarli.
Come potrete notare, il sistema detto Totalizzatore Nazionale, imposto il 27 Giugno dell’anno 1995, dall’Ing. Tomaso Grassi, dal Conte Guido Melzi d’Eril e dal Signor Gianfranco Fabbri, per mezzo del Sen. Libero Gualtieri e della Sesta Commissione Finanze e Tesoro del Senato della Repubblica e afferrato sull’istante dal Signor Maurizio Ughi (S. N. A. I., Sindacato Nazionale Agenzie Ippiche), funziona alla grande.
Quei “sapientoni” nemmeno sanno tutto ciò e tanto meno sanno cos’è un Totalizzatore Nazionale, quali sono le basi sulle quali poggiare per poter funzionare, perché in Italia non funziona e non può funzionare, etc.
Qualcuno di quei “sapientoni”, ha anche ipotizzato la riforma delle scommesse ippiche, cioè l’abbassamento dei prelievi sulle scommesse al Totalizzatore, dimenticando che i concessionari, per ottenere quelle concessioni, le hanno pagate a caro prezzo e quindi non si possono modificare i termini economici, nemmeno di uno zero, zero, zero virgola.
Tra l’altro, in termini di linguaggio appropriato, di linguaggio scientifico, per il sistema Totalizzatore, i prelievi non devono essere né alzati né abbassati, devono essere ottimizzati per “sfamare” le varie bocche, naturalmente in un sistema che possa funzionare: si tratta di un’operazione difficilissima e sofisticatissima.
Nota bene: nei dati che riporto qui sotto non comprendo le scommesse a quota fissa perché, come ho spiegato mille volte, quei movimenti non contano, per il semplice motivo che i bookmakers pagano la GPT (Gross Profit Tax, tassa sui profitti lordi) quando ci sono i profitti e quelle somme entrano nelle tasche del Mef e non in quelle del Mippaf, quindi tamquam non essent.
Palermo 14 Gennaio 2022: Premio Grandi Attrici: € 7.200 per i proprietari (da cui dedurre le percentuali per allenatori e guidatori), € 1.600 per gli allevatori, per non parlare dei costi dei Commissari, dell’anti – doping (???!!!), gli annessi e i connessi.
Movimento globale delle scommesse: € 11.831, prelievo € 3.591,71.
Quota alle sale corse: € 1.526, tassa governativa: € 564, Mipaaf: € 1.465,71
Palermo 06 Novembre 2021: Premio della Musica: € 8.100 per i proprietari (da cui dedurre le percentuali per allenatori e guidatori), € 1.800 per gli allevatori, per non parlare dei costi dei Commissari, dell’anti – doping (???!!!), gli annessi e i connessi.
Movimento globale delle scommesse: € 16.065, prelievo € 5.598,26.
Quota alle sale corse: € 2.380, tassa governativa: € 879, Mipaaf: € 2.334.
Livorno 05 Gennaio 2022: Premio Dock Chicks: € 7.200 per i proprietari (da cui dedurre le percentuali per allenatori e guidatori), € 1.600 per gli allevatori, per non parlare dei costi dei Commissari, dell’anti – doping (???!!!), gli annessi e i connessi.
Movimento globale delle scommesse: € 33.406 prelievo € 11.665,02.
Quota alle sale corse: € 4.958, tassa governativa: € 1.831, Mipaaf: € 4.876.
Livorno 11 Novembre 2021: Premio Castel Sonnino: € 7.200 per i proprietari (da cui dedurre le percentuali per allenatori e guidatori), € 1.600 per gli allevatori, per non parlare dei costi dei Commissari, dell’anti – doping (???!!!), gli annessi e i connessi.
Movimento globale delle scommesse: € 16.173, prelievo € 4.853,65.
Quota alle sale corse: € 2.063, tassa governativa: € 762, Mipaaf: € 2.029.
Pisa 16 Gennaio 2022: Premio Bottanelli: € 9.000 per i proprietari (da cui dedurre le percentuali per allenatori e guidatori), € 2.000 per gli allevatori, per non parlare dei costi dei Commissari, dell’anti – doping (???!!!), gli annessi e i connessi.
Movimento globale delle scommesse: € 28.915, prelievo € 10.127,10.
Quota alle sale corse: € 4.304, tassa governativa: € 1.590, Mipaaf: € 4.233.
Pisa 28 Ottobre 2021: Premio Capo Bon: € 9.000 per i proprietari (da cui dedurre le percentuali per allenatori e guidatori), € 2.000 per gli allevatori, per non parlare dei costi dei Commissari, dell’anti – doping (???!!!), gli annessi e i connessi.
Movimento globale delle scommesse: € 26.956, prelievo € 8.011,72.
Quota alle sale corse: € 3.404, tassa governativa: € 1.258, Mipaaf: € 3.335.
Nota bene: nonostante le sale corse incassino più del Mipaaf dalle scommesse ippiche, sono quasi tutte stirate.
Questo lo dico e lo sottolineo perché alcuni “sapientoni” affermano, da anni, che la colpa del disastro dell’ippica è da addebitare alle sale corse (quasi tutte stirate, ripeto) e agli ippodromi (tutti stiratissimi).
Letti i dati di cui sopra potete facilmente immaginare il “massacro” in occasione dei gran premi.
Scusate, errata corrige: ora pagheranno i premi gli ippodromi entro 60 (sessanta) giorni e tutto sarà risolto!!!!!
Viva.
Carlo Zuccoli
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Gruppo Ippodromi Associati – LETTERA APERTA AL GOVERNO

Mentre il Governo sta completando un nuovo decreto ristori del valore annunciato di oltre un miliardo di euro che andrà a supportare, giustamente, tutte le attività di intrattenimento, spettacolo, sport e turismo che hanno visto le entrate caratteristiche pesantemente inficiate dalle restrizioni necessarie per l’emergenza COVID-19, nessuno dei soggetti istituzionali preposti pubblicamente sostiene una soluzione, anche temporanea alla situazione kafkiana degli ippodromi italiani. Cinema, teatri, strutture turistiche di ogni tipo, società ed impianti sportivi, per quanto riportato dalla stampa e dalle anticipazioni governative, saranno aiutati da interventi a fondo perduto e a forfait per i primi tre mesi del 2022. Centinaia di milioni di euro per ciascun comparto. Nulla per gli ippodromi italiani, poche decine di strutture in prevalenza di proprietà pubblica ma gestiti da società private allo stremo.

Aziende che non solo hanno visto azzerate per oltre dodici mesi su ventiquattro a causa delle chiusure imposte, le proprie entrate da servizi al pubblico e scommesse ma hanno continuato ad operare a porte chiuse, sopportando tutti i maggiori importanti oneri di controllo e prevenzione dalla pandemia, per garantire agli operatori ippici l’allenamento delle migliaia di cavalli in attività e la disputa di corse senza alcuna finalità di spettacolo ma esclusivamente nell’ interesse degli operatori stessi che dal montepremi al traguardo stanziato dal Mipaaf traggono la loro unica fonte di sostentamento. Ebbene a queste aziende, caso forse unico nello scenario attuale del paese, la Legge di Bilancio ha sottratto ulteriori risorse fra quelle erogate annualmente dal Mipaaf a sostegno dell’attività ippica che le stesse portano avanti nell’ esclusivo interesse e sotto la totale dipendenza gestionale ed economica dello stesso Ministero. Un taglio di ca. sette milioni di euro su quarantasette, un’inezia sull’ entità degli stanziamenti pubblici previsti dalla legge di bilancio e una percentuale risibile degli undici miliardi di euro stanziati dagli Enti eroganti – UE, Regioni, Mipaaf, alle filiere agricole del paese. Ma gli ippodromi si sa sono figli di nessuno, non sono figli del Mipaaf che dispone di tutte le leve di organizzazione della loro attività caratteristica e a cui impone numero, calendario, tipologia delle corse, servizi da erogare, non lo sono del Mef e di ADM che non fanno nulla da oltre dieci anni per ammodernare il prodotto scommessa ippica e invertire un trend che lo ha cannibalizzato a favore di una marea di giochi ad alto rischio di ludopatia, non lo sono delle amministrazioni locali che esigono canoni di locazione ed imposte per servizi spesso non utilizzati (TARI, suolo pubblico, pubblicità ecc.). Un continuo rimpallo di responsabilità tra apparati dello Stato e per quattro soldi il settore muore. 2 Un appello, un accorata richiesta di aiuto al Governo, ad un entità super partes , qualcuno abbia a cuore l’ippica italiana, le decine di migliaia di addetti, le loro famiglie, l’eccellenza dei cavalli italiani che vincono in tutto il mondo. Siamo agricoltura, siamo spettacolo, siamo occupazione, siamo turismo reale o potenziale, siamo un immesso patrimonio pubblico di verde, di tradizioni di cultura e di architettura, spesso utili a passerelle o oggetto di proclami.

Non chiediamo aiuti aggiuntivi solo il giusto riconoscimento per quanto si è fatto in questi due terribili anni ed una mano a guardare ancora al futuro. (In calce al comunicato stampa) Società di Corse e ippodromi .
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Intervista a Davide Faraone, senatore di Italia Viva, firmatario degli emendamenti, poi approvati, sui fondi agli ippodromi di recente (ri)apertura: Livorno e Palermo.
L'approvazione definitiva da parte della Camera dei deputati del disegno di legge di conversione in legge del decreto-legge Sostegni Ter, nella seduta del 24 marzo, è l'occasione per tornare a parlare del rilancio dell'ippica.

A cominciare dagli impianti ippici di recente (ri)apertura – quelli di Livorno e Palermo, per intenderci, tornati in attività nel 2021 dopo lunghi anni di oblio – oggetto della battaglia portata avanti dal senatore di Italia viva Davide Faraone. A cui si deve lo stanziamento di 8 milioni di euro (4 nel 2022 e 4 nel 2023) per il funzionamento e la riqualificazione di tali ippodromi, andando a modificare la disposizione contenuta nella legge di Bilancio 2022 (sempre in virtù di un suo emendamento), che prevedeva fondi per un importo complessivo di 7 milioni di euro.

Parliamo proprio con lui di questo importante traguardo, in un'intervista pubblicata sul numero di marzo della rivista Gioco News, consultabile integralmente online a questo link.

Come mai ha ritenuto necessario avanzare una proposta di questo tipo?
“Desidero attenzionare queste due realtà che, storicamente, hanno rappresentato due importanti impianti storici e che, per vicende differenti, hanno avuto uno stop forzato, e che sono stati riaperti durante il periodo pandemico, grazie a nuovi importanti impegni e nel rispetto delle normative di sicurezza.
In più Palermo ha un aspetto valoriale che va sostenuto con forza. Faccio riferimento alla chiusura imposta dalla Prefettura nel 2019 per interdittiva antimafia. Il successivo bando e la presenza di una nuova società deve rappresentare la vittoria delle Istituzioni, un eventuale fallimento dell'impianto segnerebbe la sconfitta dello Stato e non possiamo permettere che ciò avvenga. Per questo credo che il rilancio di Palermo vada ben oltre il beneficio di un impianto locale, ma segna la degna risposta delle istituzioni dopo la necessaria chiusura”.

In che modo a suo avviso l'ippica italiana va salvaguardata e rilanciata?
“L’ippica italiana può tornare a recitare certamente un importante ruolo dal punto di vista sportivo, agonistico ed anche economico, giacché garantisce migliaia di posti di lavoro in un comparto che, negli anni, ha rappresentato davvero una punta d’eccellenza italiana: un'opportunità di lavoro ed un'occasione di mercato per un settore produttivo agricolo”.

La politica sta facendo abbastanza per riformare il settore?
“Così come tanti altri settori, anche quello dell’ippica vive un momento di grave crisi a causa di mancanza di risorse. Siamo tutti impegnati in un’operazione di rilancio, attraverso finanziamenti adeguati a rendere possibile una ripartenza autentica, con la consapevolezza che è necessaria una politica capace di investire, avendo una visione proiettata nel futuro.
Il settore però non può continuare ad essere autoreferenziale, la continuità dell'ippica deve essere accompagnata da una programmazione pluriennale”.

Che cosa a suo avviso andrebbe fatto?
“Come dicevo, garantire una continuità e una certezza nei finanziamenti in modo da assicurare una base solida per un’adeguata e concreta programmazione, nella selezione e nella qualità da premiare. Credo che sia importante che le società che gestiscono gli impianti assicurino alle categorie servizi qualitativamente idonei ed offrano lo spettacolo ippico, creando sinergie operative, utilizzando gli spazi per attività ricreative ed eventi, perché questi impianti non si limitino ad essere solo un punto di attrazione per il mondo dell’ippica”.

In che modo vanno rilanciati gli ippodromi?
“Da palermitano, posso dire con orgoglio che l’ippodromo di Palermo rappresenta una delle location più belle d’Italia e, non solo; la bellezza di questo spazio cittadino è riconosciuta anche a livello internazionale. L’ippodromo La Favorita ha davvero delle straordinarie potenzialità per poter rappresentare uno spazio dove poter organizzare grandi manifestazioni, in risposta alla domanda di intrattenimento e di tempo libero nel verde”.

Lei ha detto che Palermo tornerà una grande piazza per l'ippica. In che modo?
“Certamente auguro un grande rilancio e una significativa ripresa dell'attività agonistica al livello che gli compete in linea con la propria storicità. Il contributo che abbiamo dato con l’emendamento desidera essere un messaggio di vicinanza verso una realtà che ha sofferto molto durante il lungo periodo di chiusura, che ha penalizzato fortemente tutto il mondo dei lavoratori che gravita attorno all’ippodromo”.

Cosa auspica per l'ippica palermitana?
“L’attività ippica rappresenta certamente, nei vari ambiti ad essa collegati, una consistente fonte di entrata, ma sono convinto che oggi tutto debba essere ripensato in un’ottica di servizi e attrazioni a più ampio respiro”.

Le scommesse ippiche sono una risorsa per il settore o andrebbero ripensate?
“Le scommesse oggi potrebbero tornare a rappresentare, solo se adeguatamente riproposte, una fonte di entrata, ma non è più pensabile basarsi esclusivamente sulle stesse. Io credo che le società debbano sfruttare le location, davvero straordinarie per alcuni ippodromi italiani e ridare slancio a questo settore organizzando e promuovendo una programmazione di grandi Premi di respiro internazionale, costituendo così un’attrazione che, ben calendarizzata, potrebbe incentivare un turismo sportivo legato anche al mondo dell’ippica”.

Gli ippodromi sono un volano per il turismo?
“Certamente. Ma così come detto, bisogna garantire continuità e certezze agli impianti, al fine di poter programmare e calendarizzare le corse per tempo. Questo consentirebbe la corretta promozione e una migliore organizzazione degli eventi promossi”.
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Re: Speriamo2...

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RIFORMA IPPICA: ALLEVATORI, ALLENATORI E GUIDATORI IN AUDIZIONE IN SENATO
Il 20 aprile in commissione Agricoltura del Senato i rappresentanti di allevatori, allenatori e guidatori verranno auditi sul Ddl per istituire Agenzia per la promozione dell'ippica e avviare riforma.
Al Senato si torna a parlare del disegno di legge “Istituzione dell'Agenzia autonoma per la promozione, lo sviluppo e la tutela dell'ippica nazionale e disposizioni per la riforma del settore ippico”, presentato lo scorso anno dai senatori Patrizio La Pietra e Luca De Carlo (entrambi di FdI) con l'intento di ridare all'ippica italiana una propria autonomia gestionale, tecnica ed economica, come era ai tempi dell'Unire - Unione nazionale incremento razze equine.
Dopo l'audizione dei rappresentanti degli ippodromi tenutasi agli inizi di aprile, mercoledì 20 aprile sarà la volta di alcuni esponenti della filiera ippica, con la partecipazione delle associazioni degli allevatori, allenatori e guidatori.
L'appuntamento, di fronte alla Commissione agricoltura e produzione agroalimentare del Senato, è in programma alle ore 11, in videoconferenza.
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Re: Speriamo2...

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Questo lo scrive il Sottosegretario Battistoni
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279558746_10228638883026339_8796589868242821281_n.jpg (110.66 KiB) Visto 495 volte
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Re: Speriamo2...

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La nuova fisica del MIPAAF
Sta riuscendo perfino a stravolgere la legge di Antoine-Laurent de Lavoisier: “Nulla si crea, nulla si distrugge”. La conduzione dell'ippica italiana da parte del MIPAAF (il dicastero delle Politiche Agricole) al contrario del dettato dello scienziato francese, polverizza quanto di buono riescono a produrre galoppo e trotto nostrani.

Una Direzione Generale apposita che sembra la tela di Penelope e non vede mai la luce, premi pagati "a babbo morto", ippodromi agonizzanti. Con tutta la buona volontà del senatore viterbese Francesco Battistoni, la soluzione della crisi del nostro cavallo da corsa sembra una favola da Notte di Natale.

L'ultima perla e' la vendita della verde speranza New Collection, un capolavoro dell'agente romano Marco Bozzi (che l'aveva portata in Italia dalle aste Tattersall per poco più di 5 mila euro) e dell'allenatore siciliano Sebastiano Guerrieri, il quale, inserendola nel fenomenale gruppo di puledri velocisti da lui creato a Capannelle, l'ha condotta in due corse (l'ultima il Premio Perone) ai vertici nazionali.

La Semeso (scuderia della famiglia Guerrieri) deve però - come tutte quelle della Penisola - innanzitutto far quadrare i conti e non può attendere i tempi biblici dei bonifici MIPAAF. Così la piccola (d'età, 2 anni, e di statura) cavalla è finita all'estero, proprietà USA.

Nel 2021 un altro 2 anni vinceva a Capannelle, nel Premio Berardelli, ma era tedesco e a Colonia sono riuscito a tenerselo. Il 22 maggio, stesso giorno in cui New Collection centrava il Perrone, ha vinto pure lui, Ardakan, portandosi a casa il nostro Derby.

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Re: Speriamo2...

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Slc Cgil e Uilcom Uil chiedono l'intervento dei ministeri delle Politiche agricole e del Lavoro per tutelare i lavoratori degli ippodromi con un contratto di lavoro equo.
“Un autorevole intervento del Mipaaf e del ministero del Lavoro che riaffermi la titolarità delle parti in relazione al Ccnl in essere a tutela dei lavoratori coinvolti e dell’intero comparto”.

A chiederlo sono il segretario generale di Slc Cgil Fabrizio Solari e il segretario generale di Uilcom Uil Salvo Ugliarolo, nel tentativo di risolvere una volta per tutte la questione dei contratti di lavoro da applicare ai dipendenti delle società di corse che gestiscono gli ippodromi, in vista del 1° luglio, data da cui gran parte degli ippodromi italiani applicheranno ai propri dipendenti il Ccnl del terziario, distribuzione e servizi al posto di quello “delle società di corse dei cavalli”, scaduto da oltre 11 anni.

I sindacati rappresentano le “gravi difficoltà in cui versa il settore dell’ippica”, ricordando che “nel mese di novembre 2021, non appena le società di corse hanno ottenuto i previsti finanziamenti pubblici, hanno disdettato in modo unilaterale il contratto di settore e annunciato di voler applicare il contratto del terziario completamente inconferente rispetto al contratto attualmente applicato e soprattutto fortemente penalizzante per i lavoratori. Slc Cgil, Fisascat Cisl e Uilcom il 30 maggio si sono rese disponibili ad affrontare un rinnovo che tenesse conto delle esigenze di razionalità, ammodernamento ed efficientamento del contratto richiesto dalle controparti. La risposta delle Società di corse è stata la conferma della disdetta e il respingimento della proposta di dialogo con le organizzazioni sindacali sul terreno del rinnovo”.

Per Slc Cgil e Uilcom Uil, è “preoccupante la situazione del settore, in cui si sta creando una situazione di stallo delle relazioni industriali che danneggia non solo i dipendenti delle società ma anche le associazioni utenti degli ippodromi, che in questo clima di incertezza rischiano di perdere ingenti risorse economiche e di vedere il nostro Paese declassato nel circuito internazionale. Ad oggi è in corso una mobilitazione dei lavoratori cui è necessario dare risposte affinché non si prolunghi nel tempo”.
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Re: Speriamo2...

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Slc Cgil e Uilcom Uil indicono manifestazione a Roma il 30 giugno per protestare contro il nuovo Ccnl dei lavoratori degli ippodromi: 'Totale disinteresse per rilancio del settore'.
Oltre a confermare le iniziative sindacali e politiche già programmate nei territori, il coordinamento e le segreterie di Slc Cgil e Uilcom Uil, proclamano lo sciopero di tutto il settore con manifestazione nazionale che si terrà a Roma il 30 giugno nei pressi del ministero del Lavoro.

Questo l'esito del coordinamento straordinario dei lavoratori del settore ippico, tenutosi ieri, 21 giugno, per organizzare e rafforzare le azioni di contrasto al disegno delle società di corse di sostituire unilateralmente il contratto nazionale di lavoro Corse cavalli con quello del Terziario, della distribuzione e dei servizi (Confcommercio), a partire dal 1° luglio.

“Alla manifestazione – si legge in una nota a firma di Fabio Scurpa (Slc Cgil) e Franco Marziale (Uilcom Uil) - sono invitati a partecipare tutti i lavoratori del comparto: dipendenti delle società di corse, addetti al totalizzatore e servizi vari, lavoratori delle scuderie e tutte le associazioni del trotto e del galoppo. Al ministro del Lavoro, chiediamo di intervenire per aiutare la soluzione di una vertenza che riguarda tutto il complesso mondo dell’ippica, che le scriventi organizzazioni sindacali intendono ancora riunire sotto un unico contratto di riferimento e che invece le società di corse vogliono destrutturare aggiungendo un nuovo contratto, completamente inconferente, ai quattro già esistenti. In un momento di forte fragilità dei lavoratori, chiamati a fronteggiare un’impennata eccezionale del costo della vita, le società di corse si stanno adoperando per cancellare il Ccnl di riferimento che si sono rifiutate di rinnovare per oltre un decennio. Una logica perdente che dimostra un totale disinteresse per il rilancio dell’ippica, che a parole le stesse società dichiarano di voler riformare ma che nei fatti mirano ad affossare mantenendo quel livello minimo di gestione che dà accesso ai finanziamenti pubblici, spostando quindi attenzione e business su altre attività”.
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Re: Speriamo2...

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In vista delle elezioni, scendono in campo numerosi politici che in questa legislatura si sono occupati di ippica.
Prendono forma definitiva le liste dei candidati per un posto alla Camera o in Senato nella prossima legislatura, e sono numerosi i nomi di coloro che in quella in fase di conclusione si sono occupati di ippica e che tornano a sottoporsi al voto degli italiani.

A partire dall'attuale sottosegretario al Mipaaf con delega all'ippica, il senatore laziale (nonchè coordinatore regionale di Forza Italia) Francesco Battistoni, che corre per il collegio uninominale di Fermo e Ascoli alla Camera, come pure il suo predecessore, il deputato Giuseppe L'Abbate, passato dalle fila del Movimento 5 Stelle a quelle di Impegno civico con Di Maio.

La fine anticipata della legislatura porta alla conclusione anche dei lavori di approvazione del disegno di legge sull'ippicoltura della deputata di Italia Viva Maria Chiara Gadda, che si candida però alle prossime elezioni, nello schieramento Azione-Italia Viva.
Di più recente presentazione, anche il disegno di legge "Nuova primavera" sulla tutela della salute dei cavalli della deputata della Lega Elena Lucchini, che si ricandida in Lombardia. Per quanto riguarda il Senato, pare sicura la ricandidatura in Toscana del senatore di Fratelli d'Italia Patrizio La Pietra, firmatario di un disegno di legge di riforma del settore ippico, e anche il deputato foggiano del Movimento 5 Stelle Giorgio Lovecchio, da sempre attento alle problematiche del settore, si candida a Foggia.
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Re: Speriamo2...

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prato ha scritto: 25/08/2022, 16:57 In vista delle elezioni, scendono in campo numerosi politici che in questa legislatura si sono occupati di ippica.
Prendono forma definitiva le liste dei candidati per un posto alla Camera o in Senato nella prossima legislatura, e sono numerosi i nomi di coloro che in quella in fase di conclusione si sono occupati di ippica e che tornano a sottoporsi al voto degli italiani.

A partire dall'attuale sottosegretario al Mipaaf con delega all'ippica, il senatore laziale (nonchè coordinatore regionale di Forza Italia) Francesco Battistoni, che corre per il collegio uninominale di Fermo e Ascoli alla Camera, come pure il suo predecessore, il deputato Giuseppe L'Abbate, passato dalle fila del Movimento 5 Stelle a quelle di Impegno civico con Di Maio.

La fine anticipata della legislatura porta alla conclusione anche dei lavori di approvazione del disegno di legge sull'ippicoltura della deputata di Italia Viva Maria Chiara Gadda, che si candida però alle prossime elezioni, nello schieramento Azione-Italia Viva.
Di più recente presentazione, anche il disegno di legge "Nuova primavera" sulla tutela della salute dei cavalli della deputata della Lega Elena Lucchini, che si ricandida in Lombardia. Per quanto riguarda il Senato, pare sicura la ricandidatura in Toscana del senatore di Fratelli d'Italia Patrizio La Pietra, firmatario di un disegno di legge di riforma del settore ippico, e anche il deputato foggiano del Movimento 5 Stelle Giorgio Lovecchio, da sempre attento alle problematiche del settore, si candida a Foggia.
Mi sa che chi è andato con Impegno Civico e Calenda dovrà vedere a quale Santo votarsi per riuscire a rientrare....
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Re: Speriamo2...

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Finisce agosto e l'ippica è ancora alle prese con la questione pagamenti: promessi per i premi al traguardo, erogati agli ippodromi storici e ancora attesi da Livorno e Palermo.
Un minimo comune denominatore – i pagamenti – ma con alterne fortune: è quello che accomuna il settore dell'ippica, alle prese ancora con gli stessi problemi. E ancora nell'attesa di una riforma e di un rilancio decisivi, si spera con il Governo che uscirà dalle elezioni politiche del 25 settembre.

La speranza, recita il detto, è l'ultima a morire, ma per alcuni operatori del settore, a tutti i livelli, sopravvivere diventa sempre più difficile.

Se gli ippodromi storici hanno incassato il 50 percento delle sovvezioni per il 2022, un mese prima rispetto all'anno scorso, registrando quindi un piccolo passo avanti, tutto tace per gli impianti di “nuova apertura” come il Caprilli di Livorno e La Favorita di Palermo.

I pagamenti dei fondi previsti dalla legge di Bilancio 2022 e incrementati dal decreto legge Sostegni ter sembravano essersi sbloccati poco dopo la metà di luglio con un decreto del ministero delle Politiche agricole che ne prevedeva l'erogazione “a breve”, ma a distanza di un mese ciò non è accaduto.

La colpa di questo stallo forse è da addebitare alle dimissioni del premier Mario Draghi, presentate il 21 di luglio, e alla crisi politica che ne è conseguita?
Ci può stare, ma allora in attesa che le urne diano corpo a un nuovo Parlamento e quindi a un nuovo Esecutivo, che ne sarà degli ippodromi di Livorno e Palermo, considerando che la nomina di ministri e sottosegretari richiederà altro tempo?
Al momento i gestori tengono duro, anche se non ci sono stati né sono in programma incontri con il Mipaaf a riguardo.
Lo fa Sistema cavallo, che va avanti con le corse al Caprilli, e lo fa la Sipet per la Favorita, dopo l'apertura di un tavolo di crisi fra ministero delle Politiche agricole, Siag - Sindacato italiano allenatori guidatori e Ciga - Comitato ippico guidatori allenatori sulla possibile interruzione dei servizi del centro di allenamento. La struttura resterà aperta almeno fino al 30 agosto, ma indubbiamente l'assenza di “segnali” da parte del Mipaaf sui pagamenti promessi non aiuta.

Restando in tema di pagamenti, il sottosegretario uscente Francesco Battistoni annuncia novità per quelli relativi ai premi al traguardo. Direttamente sulla sua pagina Facebook infatti scrive: “In questi ultimi giorni il ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali ha acquisito le specifiche tecniche e il codice meccanografico per velocizzare il nuovo sistema di pagamento dei premi al traguardo nel settore ippico.
Un risultato importante che sarà indispensabile per sburocratizzare la macchina dei pagamenti e che permetterà all'ippica italiana di risolvere uno dei problemi più critici e annosi degli ultimi tempi.
Avanti così!”.
Anche su questo fronte, al momento in cui scriviamo e per quello che ci è dato sapere in mancanza di un commento – richiesto ma non arrivato, per ora – non si hanno notizie delle tempistiche.
Pare che sia stata affidata la delega ai pagamenti; un atto formale però, visto che il dirigente delegato in materia c'è sempre stato.
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Re: Speriamo2...

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SVOLTE TANTE, RIVOLTE NESSUNA
Stefano Luciani ha annunciato una svolta sui pagamenti. Gliel’avrebbe promessa personalmente V.E. Battistoni. Non essendo assolutamente in discussione la buona fede di Luciani, sul memorabile colloquio circolano due versioni. Per la prima, il Battistoni era in collegamento telefonico dalla celeberrima festa dell’uva di Spineto, la linea era molto disturbata e Luciani potrebbe aver capito male. Per la seconda versione, il Battistoni sarebbe apparso in sogno a Luciani, il che renderebbe assai più credibile tutta la faccenda. Resta il fatto che V. E. Battistoni ha promesso più svolte lui di una strada di montagna. La svolta doveva essere a febbraio, poi ad aprile, poi a giugno... e poi ho perso il conto. Sorprende che di fronte a tante svolte (mancate), non ci sia mai stata una rivolta. Certo, per fare una rivolta bisogna tirare fuori i coglioni. E per tirare fuori i coglioni bisogna averceli. E quello è un problema.

Dario Mastria
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Re: Speriamo2...

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Massimo 60 giorni per il pagamento dei premi al traguardo, la liquidazione delle sovvenzioni 2021 per gli ippodromi di Livorno e Palermo è al vaglio dell'Ufficio centrale di bilancio.
Una nuova fase sembra aprirsi – il condizionale è d'obbligo visti i precedenti – per i pagamenti delle sovvenzioni agli ippodromi e dei premi al traguardo.

Tre settimane fa abbiamo scritto che il ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali ha acquisito le specifiche tecniche e il codice meccanografico per velocizzare il nuovo sistema di pagamento dei premi al traguardo nel settore ippico, e nominato il dirigente delegato Teresa Nicolazzi (dirigente del PQAI VII del Mipaaf, Ndr), e ora Ottavio Di Paolo, presidente dell'Associazione nazionale galoppo, conferma a GiocoNews che il nuovo trend è in atto: “Con la nomina del dirigente delegato i tempi per i pagamenti dei premi si accorciano drasticamente: andranno dai 45 ai 60 giorni al massimo. Già adesso il ministero, seppur con il vecchio sistema, ha migliorato i processi, grazie a Teresa Nicolazzi e al sottosegretario Francesco Battistoni che ha dato mandato di accelerare le tempistiche. Quindi abbiamo modificato grazie a lei un sistema che era concausa della crisi del settore ippico, e secondo me, questo è uno dei mattoncini iniziali e principali che possono rilanciarlo. Con la possibilità di prendere i soldi in un tempo ragionevole e congruo quindi si innalzerà il livello delle corse”.
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