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boristene55
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Re: Speriamo3...

Messaggio da boristene55 »

altro esempio di quota fissa ridicola... Cuba del duomo a 4,50...al tot pmu paga 15.., no comment!!
ediagaloppo
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Re: Speriamo3...

Messaggio da ediagaloppo »

Sono tutte cosi..i nostri pagano metà....senza un motivo.
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Re: Speriamo3...

Messaggio da boristene55 »

giocato Cuba del duomo..che corsa !!ottima seconda
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Re: Speriamo3...

Messaggio da boristene55 »

ha chiuso al pmu a 19....altro che la metà..
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prato
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Re: Speriamo3...

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Lollobrigida (Masaf): 'L'ippica torni a essere un introito per lo Stato'

Alla presentazione dell’unità dei Carabinieri per la vigilanza sull'ippica, il ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida ribadisce l'intenzione di rilanciare il comparto – e di renderlo economicamente produttivo - con una gestione funzionale degli ippodromi.
Roma - “Alla base dell’iniziativa c'era la necessità di capire come si potesse invertire la rotta e rilanciare un settore strategico per l'economia nazionale, e anche come assicurare il mantenimento di una risorsa come l'allevamento dei cavalli.
L’Arma nella sua funzione è un perno per la tutela agroalimentare.
L’immagine dei Carabinieri è legata a quella dello Stato e i Carabinieri hanno una funzione di prevenzione e tutela”.
Lo afferma il ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida, nel corso della conferenza stampa di presentazione dell’unità dei Carabinieri del Comando per la Tutela agroalimentare destinata alla vigilanza nel comparto ippico, tenutasi oggi, 25 gennaio, a Roma.
“Oggi l'Unità ippica dei Carabinieri ha fatto già una serie di azioni corrispondenti al suo mandato. I temi della legalità e della sicurezza sono importanti per ogni attività e impresa, dove non ci sono queste non è possibile lavorare.
Io concepisco lo Stato come quadro di riferimento normativo che deve dare la possibilità di sviluppare la propria attività a chiunque”, rimarca Lollobrigida.
“L’Unire è stata una scelta politica errata, un ministero dell'Agricoltura non gestisce un'attività di impresa.
E si è teso a far sopravvivere l'ippica, ma non deve essere così; non c’è niente che deve vivere di sussidi se ha le potenzialità per essere autonoma.
L’ippica in altre nazioni ha altri esiti economici ma i nostri cavalli, allevatori, fantini non sono peggiori. Siccome è il contrario, il problema è strutturale e dobbiamo capire le criticità ed effettuare i passaggi giusti.
I Carabinieri dell’agroalimentare nascono nel 1982 per controllare l’ippica e i finanziamenti dati all’ippica, nonché all’agroalimentare.
Poi a un certo punto è sparita questa funzione: io sono entrato in questo ministero e mi sono chiesto cosa serviva per rafforzare i carabinieri agroalimentari. Adesso attiveremo tutte le procedure, ma credo che sia un risultato non da poco aver restituito al mondo dell’ippica un nucleo a sua tutela in 16 mesi.
Prima c'era l'attenzione delle forze dell’ordine verso gli ippodromi, ma venivano solo perseguiti i reati, l’attività preventiva i Carabinieri non lo potevano fare.
A questo serve questa iniziativa: nessuno ti garantisce che lo Stato pensi agli ippodromi come a un territorio franco perché fanno parte dello Stato.
Questo porta a una gestione funzionale degli ippodromi per dare opportunità al cittadino che scommette di essere garantito.
Aggiungo che il mondo del gioco collegato all'ippica è una cosa, le slot sono un'altra, quindi non tutto è uguale.
L'ippica è un’attività che può tornare a essere un introito per lo Stato attraverso gli ispettori e i coordinatori che abbiamo nominato”.
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prato
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prato ha scritto: 26/01/2024, 15:05 Lollobrigida (Masaf): 'L'ippica torni a essere un introito per lo Stato'

Alla presentazione dell’unità dei Carabinieri per la vigilanza sull'ippica, il ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida ribadisce l'intenzione di rilanciare il comparto – e di renderlo economicamente produttivo - con una gestione funzionale degli ippodromi.
Roma - “Alla base dell’iniziativa c'era la necessità di capire come si potesse invertire la rotta e rilanciare un settore strategico per l'economia nazionale, e anche come assicurare il mantenimento di una risorsa come l'allevamento dei cavalli.
L’Arma nella sua funzione è un perno per la tutela agroalimentare.
L’immagine dei Carabinieri è legata a quella dello Stato e i Carabinieri hanno una funzione di prevenzione e tutela”.
Lo afferma il ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida, nel corso della conferenza stampa di presentazione dell’unità dei Carabinieri del Comando per la Tutela agroalimentare destinata alla vigilanza nel comparto ippico, tenutasi oggi, 25 gennaio, a Roma.
“Oggi l'Unità ippica dei Carabinieri ha fatto già una serie di azioni corrispondenti al suo mandato. I temi della legalità e della sicurezza sono importanti per ogni attività e impresa, dove non ci sono queste non è possibile lavorare.
Io concepisco lo Stato come quadro di riferimento normativo che deve dare la possibilità di sviluppare la propria attività a chiunque”, rimarca Lollobrigida.
“L’Unire è stata una scelta politica errata, un ministero dell'Agricoltura non gestisce un'attività di impresa.
E si è teso a far sopravvivere l'ippica, ma non deve essere così; non c’è niente che deve vivere di sussidi se ha le potenzialità per essere autonoma.
L’ippica in altre nazioni ha altri esiti economici ma i nostri cavalli, allevatori, fantini non sono peggiori. Siccome è il contrario, il problema è strutturale e dobbiamo capire le criticità ed effettuare i passaggi giusti.
I Carabinieri dell’agroalimentare nascono nel 1982 per controllare l’ippica e i finanziamenti dati all’ippica, nonché all’agroalimentare.
Poi a un certo punto è sparita questa funzione: io sono entrato in questo ministero e mi sono chiesto cosa serviva per rafforzare i carabinieri agroalimentari. Adesso attiveremo tutte le procedure, ma credo che sia un risultato non da poco aver restituito al mondo dell’ippica un nucleo a sua tutela in 16 mesi.
Prima c'era l'attenzione delle forze dell’ordine verso gli ippodromi, ma venivano solo perseguiti i reati, l’attività preventiva i Carabinieri non lo potevano fare.
A questo serve questa iniziativa: nessuno ti garantisce che lo Stato pensi agli ippodromi come a un territorio franco perché fanno parte dello Stato.
Questo porta a una gestione funzionale degli ippodromi per dare opportunità al cittadino che scommette di essere garantito.
Aggiungo che il mondo del gioco collegato all'ippica è una cosa, le slot sono un'altra, quindi non tutto è uguale.
L'ippica è un’attività che può tornare a essere un introito per lo Stato attraverso gli ispettori e i coordinatori che abbiamo nominato”.
"L'ippica è un’attività che può tornare a essere un introito per lo Stato attraverso gli ispettori e i coordinatori che abbiamo nominato”.

Ministro, mi scusi, ma crede ancora a Babbo Natale?
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Parole Parole Parole...
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Ippica: La Pietra, nuovo corso sta determinando effetti sperati
Soddisfazione per gli eventi assegnati all'Italia dall'Uet (ANSA) - ROMA, 27 GEN -

"Il nuovo corso intrapreso dall'ippica italiana sta determinando gli effetti sperati e il voto unanime con il quale l'assemblea generale Uet ha assegnato all'Italia l'organizzazione del campionato europeo per gli apprendisti guidatori nel 2024, le finali europee di trotto nel 2026 e il congresso mondiale del trotto nel 2029, dopo Australia e Nuova Zelanda (2026), ne è la riprova".

Lo afferma in una nota il sottosegretario alle Politiche agricole (Masaf), Patrizio La Pietra.
"Anche fuori dall'Italia - spiega - riconoscono l'impegno con cui il Masaf e il Governo stanno approcciando a questo magnifico sport e a tutto il mondo dell'ippica italiana.

Siamo ai vertici come guidatori, fantini, allevatori, cavalli e non è giustificabile che l'ippica non abbia un riscontro adeguato al livello delle sue principali componenti.
Stiamo lavorando, c'è molto da fare ancora, ma segnali importanti come questo ci confermano che abbiamo intrapreso la strada giusta".

Grande soddisfazione per il nuovo corso dell'Italia espresso dalla presidente Uet, la svedese Marjaana Alaviuhkola, e da tutti i paesi dell'organizzazione, soprattutto per la nuova impostazione, basata su una programmazione e strategia di medio-lungo periodo, su un metodo nuovo e su un approccio onnicomprensivo.

Nell'ambito dell'assemblea generale, il direttore generale del Masaf per l'Ippica, Remo Chiodi, ha illustrato le riforme già messe in atto, ossia l'istituzione della nuova direzione generale, della Consulta, nomina dei tre coordinatori e quelle in programma nei prossimi mesi, che prevedranno
- la riforma delle scommesse,
- il potenziamento della struttura organizzativa,
- la riduzione dei tempi di pagamento dei premi,
- l'attenzione al benessere animale
- e all'antidoping,
- digitalizzazione,
- comunicazione istituzionale
- e promozione dell'ippica.
(ANSA).
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Masaf, direttiva del ministro Lollobrigida: 'Nuove prospettive per l'ippica'
01 febbraio 2024

Pubblicata la direttiva del ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida con gli indirizzi generali della attività amministrativa: spazio alla riforma dell'ippica, all'insegna della razionalizzazione di risorse e processi.

“Assicurare il raccordo tra le priorità dell’indirizzo politico di Governo e la programmazione strategica ed operativa connessa all’azione amministrativa del Ministero, del Documento di economia e finanza e relativo aggiornamento, della nota integrativa allo stato di previsione della spesa del Masaf per l’anno 2024, della legge 30 dicembre 2023, n. 213, recante Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2024 e bilancio pluriennale per il triennio 2024-2026”.

Questo è il fine delle Direttive sugli indirizzi generali della attività amministrativa emanate dal ministero dell'Agricoltura, con la firma del ministro Francesco Lollobrigida, in corso di registrazione presso la Corte dei conti.

Tali direttive sono indirizzate, ai sensi dell’articolo 3 del decreto legislativo 7 agosto 1997, n. 279, ai titolari dei Centri di responsabilità amministrativa del Dicastero, fra i quali figura anche il Dipartimento della sovranità alimentare e dell’ippica.

A tal proposito, fra le priorità politiche stabilite nella direttiva di Lollobrigida ci sono: “Riforma degli obiettivi del settore ippico, promozione di attività di maggiore integrazione e funzionalità dell'ippica con il territorio di riferimento, anche attraverso la predisposizione di apposite convenzioni cui si connettono le sovvenzioni statali assegnate al settore; migliore allocazione delle risorse finanziarie in assegnazione alla neoistituita Direzione generale dell'ippica e consolidamento di una nuova prospettiva per il settore dal sostegno al giusto corrispettivo per le attività svolte dagli ippodromi, anche con riferimento all'incremento del 'Fondo per il funzionamento degli impianti ippici'; programma di razionalizzazione dell'intervento pubblico, attraverso azioni di semplificazione e nuova allocazione delle risorse disponibili, anche per la salvaguardia e valorizzazione delle componenti produttive del settore; verifica dei risultati legati all'allevamento quale elemento portante per il Masaf rispetto alla gestione del settore”.

Parlando di obiettivi, al fine di attuare le priorità politiche sopra enunciate, l’azione del Ministero per il triennio 2024- 2026 sarà improntata al conseguimento di alcuni specifici obiettivi. Per quanto concerne il Dipartimento della sovranità alimentare e dell’ippica, si tratta di: “Sviluppo sistemi Ict, reingegnerizzazione e semplificazione processi per il miglioramento dell'efficienza e della qualità dei servizi; assicurare la trasparenza e l'efficienza dell'azione amministrativa attraverso i processi di digitalizzazione delle attività e dei servizi a supporto dell'amministrazione e a favore del comparto agricolo, anche avvalendosi delle piattaforme 'cloud' in uso; razionalizzazione e ottimizzazione dei processi in materia di gestione, formazione e sviluppo delle risorse umane, acquisizione di beni e servizi di carattere strumentale. L’obiettivo mira ad incrementare la qualità dei servizi attraverso il miglioramento delle competenze del personale e l'efficientamento dei processi di acquisizione di beni e servizi a carattere strumentale”.

Primario anche il “sostegno del comparto ippico attraverso una più efficiente programmazione degli interventi per la salvaguardia delle sue componenti produttive” con la programmazione in via pluriennale e il coordinamento delle “politiche settoriali al fine di arginare l’impoverimento delle componenti produttive del comparto ippico anche attraverso la migliore allocazione delle risorse finanziarie e il consolidamento di una nuova prospettiva per il settore dal sostegno al corrispettivo per le attività svolte dagli ippodromi. Compatibilmente con le risorse disponibili, ottimizzazione delle procedure e dei processi dei pagamenti premi al traguardo, riducendo i tempi medi di pagamento, senza intaccare il montepremi annualmente stanziato in legge di bilancio. L’obiettivo sopra riportato deriva dalla verifiche relative al negativo trend occupazionale degli addetti al settore ippico (fantini/guidatori, allenatori, proprietari, ecc.) e dalla considerazione dei riflessi della crisi economica degli ultimi anni”. Infine, bisogna puntare sulla “valorizzazione delle eccellenze della filiera ippica italiana anche attraverso l’incremento dei controlli antidoping su cavalli purosangue effettuati in allenamento”.

Nella direttiva quindi si fissano dei paletti in merito all'assegnazione delle risorse umane, finanziarie e strumentali. “Al capo del Gabinetto del ministro sono assegnate le risorse finanziarie iscritte nel programma 'Indirizzo politico' dello stato di previsione della spesa del ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, Cra – Gabinetto e Uffici di diretta collaborazione all’opera del Ministro – pari a euro 14.914.569 euro. Nell’ambito di tale stanziamento, la gestione delle spese, tra cui quelle a carattere strumentale, viene affidata alla 'gestione unificata' di cui è titolare la ex Direzione Generale Agret, mentre i fondi iscritti sui capitoli 1425, di stanziamento pari a zero per l’anno in esame, e 7005, pari a euro 2.000.000, vengono affidati in gestione al Dipartimento della sovranità alimentare e dell’ippica.

Per il Centro di responsabilità amministrativa – Dipartimento della sovranità alimentare e dell’ippica (Cra 3) – le risorse finanziarie sono pari a 1.014.606.972 euro, cui si aggiungono le risorse iscritte rispettivamente sul capitolo 1425, di stanziamento pari a zero per l’anno in parola, e sul capitolo 7005 pari a 2.000.000 euro affidati in gestione dal Cra 1 – Gabinetto e Uffici di diretta collaborazione all’opera del Ministro; risorse umane al 1° gennaio 2024 pari a n. 309 unità.

In relazione alle risorse finanziarie, anche in termini di residui, allocate sui capitoli elencati nell’allegato 1 alla presente direttiva, i titolari dei Centri di responsabilità amministrativa 'Dipartimento della politica agricola comune e dello sviluppo rurale' e 'Dipartimento della sovranità alimentare e dell’ippica' sono autorizzati ad adottare gli atti necessari, anche di natura interdipartimentale, alla gestione delle risorse assegnate sulla base delle rispettive competenze”.
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Rilancio dell’ippica: la Consulta si riunisce nuovamente il 12 febbraio
05 febbraio 2024

Una nuova riunione della Consulta ippica è indetta dal sottosegretario Patrizio La Pietra (Masaf) il 12 febbraio presso il ministero dell'Agricoltura.

A pochi giorni dall’istituzione dell’Unità dei Carabinieri del comando per la tutela agroalimentare destinata alla vigilanza nel comparto torna a riunirsi la Consulta ippica, nata sotto la spinta del ministero dell'Agricoltura per favorire il confronto fra le diverse voci della filiera. La prossima riunione, indetta dal sottosegretario Patrizio La Pietra (Masaf), è fissata per la mattina del 12 febbraio presso il ministero dell’Agricoltura.

Tra i principali temi che verranno affrontati nel corso della seduta: l’approvazione verbale della riunione precedete, la presentazione del nuovo sito web ippica, la presentazione del Bran ‘Grande ippica italiana’, gli esiti delle riunione Uet ed Epc, l’evento ippico G7 Agricoltura, circolari di programmazione del trotto e galoppo e il palio delle regioni.

Nella precedente seduta, che risale al 9 gennaio di quest’anno, erano stati presentati i nuovi coordinatori trotto, galoppo, programmazione ed erano state portate aventi delle proposte per l’allineamento progressivo della tassazione sulle scommesse ippiche per equipararle alle altre scommesse sportive.
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La Pietra (Masaf): 'Riforma scommesse fondamentale per rilanciare l'ippica'

Il sottosegretario al ministero dell'Agricoltura Patrizio La Pietra conferma l'interlocuzione con Adm sulla riforma delle scommesse ippiche, il Ddl su Agenippica riprenderà il suo iter dopo gli interventi 'strutturali' sul settore.

“Intanto vedremo gli esiti delle audizioni nelle commissioni parlamentari, poi ci sarà la fase degli emendamenti e lì cercheremo di intervenire per capire se si va nella direzione da noi auspicata. Chiaro è che la riforma delle scommesse, soprattutto per l'ippica è fondamentale, è importante. Stiamo già lavorando con l'Agenzia delle dogane e dei monopoli per riuscire a fare quelle cose immediate che non hanno bisogno di una riforma primaria, quindi di una legge primaria che passa attraverso il Parlamento”.

Lo precisa ai microfoni di GiocoNews il sottosegretario al ministero dell'Agricoltura Patrizio La Pietra a margine della seduta della Consulta nazionale dell'ippica tenutasi il 12 febbraio, a Roma, rispondendo a una domanda sul possibile inserimento del tema della riforma delle scommesse ippiche in seno al decreto attuativo per il riordino del gioco che in questi giorni è sotto la lente delle commissioni parlamentari.

“C'è stata un'interlocuzione. Il direttore della Direzione giochi dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli, Mario Lollobrigida, è venuto alla scorsa riunione della Consulta, ha illustrato quello che possiamo fare, a dimostrazione del fatto che ci stiamo lavorando. Abbiamo elaborato anche durante Fieracavalli un documento fatto dagli stakeholder del settore che davano delle indicazioni precise su come si può realizzare. Tutto questo fa parte di un pacchetto che stiamo mettendo sul tavolo e stiamo approfondendo. Rivedere il sistema delle scommesse dopo tutti questi anni non è un lavoro facile”, precisa La Pietra.

Sull'iter del disegno di legge presentato per l'istituzione di Agenippica - Agenzia autonoma per la promozione, lo sviluppo e la tutela dell'ippica nazionale, il sottosegretario evidenzia: “Stiamo facendo tutta una serie di riforme che vanno proprio in quella direzione: oggi poteva anche essere possibile fare un'agenzia ippica esterna, trasferire tutto quello che c'era all'interno del ministero in questa agenzia. Il problema qual è? Che se tu non risolvi i problemi strutturali non fai altro che portare i problemi dall'interno all'esterno. Quindi stiamo lavorando per tutta una serie di riforme che ci possano poi permettere di affidare a questa struttura esterna tutta la gestione dell'ippica. Ma lo dobbiamo fare nel momento in cui le cose sono strutturalmente consolidate, in cui c'è la certezza delle risorse, della programmazione, della classificazione degli ippodromi. Il disegno di legge al momento è fermo, ma non è fermo perché non sta andando avanti l'idea ma perché stiamo costruendo il percorso necessario ad attuarlo. Vogliamo arrivare a questo obiettivo avendo strutturato il più possibile questo sistema”.

Il sottosegretario quindi conclude: “Abbiamo dato al comparto una governance diversa da quella che c'era prima, con degli indirizzi ben precisi, adesso vorremmo riuscire a mettere a terra la riforma della classificazione degli ippodromi. Noi quest'anno daremo le sovvenzioni con i vecchi criteri ma entro, spero, giugno daremo nuovi criteri in base alla nuova classificazione per dare il tempo alle strutture di potersi adeguare al sistema della nuova classificazione che vorremmo far partire dal 1° gennaio 2025. Quindi le idee le abbiamo ben chiare. Nel frattempo lavoriamo a tutta una serie di meccanismi secondari ma altrettanto importanti, come la riforma del sistema dei giudici, i diritti televisivi, le scommesse, il totalizzatore unico. Son tutte piccole cose che stiamo mettendo in campo ma che vorremmo riuscire a raggiungere entro la fine di quest'anno. Se non ce la facciamo va bene, prendiamo anche qualche mese in più”.
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Riforma ippica, Masaf: 'Migliore allocazione delle risorse e valorizzazione delle eccellenze'

Nella direttiva firmata dal ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida per il 2024 spazio alla riforma dell'ippica, con una migliore allocazione delle risorse finanziarie, riduzione dei tempi dei pagamenti, 'valorizzazione delle eccellenze della filiera italiana.
Quali sono le priorità politiche, gli obiettivi strategici e strutturali dell'azione amministativa del ministero dell'Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste?
Sicuramente anche la "Riforma degli obiettivi del settore ippico" come attestano le Direttive sugli indirizzi generali della attività amministrativa pubblicate sul sito istituzionale del Masaf e recanti la firma del ministro Francesco Lollobrigida, ora registrate alla Corte dei conti.
Fra tali obiettivi figurano i seguenti punti: "Promozione di attività di maggiore integrazione e funzionalità dell'ippica con il territorio di riferimento, anche attraverso la predisposizione di apposite convenzioni cui si connettono le sovvenzioni statali assegnate al settore.

Migliore allocazione delle risorse finanziarie in assegnazione alla neoistituita Direzione generale dell'ippica e consolidamento di una nuova prospettiva per il settore dal sostegno al giusto corrispettivo per le attività svolte dagli ippodromi, anche con riferimento all'incremento del 'Fondo per il funzionamento degli impianti ippici'.

Programma di razionalizzazione dell'intervento pubblico, attraverso azioni di semplificazione e nuova allocazione delle risorse disponibili, anche per la salvaguardia e valorizzazione delle componenti produttive del settore.

Verifica dei risultati legati all'allevamento quale elemento portante per il Masaf rispetto alla gestione del settore".
Scorrendo le Direttive inoltre si legge quanto è previsto nello specifico per il Dipartimento della sovranità alimentare e dell'ippica: "Sviluppo sistemi Ict, reingegnerizzazione e semplificazione processi per il miglioramento dell'efficienza e della qualità dei servizi.
Assicurare la trasparenza e l'efficienza dell'azione amministrativa attraverso i processi di digitalizzazione delle attività e dei servizi a supporto dell'amministrazione e a favore del comparto agricolo, anche avvalendosi delle piattaforme 'cloud' in uso.
Razionalizzazione e ottimizzazione dei processi in materia di gestione, formazione e sviluppo delle risorse umane, acquisizione di beni e servizi di carattere strumentale.
L’obiettivo mira ad incrementare la qualità dei servizi attraverso il miglioramento delle competenze del personale e l'efficientamento dei processi di acquisizione di beni e servizi a carattere strumentale".
Focus anche sul "Sostegno del comparto ippico attraverso una più efficiente programmazione degli interventi per la salvaguardia delle sue componenti produttive".
Come?
Programmando "in via pluriennale e coordinare le politiche settoriali al fine di arginare l’impoverimento delle componenti produttive del comparto ippico anche attraverso la migliore allocazione delle risorse finanziarie e il consolidamento di una nuova prospettiva per il settore dal sostegno al corrispettivo per le attività svolte dagli ippodromi.

Compatibilmente con le risorse disponibili, ottimizzazione delle procedure e dei processi dei pagamenti premi al traguardo, riducendo i tempi medi di pagamento, senza intaccare il montepremi annualmente stanziato in legge di bilancio.

L’obiettivo sopra riportato deriva dalla verifiche relative al negativo trend occupazionale degli addetti al settore ippico (fantini/guidatori, allenatori, proprietari, ecc.) e dalla considerazione dei riflessi della crisi economica degli ultimi anni.

Valorizzazione delle eccellenze della filiera ippica italiana anche attraverso l’incremento dei controlli antidoping su cavalli purosangue effettuati in allenamento".
LE RISORSE - Nel documento inoltre si legge: "Al Capo del Gabinetto del Ministro sono assegnate le risorse finanziarie iscritte nel programma “Indirizzo politico” dello stato di previsione della spesa del Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, Cra – Gabinetto e Uffici di diretta collaborazione all’opera del Ministro – pari a euro 14.914.569.
Nell’ambito di tale stanziamento, la gestione delle spese, tra cui quelle a carattere strumentale, viene affidata alla “gestione unificata” di cui è titolare la ex Direzione generale Agret, mentre i fondi iscritti sui capitoli 1425, di stanziamento pari a zero per l’anno in esame, e 7005, pari a euro 2.000.000, vengono affidati in gestione al Dipartimento della sovranità alimentare e dell’ippica".

Per quanto concerne i dipartimenti,
per il "Centro di Responsabilità Amministrativa – Dipartimento della sovranità alimentare e dell’ippica (Cra 3)" sono previste "risorse finanziarie pari a euro 1.014.606.972 cui si aggiungono le risorse iscritte rispettivamente sul capitolo 1425, di stanziamento pari a zero per l’anno in parola, e sul capitolo 7005 pari a euro 2.000.000 affidati in gestione dal CRA 1 – Gabinetto e Uffici di diretta collaborazione all’opera del Ministro; risorse umane al 1° gennaio 2024 pari a n. 309 unità".

In relazione alle risorse finanziarie, anche in termini di residui, allocate sui capitoli elencati nell’allegato 1 alla presente direttiva, "i titolari dei Centri di responsabilità amministrativa 'Dipartimento della politica agricola comune e dello sviluppo rurale' e 'Dipartimento della sovranità alimentare e dell’ippica' sono autorizzati ad adottare gli atti necessari, anche di natura interdipartimentale, alla gestione delle risorse assegnate sulla base delle rispettive competenze".

scritto da Francesca Mancosu per Gioconews
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Parole, parole o...qualcos'altro? Io personalmente ci spero.
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Classificazione ippodromi: al via confronto al Masaf, l'obiettivo è chiudere entro giugno
18 marzo 2024 - 16:16

Prima riunione al Masaf con le rappresentanze delle società di corse per definire la nuova classificazione degli ippodromi, basata su un modello matematico illustrato dal professor Fabio De Felice.

Al ministero dell'Agricoltura è ufficialmente iniziato il percorso necessario a definire un nuovo sistema di criteri di classificazione degli ippodromi, atteso dal settore ormai da circa 20 anni.

Un percorso che prevede, nelle intenzioni del ministero, l'adozione di “un modello multi-criterio di supporto alle decisioni, condiviso tra tutti gli operatori di settore e ispirato a logiche di valorizzazione del comparto ippico” e che ha visto la sua prima tappa oggi, 18 marzo, con l'incontro tenutosi nella sede di via XX settembre con i rappresentanti di alcuni ippodromi e di associazioni rappresentative delle società di corse.

Innanzitutto, è stato fissato il percorso di lavoro, da chiudere entro il mese di giugno per poi rendere operativa la nuova classificazione degli ippodromi dal 1° gennaio 2025.

Centrale, nella riunione di oggi, è stato l'intervento di Fabio De Felice, professore presso il Dipartimento di Ingegneria dell'Università degli Studi di Napoli “Parthenope”, massimo esperto di metodi matematici-scientifici, che ha illustrato approfonditamente la logica del modello che intende adottare, nell'ambito della convenzione stipulata fra ministero dell'Agricoltura e università.

Non è ancora noto quale tipo di dati verranno utilizzati per definire la classificazione degli ippodromi, ma dal prossimo lunedì si entrerà nel merito della questione.

Per portare avanti il discorso, infatti, è prevista una riunione del gruppo di lavoro tutte le settimane, con i funzionari ministeriali e il professor De Felice.




In quella di oggi, infine, è stato confermato il gruppo di lavoro costituito da Attilo D'Alesio (Coordinamento ippodromi), Giovanni Martone (Federippodromi), Lorenzo Stoppini (Snaitech), Franco Pasquini (Associazione nazionale ippodromi), Concetto Mazzarella (Unione nazionale ippodromi).
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Lollobrigida (Masaf): 'Ippica risorsa da valorizzare, ecco come'
26 marzo 2024

Per il ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste servono una visione strategica di medio e lungo periodo, una migliore programmazione dei palinsesti e delle corse, una nuova 'cultura' basata su un approccio manageriale più moderno. E tanta passione.

Invertire la rotta e rilanciare un settore strategico per l'economia nazionale, oltre che per il divertimento di tanti appassionati. Andare oltre la logica dei sussidi e sviluppare tutte le sue potenzialità e renderla, finalmente, autonoma, e un’attività che torni a essere un introito per lo Stato. Sono tanti gli obiettivi che si è prefissato il ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, Francesco Lollobrigida, per riformare l'ippica e darle nuova linfa dopo oltre 10 anni di crisi, nell'ambito di un progetto a tutto campo portato avanti insieme con il sottosegretario Patrizio La Pietra e il direttore della Direzione generale ippica, Remo Chiodi.

Un progetto fatto di tanti tasselli che è proprio Lollobrigida a raccontare in questa intervista esclusiva pubblicata sulla rivista Gioco News di marzo, consultabile integralmente online a questo link. https://www.gioconews.it/membership/log ... 16-n3.aspx

Dal 22 ottobre 2022 lei riveste il ruolo di ministro dell'Agricoltura. Quali sono i risultati e le iniziative di cui va più fiero di questa prima parte del suo mandato?
“In questi mesi abbiamo voluto dare un segnale forte per sottolineare l’importanza e l’attenzione che il Governo attribuisce alla nostra agricoltura. Più che elencare risultati e iniziative, credo sia necessario sottolineare l’attenzione che le Istituzioni hanno attribuito a quello che io definisco l’asset strategico della nostra nazione, non solo in termini economici ma anche in termini culturali, sociali e identitari. L’approvazione della legge sul divieto di carne sintetica, la rinnovata centralità che abbiamo recuperato in Europa come interlocutori credibili e fondanti dell’Unione, la revisione del Piano nazionale di ripresa e resilienza, che ci ha permesso di mettere a disposizione dell’agroalimentare quasi otto miliardi di euro, sono risultati di cui andare fieri.
Abbiamo lavorato per valorizzare le nostre filiere e i nostri prodotti di eccellenza, difendere il nostro modello agroalimentare, promuovere la centralità dell’agricoltore come primo bio regolatore del pianeta.
Il ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, che ho l’onore di guidare pro tempore, racchiude in sé tanti ambiti e competenze diverse che hanno come comune denominatore la nostra identità, le nostre tradizioni millenarie, il territorio, la qualità che esprimiamo. È un connubio straordinario capace di trasformare le produzioni primarie italiane in eccellenze assolute a livello anche internazionale. È la ragione per la quale questo Governo ha scelto di mettere l’agricoltura, la pesca, le foreste e l’ippica al centro della sua azione e di restituire a tutte le sue componenti l’attenzione che merita, senza tralasciarne alcuna.”

Nel prossimo futuro, in generale, quali sono i progetti che intende realizzare o avviare?
“Il nostro obiettivo è continuare a portare avanti il lavoro che abbiamo avviato in questi mesi, e in particolare rendere sempre più strutturale il metodo su cui abbiamo incentrato la nostra attività, puntando sul Sistema Italia, fondato sul dialogo con tutti gli attori della filiera e il coinvolgimento attivo dei rappresentanti delle istituzioni, delle associazioni rappresentative, dei consorzi, del mondo accademico, degli istituti tecnici e anche delle nostre forze armate che ogni giorno garantiscono la nostra sicurezza, anche nell’ippica. Il nostro obiettivo è mettere insieme le energie per difendere la nostra cultura con orgoglio e consapevolezza.”

E veniamo all'ippica. Nel suo intervento alla riunione della Consulta per l'ippica degli inizi del 2024 lei è stato molto chiaro sulla sua visione per il rilancio del settore. Secondo lei quali sono gli interventi da mettere in campo per risollevarlo?

“Il comparto ippico è in evidente sofferenza in Italia. Per noil’ippica è una risorsa e non un peso ed è quello che ho detto e voluto ribadire ai rappresentanti degli allevatori, dei proprietari, degli allenatori, dei fantini, dei veterinari, dei guidatori e degli ippodromi che ho incontrato alla seconda riunione della Consulta nazionale dell’ippica.
Insieme al sottosegretario Patrizio La Pietra, abbiamo voluto creare una nuova Direzione generale, per dare un segnale forte e dar vita a un interlocutore esclusivo per tutto il settore.
Sarà istituito un nuovo ufficio dedicato alla giustizia sportiva, al contenzioso e all’attività legislativa, proprio per affrontare al meglio anche la riforma della governance e porre maggiore attenzione agli aspetti di regolarità delle corse e contrasto al doping. Sono stati nominati tre nuovi coordinatori per il trotto, il galoppo e la programmazione delle corse, dei calendari e della Corsa Tris.
Partiamo dalla riforma dellaclassificazione degli ippodromi italiani, per poi lavorare sulla riforma strutturale dell’intero settore, sulla valorizzazione della filiera e sull’attività promozionale.
Servono una visione strategica di medio e lungo periodo, una migliore programmazione dei palinsesti e delle corse, oltre che una nuova 'cultura ippica', basata su un approccio manageriale più moderno, oltre che sui presupposti che storicamente ne hanno fatto un’eccellenza: la passione, l’impegno, lo spettacolo, l’amore per il cavallo. In sintesi,bisogna promuovere una rinnovata immagine dell’ippica italiana. Questo va fatto nell'ambito della legalità, che è la premessa per ogni attività. Non è una cosa dalla quale prescindere. Proprio per questo, l’Arma dei Carabinieri, già impegnata nel settore agroalimentare e, quindi, alle dirette dipendenze funzionali del Ministero, rinforzerà quella che da anni è stata una specifica competenza per il contrasto delle scommesse clandestine. Le attività riguarderanno tutti gli ippodromi d’Italia e cureranno la tutela di tutto ciò che orbita intorno all’ippica, dal contrasto alle scommesse clandestine alla frode di denaro pubblico, dai controlli antidoping agli accertamenti sulla regolarità delle corse.

Quanto è importante, per lei, attuare la riforma delle scommesse ippiche?
“La crisi del settore, accentuatasi nell’ultimo decennio, è attribuibile in larga parte al calo delle scommesse ippiche, motore della filiera ippica. Le corse e le scommesse ippiche sono state di altissimo livello per molti decenni. Tra il 1980 e la prima metà del 2000 i valori di raccolta ed entrate erariali erano così elevati in Italia da attrarre da tutta Europa allevatori, proprietari, allenatori, driver e fantini. A livello europeo l’Italia era seconda solo alla Francia.
Nel corso degli ultimi anni le scommesse ippiche non si sono rinnovate a sufficienza e soffrono la concorrenza degli altri prodotti di gioco del portafoglio dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli.
In altre nazioni europee, come ad esempio Inghilterra e Francia, il settore gode di maggiore salute dovuta anche all’immagine dell’ippica e all’esperienza che si vive negli ippodromi, concepiti sempre più come luogo di aggregazione e intrattenimento. Il calo dei giocatori e degli appassionati, il depauperamento e la vetustà degli ippodromi, l’assenza di una presenza mediatica (tv, stampa, radio) che faciliti l’informazione sul settore e la divulgazione dello spettacolo, l’allontanamento dei proprietari e degli allevatori dall’Italia, il calo inesorabile delle scommesse, sono gli elementi alimentanti di un circolo vizioso giunto ad un livello di insostenibilità.
Bisogna allineare il prelievo delle scommesse ippiche a quota fissa, ora attorno 45 percento, a quello delle scommesse sportive e delle virtuali, che è al 22, ampliando l’offerta con l’aggiunta di nuove tipologie di scommessa a quota fissa.
Dobbiamo evitare il persistere di questa disparità di prelievo che spinge i concessionari a deprimere l’offerta.
Per fare questo bisogna procedere a un aggiornamento dei regolamenti di gioco, sul quale ho registrato la positiva disponibilità di tutti i soggetti interessati alla realizzazione di un processo graduale, ma irrinunciabile se vogliamo migliorare il sistema attualmente in vigore. Non bisogna tuttavia dimenticare che una diminuzione della tassazione sulle scommesse a quota fissa potrebbe portare a una diminuzione degli introiti per la filiera ippica.
Quindi bisogna lavorare sia al decremento del prelievo sulle scommesse a quota fissa, sia all’unificazione dei due totalizzatori attuali. Bisogna prevedere un unico totalizzatore, con offerta di corse e scommesse più ampia ed innovativa, in grado di garantire la liquidità necessaria a dare vigore alla modalità di scommessa a totalizzatore che, a livello internazionale, è competitiva e complementare alla quota fissa. Parallelamente, si potrebbe pensare a un incremento della tassazione sul margine delle scommesse virtuali perfinanziare l’ippica con ulteriori risorse. Serve un intervento legislativo che tenga conto di tutti gli aspetti.”

Quanto agli ippodromi, quali dovrebbe essere il loro ruolo, e anche il loro "atteggiamento" in questo progetto di riforma?
“Bisogna fare in modo che gli ippodromi rappresentino dei luoghi confortevoli e moderni, in grado di offrire servizi al passo con i tempi e in grado di attrarre le nuove generazioni, sempre più lontane al mondo dell’ippica. Quello che è mancato in questi anni è stato un piano, un progetto, una strategia per il futuro. È necessario aprirsi in maniera più credibile ai mercati internazionali nonché sviluppare negli operatori di settore un modus operandi più imprenditoriale, con l’apporto di competenze e risorse private, anche attraverso idonee forme di partenariato pubblico-privato.
Tra i progetti in cantiere c’è quello di rivedere il sistema delle sovvenzioni affinché tengano conto, in maniera più oggettiva, ad esempio delle caratteristiche tecniche degli ippodromi, della loro capacità di organizzazione, della loro attrattività, senza dimenticare il ruolo strategico che alcuni di essi rivestono anche sul piano delle corse internazionali. Il tutto per creare una classificazione dinamica e meritocratica che permetta di premiare gli ippodromi più virtuosi con una sovvenzione più alta, con un maggiore numero di corse e con una dotazione di premi più consistente.
Stiamo pensando, in occasione del G7 dell'Agricoltura che si svolgerà nel mese di settembre a Siracusa, di organizzare un grande evento all'ippodromo del Mediterraneo. L’ippica italiana deve tornare a parlare direttamente con il mondo e proporsi anche come spettacolo e intrattenimento, oltre che come passione.”

Nel corso degli ultimi anni, come per esempio durante il Governo Conte II con il sottosegretario Giuseppe L'Abbate, è emersa la proposta di portare l'ippica intesa come competizione sotto il ministero dello Sport, lasciando al ministero dell'Agricoltura solo la parte relativa all'allevamento. È d'accordo con questa ipotesi?
“Nel passato a mio avviso è stato fatto un errore, ovvero sciogliere l’Unire e accorpare l’ippica al ministero dell’Agricoltura, giustificando questa scelta per il legame che c’è sempre stato con l'allevamento del cavallo.
L’ippica oggi deve trovare una definizione più precisa tra spettacolo, sport e allevamento. Per raggiungere questo obiettivo, a nostro avviso, era necessario creare una struttura che si occupasse solo di questo settore. Da qui la decisione di dar vita, di concerto con i ministri per la Pubblica amministrazione e dell'Economia e delle finanze, Paolo Zangrillo e Giancarlo Giorgetti, a una autonoma Direzione generale completamente dedicata al mondo ippico e a tutte le attività ad esso connesse.
La nuova Direzione, che viene scorporata da quella generale per la promozione della qualità agroalimentare, nasce dalla volontà di rilanciare l'ippica e farla ritornare ad essere un movimento centrale per la nostra nazione, considerando anche l'importante rilevanza economica che rappresenta e il numero ingente di addetti che coinvolge. Tuttavia, in un’ottica di medio periodo, bisogna pensare a un modello organizzativo diverso, attraverso la creazione di un nuovo soggetto semi-privato, che opera sotto la vigilanza del ministero dell’Agricoltura, del ministero dell’Economia e, perché no, anche del ministero per lo Sport.”

E cosa risponde agli allevatori che chiedono più attenzione, risorse e sgravi, visti anche i grandi risultati raggiunti dai cavalli italiani all'estero?
“Gli allevatori rivestono un ruolo fondamentale, in quanto non sono soltanto coloro che garantiscono all’ippica italiana di avere cavalli eccezionali. La genealogia, infatti, più di ogni altro, rappresenta lo strumento per migliorare gli esemplari, indirizzare, sul piano tecnico, l'attività selettiva e promuovere la valorizzazione economica.
I proprietari, gli allevatori e gli allenatori investono in prima persona sul cavallo, si assumono quotidianamente il rischio d’impresa e meritano di avere una visione strategica di medio e lungo periodo per programmare i loro investimenti. Anche per questo stiamo lavorando a una programmazione del calendario corse finalmente pluriennale e abbiamo allo studio diverse ipotesi per arrivare in futuro a considerare il riconoscimento agricolo di questo comparto e, quindi, valutare la possibile riduzione dell’Iva.”
Forse se dicessimo alle persone che il cervello é un app inizierebbero ad usarlo
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Re: Speriamo3...

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Si, "speriamo"...che non siano soltanto parole
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Re: Speriamo3...

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Carelli (Proprietari trotto): 'Definire il futuro dell'ippica con decisioni progressiste'

Dopo la riunione della Consulta per l'ippica del 25 marzo, Anita Carelli - rappresentante dei proprietari dei cavalli da trotto - chiede attenzione su programmazione delle corse, pagamento del transito dei cavalli nei box e classificazione degli ippodromi.

“Durante l'incontro della Consulta di ieri, ho avuto il privilegio di rappresentare i proprietari di cavalli mentre affrontavamo una serie di argomenti essenziali per il settore.
Inizialmente, ci siamo dedicati alle proposte avanzate dai vari membri. Tra le mie, ho enfatizzato L'ANTICIPO DELLE CORSE NOTTURNE A MAGGIO, considerando attentamente l'impatto sul benessere animale in relazione alle condizioni climatiche. Inoltre, ho sollevato la necessità di aggiornare il Regolamento per rispondere alle esigenze attuali dell'attività ippica.
Un punto di discussione è stato il dibattito riguardante il pagamento del transito nei box, che è stato sottoposto a votazione. La maggioranza dei partecipanti si è espressa a favore di tale pagamento e pertanto si è optato per introdurre una tariffa unica per l'utilizzo dei box”.

Lo scrive Anita Carelli, in una nota in cui dà conto dei punti trattati nel corso della riunione della Consulta per l'ippica tenutasi il 25 marzo, al ministero dell'Agricoltura.

“Abbiamo anche esaminato la futura classificazione degli ippodromi, con particolare attenzione alla valutazione dei criteri di merito. Questi dovrebbero prioritariamente considerare i servizi essenziali per l'attività ippica, tra cui le infrastrutture di base e le iniziative volte a migliorare l'esperienza complessiva per gli appassionati e il pubblico”, puntualizza Carelli.
“In qualità di rappresentante dei proprietari di cavalli, comprendo l'importanza delle responsabilità che mi sono state affidate. Oltre a rappresentare le associazioni ufficiali, mi considero il portavoce di tutti coloro che, individualmente, espongono le loro richieste”.
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Re: Speriamo3...

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Quello di anticipare l'inizio delle notturne a maggio é senz'altro un argomento interessante su cui discutere.
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ediagaloppo
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Eh già, e' quello che fa aumentare la gente agli ippodromi, e le giocate raccolte.
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INIZIO O FINE

A seguito della pubblicazione del decreto di “ristrutturazione” del MASAF con anche la creazione della Direzione IPPICA e dei suoi nuovi quattro uffici sono partiti in questi giorni gli interpelli per la copertura del ruolo di dirigenti degli uffici.

Ora, forse, si capirà se tutto rimarrà come prima e quindi saremo alla FINE di un percorso che sarà sfociato solo nel cambio delle targhe fuori dagli uffici pure, come più volte annunciato sarà un INIZIO con una ventata di aria nuova negli uffici.

Le risposte si avranno dopo Pasqua e speriamo che le uova con relativa sorpresa non siano QUADRATE quindi dolorose per il comparto!

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Allevamento cavalli, Toniatti (Anact): 'Governo recepisca direttiva Ue sull'Iva agevolata'
28 marzo 2024

Il presidente dell'Anact, Toniatti, commenta l'intervista rilasciata a Gioco News dal ministro Lollobrigida e invita il Masaf a farsi capofila nell’indurre il Governo a recepire la direttiva europea sull’Iva agevolata sull’allevamento.

“Il contenuto della recente intervista del ministro Lollobrigida sull’ippica e il suo futuro generano fiducia per la rinnovata attenzione al nostro settore, notando come dopo anni ci sia un impegno a lungo termine e una volontà di visione complessiva verso il futuro.
La situazione attuale di criticità e di enorme difficoltà economica per le aziende che operano nel mondo dell’allevamento del cavallo da corsa richiede comunque un’assoluta urgenza nel portare a risultati concreti i progetti annunciati.”

Lo dichiara il presidente dell’Associazione nazionale allevatori cavalli trotto, Roberto Toniatti commentando l’intervista recentemente rilasciata a GiocoNews dal ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida sul rilancio dell'ippica italiana.

“Un tema interessante che possiamo accogliere in maniera positiva nell’intervista del ministro è l’intenzione del Masaf di una programmazione pluriennale. In tal senso c’è stato certamente un cambio di passo con l’istituzione della Direzione generale, in cui si nota il lavoro determinato dell’ingegner Remo Chiodi.
Chi come gli allevatori italiani si impegna e investe per natura dovendo ragionare su un raggio temporale di almeno tre anni, non può che vivere come una svolta la scrittura di regole certe sul lungo periodo, in cui per l’allevamento sarà fondamentale vedere ampliato il premio estero, ovvero il riconoscimento per quegli allevatori che progettano, fanno nascere, formano i cavalli straordinari campioni di vittorie italiane in tutto il mondo”, sottolinea Toniatti.

Il presidente dell’Associazione nazionale allevatori cavalli trotto quindi rimarca: “Sul versante legislativo, bene la puntualizzazione del ministro sul percorso che punta verso il riconoscimento agricolo degli allevatori, essenziale come richiesto richiesto già da tempo dall’Anact in quanto costituisce l’unica via per dare una stabilità e nuova linfa al settore.
Purtroppo i tempi per il percorso parlamentare non ci permettono di vivere l’attesa con serenità, e vogliamo quindi rinnovare il nostro invito affinché il Masaf nel frattempo si faccia capofila nell’indurre il Governo a procedere urgentemente sul recepimento della direttiva europea sull’Iva agevolata sull’allevamento, che potrebbe dare respiro già nei prossimi mesi al settore”.
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Re: Speriamo3...

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BOCCE FERME

Come sempre sono usciti i dati relativi ai pagamenti con fattura dei primi tre mesi del 2024.

Risultano evasi 314 pagamenti nel periodo gennaio/marzo.

Mediamente 5 pagamenti al giorno lavorativo.

I dipendenti in carico alla Direzione Generale Ippica risultano essere 81 unità.

Risultano pagate fatture da Agosto ad Ottobre 2023.

Sempre fermi ai fatidici 150giorni.

Risulta difficile anche continuare a commentare il nulla che accade.

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Re: Speriamo3...

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prato ha scritto: 14/04/2024, 8:43 BOCCE FERME

Come sempre sono usciti i dati relativi ai pagamenti con fattura dei primi tre mesi del 2024.

Risultano evasi 314 pagamenti nel periodo gennaio/marzo.

Mediamente 5 pagamenti al giorno lavorativo.

I dipendenti in carico alla Direzione Generale Ippica risultano essere 81 unità.

Risultano pagate fatture da Agosto ad Ottobre 2023.

Sempre fermi ai fatidici 150giorni.

Risulta difficile anche continuare a commentare il nulla che accade.

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Personalmente continuo ad avere grande fiducia nel direttore generale del Masaf per l'Ippica, Remo Chiodi, però questi dati sono impietosi, sulla questione dei pagamenti bisogna metta mano al più presto.
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Re: Speriamo3...

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E il bello e' che sull'articolo e' anche scritto, riproduzione riservata...
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