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Oggi a Verona il ministro Lollobrigida ha parlato anche di ippica...
«È un mondo che va riorganizzato, ridefinito, immaginato secondo le nuove criticità che sono emerse con il cambio dell’intero sistema negli ultimi trent’anni.
Non deve essere una zavorra, per il nostro sistema, ma un modello che viene riscoperto.
Avremo quindi un confronto con le associazioni di categoria e di settore e con gli altri ministeri per creare un piano strategico, ovviamente mantenendo anche una correlazione con le altre istituzioni, partendo dai Comuni, e ragionare su come svilupparlo o meglio rimetterlo al centro dell’attenzione.
Negli ultimi anni, ripeto, in merito al mondo dell’ippica si è diffusa la considerazione che sia una zavorra della quale liberarsi velocemente e noi invece la riteniamo una risorsa»
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Ministro Lollobrigida a Capannelle: "Vogliamo ridare centralità al mondo dell’ippica"
"L’ippica non può essere percepita come una zavorra, ma come un’occasione. Il nostro obiettivo è quello di restituire al movimento il ruolo che deve avere". Lo dice Francesco Lollobrigida, neo Ministro dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare e delle Foreste che è stato l’ospite d’onore dell'attesissimo pomeriggio di trotto all’Ippodromo Capannelle, dedicato alle due finali (maschile e femminile) del Gran Premio Anact – Memorial Ubaldo La Porta. Tanti gli argomenti affrontati dall’onorevole Lollobrigida alla sua prima uscita ufficiale all’Ippodromo Capannelle, definito "il più importante tra i 43 impianti italiani, centro di gravità permanente del movimento ippico nazionale".

"Il mondo dell’ippica, caratterizzato da passione e lavoro, aveva una sua centralità trenta anni fa, andata smarrita nel tempo, soprattutto in Italia visto che in altri paesi non è così. Evidentemente sono stati commessi degli errori, non solo da parte della politica, però ci si dovrebbe interrogare sul perché in alcune nazioni quello dell'ippica sia ancora un settore centrale e in Italia no, oppure perché in tanti nostri professionisti debbano andare all’estero per svolgere il proprio lavoro. Noi vogliamo trovare soluzioni senza pensare di averle già adesso dopo un mese di lavoro in questo Ministero. Io non credo, ad esempio, che lo scioglimento dell’Unire sia stata una scelta particolarmente intelligente, perché la gestione di questo mondo aveva una sua struttura tecnica e una tradizione organizzativa che ovviamente nella gestione ministeriale non poteva essere ritrovata immediatamente. Però si poteva lavorare per creare una strategia organica".

"Ora però dobbiamo pensare al futuro e con i vari dirigenti abbiamo già parlato di quello che vorremmo provare a fare, partendo però da un interrogativo fondamentale: Va tutto bene così? Io non penso. E non dipende da quanto si spende in questo ambiente, ma di come si spende. I soldi, se spesi bene, non sono mai troppi. Ecco quindi la necessità di ragionare come una filiera complessa per evitare dispersioni e per raggiungere in qualche anno l’obiettivo di restituire all’ippica il ruolo che le compete -ha aggiunto Lollobrigida-. Questo è un mondo difficile da catalogare, è considerato spettacolo ma io penso sia un’attività che può rientrare nel mondo dello sport, anche come sport associato. Ne abbiamo parlato con il ministro Abodi e con le federazioni che fanno resistenza ad un modello d’integrazione che a mio avviso mette in condizione di avere sostegni maggiori dal punto di vista economico e strutturale per questo tipo di attività".

A fare gli onori di casa, naturalmente, l’ing. Elio Pautasso, Presidente di Federippodromi e Direttore generale Hippogroup Roma Capannelle: "Siamo onorati della presenza dell’On. Lollobrigida, un momento importante per l’inizio di un confronto con il Ministero che ci auguriamo proficuo e duraturo".
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Re: Speriamo3...

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Sembra veramente che questo governo voglia ridare centralità all'ippica!
Vedere alle Capannelle un Ministro, tra l'altro ai microfoni di EquTV, è un fatto che ci eravamo totalmente dimenticati.
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Re: Speriamo3...

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Manovra – Società di corse: “Con questi tagli dal 1 gennaio l’ippica chiude”. La situazione

Pochi minuti fa è arrivato un importante comunicato congiunto, il cui contenuto è riportato qui sotto integralmente:

Le Società di Corse che gestiscono gli ippodromi elencati in calce sono venute a conoscenza del contenuto del disegno di legge del bilancio previsionale dello Stato (n. 643) per gli anni 2023-2025 depositato alla Camera dei Deputati.

Con estremo stupore si è rilevato che al capitolo 2297 “Sovvenzioni per le società di corse per l’organizzazione delle corse ippiche..” è previsto, per l’anno 2023, uno stanziamento di appena 41,3 milioni di euro rispetto ai 46,5 milioni di euro dell’anno 2022. Nelle note si legge che “lo stanziamento è stato ridotto per tener conto della riduzione delle entrate relative ai giochi ippici”.

Tale riduzione di risorse, che si aggiunge ai tagli di oltre il 75% già effettuati a partire dal 2012 ad oggi, a parità di prestazioni e servizi resi richiesti dal Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste alle aziende, non consente la continuità aziendale alle stesse Società che già da anni sopportano perdite di bilancio aggravate, nel corrente anno, dall’ingente incremento dei costi di gestione (energia elettrica, carburanti, materie prime ecc.).

Le società di corse da mesi hanno rappresentato a tutti gli Organi competenti del Ministero la gravissima situazione in cui versano, manifestando disponibilità all’apertura di un confronto, auspicabilmente in un tavolo permanente con tutti i componenti della filiera, per trovare soluzioni ai problemi del settore.

Inoltre, le ragioni della riduzione dello stanziamento previsto nella bozza della “legge di bilancio”, non dipendono sicuramente dall’operato delle società di corsa che, anzi, in periodo di emergenza sanitaria (covid 2019) hanno prestato maggiori servizi al Ministero per consentire lo svolgimento delle corse a porte chiuse e sopportato una riduzione dei ricavi.

Il calo delle entrate dei giochi che si è registrato nel 2020 e nel 2021 è stato causato esclusivamente dalle disposizioni governative, per l’emergenza dovuta al COVID-19, che hanno bloccato l’attività di raccolta delle scommesse. Ma non si tiene conto che già nel 2022 le entrate relative ai giochi ippici sono cresciute rispetto all’anno precedente.

Ciò premesso le sottoscritte società, in assenza di una adeguata modifica dello stanziamento per i servizi resi dalle società di corse in favore del Ministero che tenga conto dell’avvenuto incremento dei costi, fanno presente, loro malgrado, che a partire dal 1° gennaio p.v. non ci saranno le condizioni di legge (assenza di continuità aziendale) per la prosecuzione dell’attività di organizzazione delle corse e la fruizione da parte degli operatori dei servizi per l’allenamento“

LE SOCIETA DI CORSE FIRMATARIE

Alfea SpA Pisa
Comitato Corse Ippiche Corridonia
Gruppo Copiello Srl Padova
Hippogroup Cesenate SpA Bologna – Cesena
Hippogroup Roma Capannelle Srl Roma GL – Roma TR
Hippogroup Torinese SpA Torino
Ippica di Capitanata Corse Srl Castelluccio dei Sauri
Ippodromi dei Fiori SpA Albenga
Ippodromi Partenopei Srl Napoli GL – Napoli TR
Ippodromi Meridionali Srl SS. Cosma e Damiano
Ippodromo di Chilivani Ozieri Srl Chilivani
Ippomed Srl Siracusa GL – Siracusa TR
Marsicana Srl Tagliacozzo
Merano Galoppo Srl Merano
Nordest Ippodromi SpA Treviso GL – Treviso TR – Trieste – Ferrara
S.A.M.A.C. snc Civitanova Marche
S.A.I.T.A. Srl Aversa
San Felice Srl Firenze GL – Firenze TR
S.M.A. Srl Montegiorgio
Società Ippica Sassarese Srl Sassari
Soc. Modenese esposizione fiere corse cavalli Srl Modena
Società Varesina Incremento Corse Cavalli Srl Varese
Valentinia Srl Pontecagnano
Ippodromo Vinovo



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Re: Speriamo3...

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Re: Speriamo3...

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Vedo che tra le Società firmatarie non c'é Sistema Cavallo che gestisce l'ippodromo di Livorno. Meno male, sarebbe stato il colmo.
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Re: Speriamo3...

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Re: Speriamo3...

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Tagli alle sovvenzioni....ci risiamo
La notizia del giorno è sicuramente quella del calo delle sovvenzioni di circa il 10% agli ippodromi per i prossimi 2 anni.
Dalle note si legge che la motivazione del taglio sia data dal calo delle entrate derivate dai giochi ippici.
Immediatamente dopo la notizia, le società di corse annunciano che dal 1 gennaio 2023 sospenderanno le attività.
Seguiranno nei prossimi giorni classici scambi di accuse tra operatori, allevatori e società di corse.
Ognuno cercherà(GIUSTAMENTE) di ottenere il massimo dalle sovvenzioni statali.
Nessuno invece parla del problema principale, tra l'altro specificamente citato nel testo della circolare:
"CALO DELLE ENTRATE DERIVATE DA GIOCHI IPPICI".
Mi domando.....ma è possibile che non si riesca a fare proprio niente per migliorare un poco ?
Butto lì 3 punti, senza entrare nel merito delle scommesse ma solo dell'organizzazione, ma ce ne sarebbero 100.

1) Evitare le partenze in contemporanea.
2) Programmare in maniera oculata le giornate di corse, tenendo conto dei giorni della settimana e degli orari, oltre ovviamente che della geografia.
3) Introdurre nuovamente le matinee il sabato e la domenica mattina, giornate in cui le agenzie sono piene.

Le rivoluzioni sono lunghe e complicate, e la soluzione pronta non la tiene nessuno, però a stare fermi si muore di sicuro.

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prato ha scritto: 06/12/2022, 13:24 Tagli alle sovvenzioni....ci risiamo
La notizia del giorno è sicuramente quella del calo delle sovvenzioni di circa il 10% agli ippodromi per i prossimi 2 anni.
Dalle note si legge che la motivazione del taglio sia data dal calo delle entrate derivate dai giochi ippici.
Immediatamente dopo la notizia, le società di corse annunciano che dal 1 gennaio 2023 sospenderanno le attività.
Seguiranno nei prossimi giorni classici scambi di accuse tra operatori, allevatori e società di corse.
Ognuno cercherà(GIUSTAMENTE) di ottenere il massimo dalle sovvenzioni statali.
Nessuno invece parla del problema principale, tra l'altro specificamente citato nel testo della circolare:
"CALO DELLE ENTRATE DERIVATE DA GIOCHI IPPICI".
Mi domando.....ma è possibile che non si riesca a fare proprio niente per migliorare un poco ?
Butto lì 3 punti, senza entrare nel merito delle scommesse ma solo dell'organizzazione, ma ce ne sarebbero 100.

1) Evitare le partenze in contemporanea.
2) Programmare in maniera oculata le giornate di corse, tenendo conto dei giorni della settimana e degli orari, oltre ovviamente che della geografia.
3) Introdurre nuovamente le matinee il sabato e la domenica mattina, giornate in cui le agenzie sono piene.

Le rivoluzioni sono lunghe e complicate, e la soluzione pronta non la tiene nessuno, però a stare fermi si muore di sicuro.

Dario Trasi - Il Trottatore International
Sig. Trasi, ho letto le sue proposte: mi scusi, ma ci sono cose ben più importanti, in altre parole, ci vuole ben altro per contrastare il calo delle entrate derivate da giochi ippici, sempre che si sia ancora in tempo
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Scommesse e risorse primi passi

Siamo ancora decisamente lontani dal traguardo, ma un paio di segnali politici sono arrivati in questi giorni. Due flash che testimoniano quantomeno che potrebbe esserci una linea di intervento produttiva per l’ippica italiana. Il primo di questi arriva dalla Finanziaria che verrà completata con gli emendamenti che verranno inseriti nel corso del passaggio alla Camera e che si presenterà assolutamente “blindata” in quello al Senato previsto dopo Natale. Fra quelli che fanno parte del fascicolo che andrà in discussione in questi giorni ve ne sono due di Tommaso Foti (Capogruppo alla Camera di Fratelli d’Italia, quindi il partito del Premier Meloni e del Ministro Lollobrigida) che propongono di rifinanziare il fondo per il funzionamento degli impianti ippici con 6,5 milioni di euro e di potenziare le strutture del Ministero dell’agricoltura con 2 milioni di euro annui anche per “incentivare, rafforzare e incrementare le maggiori attività” nell’ambito del “settore ippico a livello nazionale, europeo ed internazionale”. Non sappiamo che fine faranno in un momento in cui mancano le risorse per tutto o quasi, ma l’averci pensato e il fatto che sia fra quelli “segnalati” è un primo passo. Il secondo, più a lunga gittata arriva dall’intervista del Ministro dello Sport Abodi rilasciata al Corriere della sera, nella quale Abodi dice “Stiamo lavorando per rendere nuovamente legali pubblicità e sponsorizzazioni delle aziende del betting, anche per tutelare il gioco legale e responsabile. E stiamo affrontando il tema del diritto alle scommesse: è irrituale che l’organizzatore dell’evento non abbia alcun beneficio, rispetto a una catena che parte proprio grazie ai suoi investimenti».
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Re: Speriamo3...

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Emendamento approvato: 4,7 milioni per gli ippodromi

Adesso è ufficiale e c’è la certezza: l’emendamento, a firma del Capogruppo alla Camera di Fratelli d’Italia Tommaso Foti, con il quale vengono stanziati i fondi per integrare il taglio effettuato alla sovvenzione ippodromi è stato approvato la scorsa notte in Commissione Bilancio. La norma prevede uno stanziamento di 4,7 milioni di euro per i prossimi due anni e ad esso seguirà un decreto del Masaf per l’attribuzione delle risorse. Un altro passo importante per la stabilizzazione del settore in previsione di un piano di rilancio complessiva, del quale faranno poi parte la riforma del comparto, quella delle scommesse e delle sponsorizzazioni sportive. Il lavoro sembra iniziato e l’approccio per ora decisamente positivo.
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prato ha scritto: 22/12/2022, 11:59 Emendamento approvato: 4,7 milioni per gli ippodromi

Adesso è ufficiale e c’è la certezza: l’emendamento, a firma del Capogruppo alla Camera di Fratelli d’Italia Tommaso Foti, con il quale vengono stanziati i fondi per integrare il taglio effettuato alla sovvenzione ippodromi è stato approvato la scorsa notte in Commissione Bilancio. La norma prevede uno stanziamento di 4,7 milioni di euro per i prossimi due anni e ad esso seguirà un decreto del Masaf per l’attribuzione delle risorse. Un altro passo importante per la stabilizzazione del settore in previsione di un piano di rilancio complessiva, del quale faranno poi parte la riforma del comparto, quella delle scommesse e delle sponsorizzazioni sportive. Il lavoro sembra iniziato e l’approccio per ora decisamente positivo.
Speriamo che questi soldi vadino a finir bene :silent:
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Società ippodromi su Manovra: 'Scongiurata riduzione finanziamenti, grazie al Masaf'
28 dicembre 2022 - 15:14

IPPICA
Le società di corse che gestiscono alcuni ippodromi italiani ringraziano la politica sottolineando che 'l’attenzione dimostrata è un primo passo importante per affrontare e trovare soluzioni ai gravi problemi' del settore

"L’attenzione dimostrata è un primo passo importante per affrontare e trovare soluzioni ai gravi problemi derivanti dagli incrementi dei costi energetici e di tutte le materie prime, sia alla necessità di adeguamento strutturale che buona parte degli impianti del Paese richiede." Così ventidue società di corse che gestiscono altrettanti ippodromi italiani riportano in una nota di ringraziamento rivolta ai vertici del Masaf e ad altri organi della politica.

"Dopo aver segnalato agli organi di governo la grave situazione economica in cui si trovano (gli ippodromi, Ndr), e avendo seguito con attenzione ed apprensione l’iter di approvazione della legge del bilancio previsionale dello Stato per gli anni 2023-2025", scrivono le società ippiche, "ringraziamo il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, il sottosegretario Patrizio Giacomo La Pietra, i componenti della commissione Bilancio della Camera e gli organi di Governo coinvolti per aver posto la giusta attenzione agli argomenti segnalati e per aver scongiurato la ingiustificata (in quanto collegata al calo della raccolta delle scommesse ippiche nei due anni dell’emergenza sanitaria) riduzione dello stanziamento previsto per i servizi resi dalle società di corse, che già sono segnati da un calo di oltre il 70 percento negli ultimi dieci anni".

Il riferimento è agli stanziamenti inseriti in Manovra a favore del settore ippico, pari a 4,7 milioni di euro, come ricordato anche ieri, 27 dicembre, quando il testo della Manovra è passato all'esame della commissione Agricoltura del Senato.

"Si è fiduciosi nell’impegno del Masaf", continua la nota delle società ippiche, "già evidente nell’affrontare i problemi correnti della filiera ippica, per la realizzazione di una compiuta riforma del 'settore ippico', più volte formalizzata da apposti strumenti legislativi nell’ultimo decennio, ma non attuata".

E chiudono, le società, mettendo a disposizione del Masaf le loro conoscenze tecniche, gli studi e le ricerche effettuate con importanti advisor e atenei italiani, "per collaborare al concretizzarsi di una riforma finalizzata al rilancio l’intero comparto e della filiera che lo alimenta, e faccia emergere i reali valori economici e sociali che la filiera stessa rappresenta".

A firmare la nota sono: Alfea SpA (Pisa), Comitato Corse Ippiche (Corridonia), Gruppo Copiello Srl (Padova), Hippogroup Cesenate SpA (Bologna - Cesena), Hippogroup Roma Capannelle Srl (Roma GL – Roma TR), Hippogroup Torinese SpA (Torino), Ippica di Capitanata Corse Srl (Castelluccio dei Sauri), Ippodromi dei Fiori SpA (Albenga), Ippodromi Partenopei Srl (Napoli GL – Napoli TR), Ippodromi Meridionali Srl (SS. Cosma e Damiano), Ippodromo di Chilivani Ozieri Srl (Chilivani), Ippomed Srl (Siracusa GL – Siracusa TR), Marsicana Srl (Tagliacozzo), Merano Galoppo Srl (Merano), Nordest Ippodromi SpA (Treviso GL – Treviso TR – Trieste - Ferrara), Samac snc (Civitanova Marche), Saita Srl (Aversa), Sma Srl (Montegiorgio), Società Ippica Sassarese Srl (Sassari), Soc. Modenese esposizione fiere corse cavalli Srl (Modena), Società Varesina Incremento Corse Cavalli Srl (Varese), Valentinia Srl (Pontecagnano).
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Re: Speriamo3...

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La Pietra: obbiettivo rilanciare l'ippica
Nell'intervista il Sottosegretario Patrizio Giacomo La Pietra puntualizza che il bilancio non prevedeva un taglio, come erroneamente veniva deifinito dalle Società di Corse e comunque é stato scongiurato. Per i pagamenti é necessario intanto evitare le fatture con Iva (10 mesi per il pagamento) e portare i pagamenti a 60 giorni. Allevamento la priorità del Ministero dell'Agricoltura, ma negli ultimi anni c'è stato un calo dei cavalli nati in Italia. Gli ippodromi devono contruibire a quello che è lo scopo primario "incrementare le razze equine" come le altre categorie dell'ippica. Per la Riforma un disegno di legge in arrivo e ancora....

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Blackhorse ha scritto: 01/01/2023, 14:57 La Pietra: obbiettivo rilanciare l'ippica
Nell'intervista il Sottosegretario Patrizio Giacomo La Pietra puntualizza che il bilancio non prevedeva un taglio, come erroneamente veniva deifinito dalle Società di Corse e comunque é stato scongiurato. Per i pagamenti é necessario intanto evitare le fatture con Iva (10 mesi per il pagamento) e portare i pagamenti a 60 giorni. Allevamento la priorità del Ministero dell'Agricoltura, ma negli ultimi anni c'è stato un calo dei cavalli nati in Italia. Gli ippodromi devono contruibire a quello che è lo scopo primario "incrementare le razze equine" come le altre categorie dell'ippica. Per la Riforma un disegno di legge in arrivo e ancora....

..."ma negli ultimi anni c'è stato un calo dei cavalli nati in Italia"...
Si informi Sottosegretario, c'era stato un calo drastico delle nascite, per quanto riguarda il trotto, fino ad arrivare a circa 1000 cavalli nati in un anno ma adesso i dati sono risaliti e i nati sono qualcosa più di 2000
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Re: Speriamo3...

Messaggio da Blackhorse »

Potenziamento Masaf per tutelare l'ippica, Dl Milleproroghe prende tempo
Il Ddl di conversione in legge del Milleproroghe, ora all'esame delle commissioni del Senato, proroga i termini per il potenziamento del ministero dell'Agricoltura previsto 'in considerazione della grave crisi dell'ippica'.
La “grave crisi del settore ippico” e la modifica del regolamento di organizzazione e della pianta organica del ministero dell’Agricoltura della sovranità alimentare e delle foreste (già ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali) “secondo determinate modalità al fine di potenziare le strutture e le articolazioni dello stesso dicastero” finiscono sotto l'attenzione del Servizio studi del Senato della Repubblica nell'ambito del dossier sul Milleproroghe (Disposizioni urgenti in materia di termini legislativi. Dl 198 del 2022 - As 452).

L'avvio dell'esame del Ddl di conversione in legge, la cui presentazione è stata annunciata in Aula nella seduta di martedì 3 gennaio, figura nell'agenda di oggi, martedì 10 gennaio, delle commissioni riunite 1a e 5a.

Di seguito, ecco il testo dell'articolo riguardante l'ippica, con il quale però i termini del potenziamento del Masaf viene prorogato di un anno, rispetto ai 60 giorni previsti originariamente.

Articolo 15, comma 3 - (Proroga di termini in materia di potenziamento delle strutture e delle articolazioni del ministero dell’Agricoltura della sovranità alimentare e delle foreste)
L’articolo 15, comma 3 proroga fino al 31 dicembre 2023 il termine entro il quale il ministero dell’Agricoltura della sovranità alimentare e delle foreste modifica il proprio regolamento di organizzazione e la propria pianta organica.
Nel dettaglio, il comma 3 della disposizione in commento, novella il comma 2 dell’articolo 19-bis, del decreto legge 27 gennaio 2022, n. 4, convertito con modificazioni, dalla legge n. 25 del 28 marzo 2022, stabilendo un diverso termine (un anno, anziché sessanta giorni) entro il quale il ministero dell’Agricoltura della sovranità alimentare e delle foreste (già ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali) modifica il proprio regolamento di organizzazione e la propria pianta organica secondo determinate modalità al fine di potenziare le strutture e le articolazioni dello stesso dicastero, in considerazione della grave crisi del settore ippico.
Il comma 2 dell’art. 19-bis del sopra citato decreto-legge 4 del 2022, prima della modifica operata dalla disposizione in commento, disponeva che al fine di garantire il potenziamento delle strutture e delle articolazioni del ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali, in considerazione della grave crisi del settore ippico lo stesso dicastero modifica, entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del sopra richiamato decreto-legge e secondo le modalità delineate nel comma 1 dello stesso art. 19-bis, il proprio regolamento di organizzazione e la propria pianta organica con uno o più decreti adottati con le modalità di cui all'articolo 4-bis del decreto-legge 12 luglio 2018, n. 86, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2018, n. 97. Il comma 1 dell’art. 19-bis, stabilisce che i posti di funzione dirigenziale di livello generale presso il medesimo Ministero sono incrementati di una unità, da destinare all'istituzione di una posizione dirigenziale di livello generale. Conseguentemente, la dotazione organica dirigenziale del dicastero in questione, come definita dall'art. 1, comma 3, del decreto-legge 21 settembre 2019, n. 104, convertito, con modificazioni, dalla legge 18 novembre 2019, n. 132, e dall'art. 1, comma 166, della legge 27 dicembre 2019, n. 160, è rideterminata nel numero massimo di tredici posizioni di livello generale e di sessantuno posizioni di livello non generale.
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Siag in audizione al Masaf: 'Garantiti pagamenti e creazione di un'agenzia per l'ippica'

I rappresentanti del Siag – Sindacato italiano allenatori guidatori illustrano gli esiti dell'audizione con il sottosegretario con delega all'ippica, Patrizio La Pietra: pagamenti e programmazione al centro.
“L'obiettivo finale è la creazione di un'agenzia esterna passando attraverso la determinazione di una Direzione generale all'interno del ministero dell'Agricoltura.
Chiaramente sarà un progetto a lungo termine. Per quanto riguarda i pagamenti, sono stati garantiti flussi di pagamenti anche a titolo di acconto dal 20 al 30 di ogni mese per garantire una continuità delle entrate”.
Lo dichiarano i rappresentanti del Siag – Sindacato italiano allenatori guidatori dopo l'audizione informale tenutasi oggi, 16 gennaio, al ministero dell'Agricoltura, con il sottosegretario con delega all'ippica, Patrizio La Pietra.
Molti i temi sul tavolo, e importanti gli esiti.
“Verrà abbattuta l'Iva sulla fatture, quindi rimarrà il registro attuale, ma tutti i premi saranno erogati al 4 percento.
A settembre ci sarà la definizione del calendario e l'istituzione di tavoli per la programmazione da definire entro la fine di febbraio.
Verrà quantificato con il ministero dell'Economia e delle finanze il Preu pregresso da utilizzare per sanare i debiti del passato e quelli che arriveranno.
Non esisterà il delegato ai pagamenti ma si continuerà con il sistema del Pqai 8 garantendo flussi mensili.
Infine, il sottosegretario ha espresso l'intenzione di azzerare il debito di 41 milioni nel corso dell'anno per ripartire da zero nel 2024”.
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Rilancio ippica, Toniatti (Anact): 'Allevamento cuore pulsante da tutelare'

Roberto Toniatti, presidente dell'Associazione nazionale allevatori del cavallo trottatore, chiede più tutele e sostegni per l'allevamento e invita il settore tutto a lavorare ad un progetto di filiera condiviso.

Non solo gli ippodromi, anche se i rappresentanti di questo specifico comparto erano almeno 20, ma anche gli allevatori, che erano due o tre, sono stati fra i soggetti che si sono confrontati con il sottosegretario Patrizio La Pietra ieri, 18 gennaio, in un partecipato incontro al ministero dell'Agricoltura.

Fra i pochi ma buoni esponenti dell'allevamento italiano si annovera Roberto Toniatti, presidente da poco più di un mese dell'Associazione nazionale allevatori del cavallo trottatore, che racconta il suo punto di vista a GiocoNews.

“Essendo la prima volta che parlavo con il sottosegretario, nel mio intervento sono voluto partire da zero. Cominciando dai progressi fatti dall'allevamento italiano negli ultimi 30 anni, non notevoli ma direi 'inauditi', ma anche ribadendo che pure se gode di ottima salute dal punto di vista sportivo è molto precario e fragile nel suo insieme, ed è molto precario e fragile per tre fattori principali. In primis l'aumento del 'costo di produzione dei cavalli', molto più alto di due o tre anni fa, a causa di molteplici fattori, fra i quali si annoverano il mancato adeguamento del mercato degli acquisti, il prezzo del fieno, che è raddoppiato se non quasi triplicato a causa della siccità, facendo di conseguenza lievitare anche quello delle granaglie come avena e orzo. Allevare un cavallo comporta almeno 30 mesi di lavoro, vista una gestazione di 11 mesi, fino alla sua vendita. Noi allevatori di cavalli nel ministero dell'Agricoltura siamo stati sempre un po' i Calimero. Gli allevatori di altri animali, come i cani e le lumache, per citare due esempi che ho riportato anche al sottosegretario La Pietra, sono spesso oggetto di aiuti, ricevono benefici in denaro, ma noi no. È una situazione che grida vendetta, specie in una situazione di crisi climatica in cui versiamo tutti, e in cui destinare porzioni ampie di terreno all'allevamento ai cavalli, quindi per uno scopo 'nobile', sarebbe auspicabile per creare dei polmoni verdi, ospitando paddock per i cavalli e colture foraggere. Ci vogliono chilometri quadrati di terreno nobile per i cavalli, ciò vuol dire parlare di un'area che potrebbe essere pari a una mezza regione italiana. Non è concetto banale. Senza considerare l'annosa questione sulla vendita dei cavalli con l'Iva al 22 percento e non agevolata come per altri prodotti agricoli”, puntualizza Toniatti.

Il presidente dell'Anact passa all'ultimo ma più importante tallone d'Achille del settore. “La fragilità che caratterizza la filiera ippica colpisce noi allevatori ma anche i proprietari – una 'specie' in via di estinzione -, e in un futuro non lontano ci sarà il forte pericolo che a causa dei cavalli invenduti gli allevatori si trovino 'costretti' a diventare proprietari. Ciò non è corretto e non deve essere un obbligo. Tutto ciò quindi crea una catena di grande precarietà e sofferenza, che coinvolge gli allevatori, ma anche i guidatori-allenatori, che rappresentano il cuore pulsante dell'ippica italiana. Se continua così gli ippodromi dovranno pensare di far correre altri tipi di animale, perché i cavalli non nasceranno più e non verranno messi in corsa”.

Nell'ultima parte di questa intervista quindi Toniatti plaude agli esiti dell'incontro di ieri: “Credo che il sottosegretario abbia dato dimostrazione di voler ascoltare tutti e di lavorare per il bene dell'ippica. Lui ha espresso la volontà di istituire una direzione generale per il settore, e per quanto i cambiamenti a me personalmente mettano ansia, credo di poter ben sperare. Non sarei favorevole invece all'ipotesi di separare le competenze relative all'ippica fra ministero dell'Agricoltura (l'allevamento) e il ministero dello Sport (le corse), come proposto qualche anno fa dall'allora sottosegretario Giuseppe L'Abbate (e ribadita anche recentemente, Ndr). Serve una direzione per l'ippica che sia unica, perché l'ippica è e deve essere una filiera: una filiera agricola che parta dal lavoro dell'agricoltura per arrivare allo sport e allo spettacolo. È di fatto una filiera virtuosa, che potrebbe essere sovvenzionabile da vari piani di sviluppo per l'agricoltura, da fondi europei. Va rinnegata l'idea di andare a pescare dal montepremi ogni volta che servono denari: il montepremi è una cosa sacra, è necessario perché questo nostro mondo vada avanti. Ci sono altri modi di reperire risorse, ad esempio un progetto di filiera potrebbe funzionare: ai tempi in cui il presidente dell'Anact era Ubaldo La Porta, prematuramente scomparso (nel marzo del 2022, Ndr), abbiamo lavorato insieme per un mini progetto di filiera. Sarebbe meraviglio poterlo sviluppare fino al cavallo in corsa, allo sport e allo spettacolo. Nell'ambito di una direzione generale dell'ippica si potrebbe cominciare a ragionarci, a studiare tutti insieme, per creare qualcosa in cui ognuno mette le proprie competenze ed energie”.
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Luciani (Anac): 'Galoppo a rischio retrocessione, sostenere l'allevamento'

Stefano Luciani, presidente dell'Associazione nazionale allevatori cavalli purosangue, chiede al Masaf più sostegni per il galoppo e risposte chiare in vista della prossima seduta del Comitato pattern del 2 febbraio.

L'incontro al ministero dell'Agricoltura promosso dal sottosegretario delegato Patrizio La Pietra pochi giorni fa, con la partecipazione di alcuni dei maggiori rappresentanti della filiera, è stato indubbiamente una buona occasione per il settore di mettere sul tavolo le proprie "necessità", compresse da almeno 10 anni di crisi. Un'occasione per il fare appunto su diverse questioni “calde”: non solo per gli ippodromi o gli allenatori guidatori, ma anche per gli allevatori.

Così, dopo il punto di vista di Roberto Toniatti, presidente dell'Associazione nazionale allevatori del cavallo trottatore, ospitiamo quello di Stefano Luciani, presidente dell'Associazione nazionale allevatori cavalli purosangue, che ci tiene a tracciare le somiglianze e le differenze esistenti fra i due mondi che rappresentano.

“Con Toniatti abbiamo un rapporto improntato alla collaborazione e al confronto. Le nostre realtà hanno ovviamente in comune il cavallo, ma sono 'paralleli' e diversi tra loro per quanto riguarda ad esempio la gestione del costo economico dell'allevamento. Al trotto infatti è consentita l'inseminazione artificiale, che viene invece vietata al galoppo, che quindi necessita di una logistica più elaborata e costosa a riguardo. Io ad esempio ho 44 fattrici: se potessi ordinare il seme e farmelo arrivare con il corriere espresso potrei allevare in modo molto più qualitativo, risparmierei i costi di trasferta. Il trotto invece non ha questi problemi: loro sono molto bravi ad allevare ma sono avvantaggiati, e il galoppo non cambierà mai, a livello planetario. Inoltre, come galoppo dobbiamo riferire all'organismo europeo Comitato pattern (che sovrintende al controllo della qualità delle corse di ciascuna nazione), la cui prossima seduta si terrà il 2 febbraio: per quella data dovremo presentare una serie di garanzie, e su questa data pende il ritardo del pagamento dei premi, fatto che soffriamo da sempre e che ha pesanti conseguenze. Questo cronico ritardo ha fatto sì che negli ultimi anni gli stranieri, non più sicuri di essere pagati, hanno cominciato a frequentare sempre meno le nostre corse, e il loro livello è andato abbassandosi progressivamente. Ora siamo arrivati al punto di non ritorno: se non riusciremo a dare garanzie in questo senso rischiamo di essere estromessi dal salotto buono del galoppo europeo, con conseguenze devastanti per allevatori, proprietari e per tutta la filiera: se le nostre corse non sono appetibili infatti anche il valore dei cavalli diminuisce”, sottolinea Luciani.

“Il Comitato pattern chiede la tempestività dei pagamenti, un maggiore interscambio con il ministero dell'Agricoltura sulla gestione della lotta al doping e una maggiore condivisione di dati, su tutti gli aspetti della vita ippica, come fanno altri Paesi europei in virtù di regole comuni scritte che vanno osservate. L'Italia quindi deve recuperare credibilità a livello internazionale in tempi brevi per preservare il patrimonio genetico dei suoi allevamenti”, rimarca il presidente dell'Associazione nazionale allevatori cavalli purosangue.

Luciani quindi riferisce la prima impressione avuta in merito al nuovo sottosegretario con delega all'ippica: “La Pietra mi è sembrato pragmatico e realista, ha sottolineato il suo impegno a reperire le risorse che mancano all'appello – attualmente c'è un buco da 41 milioni di euro – nei limiti del possibile, per il momento il funzionario delegato è accantonato, arriveranno le risorse del Preu. Inoltre ha detto che il 2023 sarà un anno di transizione per recuperare l'ammanco attuale e che l'intenzione è di ripartire ex novo dal 2024. Io quindi auspico che il sottosegretario riesca a reperire le risorse, nodo gordiano da cui derivano tutti i problemi dell'ippica. Inoltre, fra le sue proposte, è interessante l'equiparazione al 4 percento dell'Iva su tutti i premi vinti: sarebbe una gran cosa, anche se necessita di una serie di passaggi a livello legislativo. Poi spero che si possa addivenire a una direzione generale per l'ippica che darebbe un punto di riferimento più definito a tutto il settore. Il passaggio dall'Unire al ministero dell'Agricoltura è stato molto traumatico; il ministero ha i suoi tempi e noi i nostri, e ha sempre pesato la discontinuità a livello politico”.

Il presidente dell'Anac quindi torna a concentrare l'attenzione sulle sorti degli allevamenti dei cavalli da galoppo. “Siamo in una fase di fragilità: il numero dei nati negli ultimi anni è diminuito, ma l'allevamento è una delle colonne portanti del sistema-ippica. Come ho detto anche al sottosegretario, è inutile parlare di calendario e programmazione se non ci sono cavalli che corrono: io chiedo misure per il galoppo, ma è chiaro che tutto l'allevamento va sostenuto. Noi dal 2011 non abbiamo un euro di sostegno, quindi sono ormai 12 anni; siamo allo stremo perché ci si chiede di allevare la qualità, di avere cavalli in grado di vincere le corse 'buone', di far andare bene le aste, ma abbiamo subito un impoverimento costante. Se si vuole, risollevare la qualità dell'allevamento italiano chiedo al ministero, al ministro e al sottosegretario di trovare il modo di sostenere l'acquisto delle mamme riproduttrici di pregio e monte di stalloni di pregio, con un rimborso sull'acquisto. Io personalmente mi sto impegnando per ottenere il quarto posto al traguardo utile per conseguire il premio all'allevatore”.

Luciani poi è anche il vice presidente di Ang - Associazione nazionale galoppo, e ha sottolineato pure in questa veste il problema del ritardo dei pagamenti: “Per restare in Europa, ho offerto la nostra totale collaborazione al ministero - visto che Ang è l'interlocutore tecnico riconosciuto – per aiutare il processo di rinascita del settore. Restiamo quindi in attesa di sviluppi in vista della scadenza del 2 febbraio, data entro la quale dobbiamo preparare delle risposte concrete insieme con il Masaf. Siamo un'attività agricola e muoviamo un indotto importante, il cavallo da corsa è un'eccellenza del Made in Italy, e sono sicuro che il nostro ministero non possa ignorarlo. Personalmente, non voglio essere totalmente garantito e non avere il rischio imprenditoriale ma per poter competere devo poter contare su un aiuto parziale da parte dello Stato perché ho concorrenza spaventosa, e devo fare i conti con un'ippica planetaria ormai globalizzata. A noi italiani - allevatori, allenatori, fantini, proprietari - non difetta certo il know-how, ma ci mancano strutture e sostegni. A tal proposito colgo l'occasione per ricordare che in questo momento in seno all'Ang i fantini sono la categoria più a disagio, che è stato in agitazione proprio a causa del ritardo dei pagamenti. Quindi, per varie ragioni, è importante che sia tracciato un percorso, che venga dato sostegno all'allevamento, che è la base dell'ippica”.
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Delega all'ippica, in Gazzetta ufficiale l'attribuzione a La Pietra

Nell'ultimo numero della Gazzetta ufficiale pubblicato il decreto che sancisce l'attribuzione della delega per l'ippica al senatore Patrizio Giacomo La Pietra (Fratelli d'Italia).

A quasi tre mesi dalla nomina a sottosegretario del ministero dell'Agricoltura, arriva la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale della Repubblica del decreto che conferma l'attribuzione della delega per l'ippica al senatore Patrizio Giacomo La Pietra (Fratelli d'Italia).

La Pietra ovviamente è in carica con questa funzione già da diverse settimane, come testimoniano anche l'interlocuzione avviata con il settore, oltre che numerose esternazioni sulla materia.

IL TESTO DEL DECRETO – Di seguito, ecco il testo integrale del decreto firmato dal ministro dell'Agricoltura, Francesco Lollobrigida.

“Art. 1

1. Ferma restando la riserva in capo al Ministro delle funzioni di indirizzo politico-amministrativo, della definizione degli obiettivi ed i programmi da attuare, della verifica della rispondenza dei risultati dell'attività amministrativa e della gestione agli indirizzi impartiti, nonché dell'adozione di tutti gli altri atti che per legge sono riservati alla competenza esclusiva del Ministro, sono delegate al Sottosegretario di Stato senatore Patrizio Giacomo La Pietra le funzioni relative alle seguenti materie: (a) sviluppo del settore ippico e delle attività connesse all'organizzazione dei giochi e delle scommesse delle corse dei cavalli di cui al decreto del Presidente della Repubblica 8 aprile 1998, n. 169; (b) filiera olivicola; (c) filiera florovivaistica; (d) filiera del tabacco; (e) attività relative al contenimento della fauna selvatica e

delle attività venatorie.

2. Nell'ambito delle competenze di cui al comma 1, al senatore Patrizio Giacomo La Pietra è delegata la firma dei relativi atti e provvedimenti.

3. Il Ministro può avocare alla propria firma singoli atti compresi nelle materie delegate.

4. Il Sottosegretario di Stato senatore Patrizio Giacomo La Pietra coadiuva altresì il Ministro nei rapporti con le associazioni di categoria.

Art. 2

1. Salvo che il Ministro non ritenga di intervenire personalmente, il Sottosegretario di Stato è delegato ad intervenire alla Camera dei deputati e al Senato della Repubblica, in rappresentanza del Ministro, per i lavori parlamentari.

2. Resta salva la facoltà di delegare di volta in volta al Sottosegretario di Stato singoli atti di competenza del Ministro.

Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana, previa registrazione della Corte dei conti”.
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Ippica, La Pietra (Masaf): 'Novità su pagamenti, Dg e programmazione'

Il sottosegretario La Pietra risponde all'interrogazione del Pd con le ultime novità su Direzione generale per l'ippica, pagamenti dei premi, risorse per gli ippodromi. Il 30 e 31 tavolo per programmazione trotto e galoppo.

È arrivata la risposta del sottosegretario con delega all'ippica, Patrizio La Pietra, all'interrogazione sulle “iniziative a sostegno dell'ippica” posta dai deputati Stefano Vaccari, Antonella Forattini, Bernardo Marino e Andrea Rossi del Partito Democratico al ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste.

“L'ippica costituisce un importante settore economico del Paese, che coinvolge ampie categorie di operatori - allevatori, proprietari, allenatori, professionisti - e un numero rilevante di addetti della filiera, con notevole possibilità di incremento.
Considerata anche la rilevanza del comparto, appena insediati abbiamo ritenuto necessario procedere anzitutto ad una riorganizzazione interna del Ministero istituendo, con Dpcm del 19 gennaio scorso, la Direzione generale per l'ippica ridefinendo gli ambiti di attività”, esordisce La Pietra.

Peraltro, “avendo riscontrato all'interno del settore talune criticità riguardanti i pagamenti dei premi, nel c.d. 'decreto mille proroghe' abbiamo proposto un emendamento con il quale 'viene abrogato l'art. 44 della legge n. 342 del 2000; non è dovuta l'imposta sul valore aggiunto in ordine ai premi corrisposti ai sensi dell'art. 3 della legge 24 marzo 1942, n. 315' (a firma dei deputati di Fratelli d'Italia De Carlo, Lisei, Liris, che non risulta fra i segnalati, ma potrebbe essere presentato dal Governo o dai relatori, Ndr).
Inoltre, al fine di garantire la funzionalità degli impianti ippici attivi nonché consentire l'utilizzo delle relative strutture da parte del Ministero per le proprie finalità istituzionali, la legge finanziaria n. 197 del 29 dicembre 2022, comma 441 e 442, ha autorizzato la spesa di 4,7 milioni di euro per ciascuno degli anni 2023 e 2024”, puntualizza il sottosegretario.

“Con successivo decreto stabiliremo i criteri di riparto delle predette risorse tra gli impianti ippici, con conseguente ridefinizione dei rapporti. Informo infine che ho convocato il Tavolo trotto e galoppo per i giorni 30 e 31 gennaio per la programmazione del 2023,
Rassicuro che il Ministero continuerà nell'azione di riforma auspicata, rispondendo all'esigenza di una complessiva e organica ristrutturazione di tutti i diversi aspetti del settore”.
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Calendario ippica 2023, ippodromi a confronto sulla bozza del Masaf

Gli ippodromi dovranno presentare eventuali proposte di modifica alla bozza di calendario del Masaf entro questa settimana, mentre per la prossima è attesa la circolare di programmazione di trotto e galoppo.

Sembra spirare un'aria nuova al ministero dell'Agricoltura, dove oggi, 6 febbraio, si è tenuta la prevista riunione fra i dirigenti, il sottosegretario Patrizio La Pietra e i rappresentanti degli ippodromi per un confronto sul calendario delle corse per il 2023.

Una riunione positiva e serena, secondo quanto riferito a GiocoNews da chi era presente, al termine della quale è stato fissato un primo cronoprogramma: gli ippodromi dovranno presentare eventuali proposte di modifica alla bozza di calendario del Masaf entro la fine di questa settimana, mentre per la prossima è attesa la circolare di programmazione frutto del confronto di qualche giorno fa con i rappresentanti delle associazioni del galoppo e del trotto. x

Successivamente il sottosegretario convocherà nuovamente le società di corse per discutere del contratto 2023-2024.

Il sottosegretario La Pietra, come fatto in altre occasioni, ha ribadito che quello appena cominciato è “un anno di transizione” che servirà per approfondire tutti i temi sul tavolo e poi rilanciare l'ippica a tutto tondo.

I COMMENTI DEGLI IPPODROMI -
Particolarmente soddisfatto Attilio D'Alesio, che ha partecipato all'appuntamento come rappresentante del Coordinamento ippodromi. “Dopo tanti anni finalmente si è tenuto un tavolo di confronto sul calendario con tutte le società di corse. Ci auguriamo che si vada avanti su questa strada. Lo spirito del sottosegretario ci sembra questo, di ascolto, e ci fa ben sperare per arrivare al rilancio dell'ippica e proseguire il dialogo con tutta la filiera”.

Per Pier Luigi D'angelo, presidente di Ippodromi partenopei (società che gestisce l'impianto di Agnano) l'incontro al Masaf è stato interlocutorio. “Va apprezzato l’impegno: è stata ufficialmente ammessa la mancanza di 41 milioni di euro di montepremi già da diversi anni andato in economia per colpevoli problematiche gestionali interne al Ministero, ma va evidenziato che da decenni l’ippica è gestita con incompetenza ed approssimazione. Inoltre, va chiarito il ruolo degli ippodromi e quale sarà la retribuzione per quelli che a differenza di altri avendo una occupazione stabile interna di cavalli hanno costi di centro allenamento, energetici e di materie
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prato ha scritto: 25/01/2023, 22:59 Ippica, La Pietra (Masaf): 'Novità su pagamenti, Dg e programmazione'

Il sottosegretario La Pietra risponde all'interrogazione del Pd con le ultime novità su Direzione generale per l'ippica, pagamenti dei premi, risorse per gli ippodromi. Il 30 e 31 tavolo per programmazione trotto e galoppo.

È arrivata la risposta del sottosegretario con delega all'ippica, Patrizio La Pietra, all'interrogazione sulle “iniziative a sostegno dell'ippica” posta dai deputati Stefano Vaccari, Antonella Forattini, Bernardo Marino e Andrea Rossi del Partito Democratico al ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste.

“L'ippica costituisce un importante settore economico del Paese, che coinvolge ampie categorie di operatori - allevatori, proprietari, allenatori, professionisti - e un numero rilevante di addetti della filiera, con notevole possibilità di incremento.
Considerata anche la rilevanza del comparto, appena insediati abbiamo ritenuto necessario procedere anzitutto ad una riorganizzazione interna del Ministero istituendo, con Dpcm del 19 gennaio scorso, la Direzione generale per l'ippica ridefinendo gli ambiti di attività”, esordisce La Pietra.

Peraltro, “avendo riscontrato all'interno del settore talune criticità riguardanti i pagamenti dei premi, nel c.d. 'decreto mille proroghe' abbiamo proposto un emendamento con il quale 'viene abrogato l'art. 44 della legge n. 342 del 2000; non è dovuta l'imposta sul valore aggiunto in ordine ai premi corrisposti ai sensi dell'art. 3 della legge 24 marzo 1942, n. 315' (a firma dei deputati di Fratelli d'Italia De Carlo, Lisei, Liris, che non risulta fra i segnalati, ma potrebbe essere presentato dal Governo o dai relatori, Ndr).
Inoltre, al fine di garantire la funzionalità degli impianti ippici attivi nonché consentire l'utilizzo delle relative strutture da parte del Ministero per le proprie finalità istituzionali, la legge finanziaria n. 197 del 29 dicembre 2022, comma 441 e 442, ha autorizzato la spesa di 4,7 milioni di euro per ciascuno degli anni 2023 e 2024”, puntualizza il sottosegretario.

“Con successivo decreto stabiliremo i criteri di riparto delle predette risorse tra gli impianti ippici, con conseguente ridefinizione dei rapporti. Informo infine che ho convocato il Tavolo trotto e galoppo per i giorni 30 e 31 gennaio per la programmazione del 2023,
Rassicuro che il Ministero continuerà nell'azione di riforma auspicata, rispondendo all'esigenza di una complessiva e organica ristrutturazione di tutti i diversi aspetti del settore”.
Beh, questa mi sembra una buona cosa. Nella speranza che le incongruenze presenti nel calendario degli anni passati vengano finalmente risolte.
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Pagamento premi ippica, incontro fra Nuovo galoppo Italia e La Pietra (Masaf)

Incontro al Masaf fra il sottosegretario La Pietra e la presidente di Nuovo galoppo Italia, Maria Cristina Pansini, con il consigliere Christian Walter. Rassicurazioni sul pagamento dei premi e la formazione di nuovi fantini.

Lo stato dei pagamenti dei premi, la programmazione, la formazione dei fantini: sono i temi al centro dell'incontro tenutosi oggi, 23 febbraio, fra il sottosegretario al ministero dell'Agricoltura, Patrizio Giacomo La Pietra, la presidente della Nuovo galoppo Italia, Maria Cristina Pansini, e il consigliere Christian Walter.

Secondo quanto si apprende da una nota diramata dall'associazione, La Pietra ha illustrato il suo progetto di riforma con la costituzione della Direzione generale dell'ippica, confermando quanto detto nel precedente incontro con gli operatori ippici ed in particolare che "il Masaf proseguirà con i pagamenti mensili in modo da arrivare alla normalizzazione degli stessi possibilmente entro dicembre 2023".

Il sottosegretario si è, poi, mostrato, “estremamente sensibile alla tematica sulla formazione di nuovi fantini e si è reso disponibile a vagliare, insieme, un progetto transitorio in attesa della realizzazione di una scuola di formazione per fantini organizzata dal Ministero”.

Ha, inoltre, fatto propria, conclude la nota, la richiesta dell'associazione “di una programmazione dei libretti almeno semestrale con criteri dettati dal Ministero che mirino all'ottimizzazione e alla massima funzionalità della gestione dell'intero parco cavalli avendo ad obiettivo il miglioramento della razza equina”.
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