Lettera dell'ANG al Ministero

Sezione dedica alle news in generale

Moderatori: mauro, pierre

Rispondi
Avatar utente
Dottò
FREEFORALL Expert
FREEFORALL Expert
Messaggi: 8098
Iscritto il: 19/10/2020, 8:22

Lettera dell'ANG al Ministero

Messaggio da Dottò »

Trovo di pessimo gusto la lettera inviata dall'Associazione Nazionale Galoppo, firmata Isabella Asti Bezzera (allevatrice), al Ministero sollecitando il pagamento dei premi, al fine di permettere ai possibili acquirenti di comprare i puledri alle aste, ritenendo responsabile il Ministero stesso della sorte di centinaia (!?) di cavall invenduti.
Considerando chi ha firmato la lettera, non già come associazione di allevatori, ma della generale ANG, la motivazione mi sembra sfacciatamente interessata.
E' come se io chiedessi al Ministero di completare un certo tratto di autostrada così che raggiunga la località dove ho la casa al mare.
E' evidente chi tenga in mano le redini del galoppo nazionale.
ang.jpg
ang.jpg (62.87 KiB) Visto 518 volte
Iscrivetevi al gruppo privato di Facebook "QUELLI CHE AMANO IL GALOPPO" 🐎
Avatar utente
prato
FREEFORALL Expert
FREEFORALL Expert
Messaggi: 6498
Iscritto il: 31/05/2020, 14:57

Re: Lettera dell'ANG al Ministero

Messaggio da prato »

Indubbiamente...
Pare comunque che questi di ANG, motivazioni ed interessi personali a parte, siano veramente incazzati tanto da voler denunciare e richiedere i danni a quei Funzionari ritenuti responsabili degli inammissibili ritardi dei pagamenti
Avatar utente
Dottò
FREEFORALL Expert
FREEFORALL Expert
Messaggi: 8098
Iscritto il: 19/10/2020, 8:22

Re: Lettera dell'ANG al Ministero

Messaggio da Dottò »

prato ha scritto: 24/06/2021, 16:27 Indubbiamente...
Pare comunque che questi di ANG, motivazioni ed interessi personali a parte, siano veramente incazzati tanto da voler denunciare e richiedere i danni a quei Funzionari ritenuti responsabili degli inammissibili ritardi dei pagamenti
Nobili intenti ma motivazioni strettamente personali. Sono anni che i personaggi in questione muovono le fila indirizzando la politica ippica verso l'allevamento, ponendo le persone giuste nei posti giusti, facendo credere al popolo ippico che lavorano per il bene di tutti e dell'ippica. Non ci credo manco se me lo giurassero sui loro figli. L'incazzatura è in qualche modo giustificata, ma se proponessero soggetti più qualitativi, verrebbero dall'estero ad acquistare i nostri cavalli e lì i premi li incassano dopo due settimane. Al popolo comunque interessa che i denari arrivino, ma essere così sfacciati mi sembra un delirio di onnipotenza.
Iscrivetevi al gruppo privato di Facebook "QUELLI CHE AMANO IL GALOPPO" 🐎
Trinity
Advanced FFA
Advanced FFA
Messaggi: 1433
Iscritto il: 26/10/2020, 14:13

Re: Lettera dell'ANG al Ministero

Messaggio da Trinity »

Dottò ha scritto: 24/06/2021, 16:47
prato ha scritto: 24/06/2021, 16:27 Indubbiamente...
Pare comunque che questi di ANG, motivazioni ed interessi personali a parte, siano veramente incazzati tanto da voler denunciare e richiedere i danni a quei Funzionari ritenuti responsabili degli inammissibili ritardi dei pagamenti
Nobili intenti ma motivazioni strettamente personali. Sono anni che i personaggi in questione muovono le fila indirizzando la politica ippica verso l'allevamento, ponendo le persone giuste nei posti giusti, facendo credere al popolo ippico che lavorano per il bene di tutti e dell'ippica. Non ci credo manco se me lo giurassero sui loro figli. L'incazzatura è in qualche modo giustificata, ma se proponessero soggetti più qualitativi, verrebbero dall'estero ad acquistare i nostri cavalli e lì i premi li incassano dopo due settimane. Al popolo comunque interessa che i denari arrivino, ma essere così sfacciati mi sembra un delirio di onnipotenza.
Prima di tutto è indiscutibile quanto sia vergognosa la tempistica di pagamento dei premi al traguardo in Italia e questo non per dare man forte alla sig.ra Bezzera, ma a tutti quei proprietari soprattutto piccoli che hanno tanta passione e che tengono duro nonostante tutto ma che, proseguendo su questa strada, diventeranno mosche bianche e andranno a estinguersi.
Già non è facile piazzarsi o vincere, peraltro con il taglio delle giornate di corse e del montepremi anno dopo anno, se poi i premi neanche vengono pagati in tempi ragionevoli in base alle normative europee, dove vogliamo andare?
Però va anche detto che non si può non riconoscere che se tanti italiani vanno ad acquistare all'estero c'è più di un motivo, prima di tutto il rapporto qualità-prezzo, non è questione di premi al traguardo in questo caso.
In Gb o Ire per quanto tu possa comprare a un prezzo basso trovi sempre qualità, qui per trovarla devi spendere molto e sono pochissimi quelli che se lo possono permettere, diciamo i soliti noti.
Fate mente locale di quanti cavalli/cavalle sono stati acquistati a prezzi molto ragionevoli all'estero (alcuni soggetti davvero a quattro soldi come Wakanaka e Triana rivendute poi a cifre molto importanti) e hanno vinto in lungo e in largo sui cavalli italiani, invece pensate a quanti italiani hanno vinto all'estero. Non c'è paragone e questo significa qualcosa.
Noi siamo bravissimi a creare fattrici di pregio, ma per debolezza economica vengono tutte vendute senza battere ciglio, quasi mai vengono trattenute. Poi all'estero queste fattrici creano cavalli di gran valore, cavalli che si sarebbero potuti produrre in Italia attirando compratori esteri.
E gli stalloni che abbiamo? Per piacere....
Per fare acquistare italiano hanno creato il bonus, sperando di attirare i compratori italiani con scarso successo. Ma avrebbero dovuto fare ben altro.
Peraltro il continuo voler dotare le corse per i due anni di premi monstre obbligando quasi gli allenatori a tirargli il collo per arraffare quanti più premi possono, penalizzando invece i cavalli anziani, fa si che nessuno pensi a lungo termine coi cavalli ma tutto il contrario.
Il comitato Pattern continua a declassarci, il nostro allevamento a impoverirsi, la politica non si decide a fare quello che andrebbe fatto da tempi immemori, le infrastrutture sono quelle che sono ovunque, continuano a tagliare le giornate, a diminuire i premi mentre i costi sono sempre gli stessi, alla fine sono sempre quelli a comprare la qualità e a vincere, ma comunque l'ippica italiana non attira investitori e come potrebbe ridotta in questo stato?
Le colpe ce le ha sicuramente la politica ma non è la sola e darsi addosso vicendevolmente non porta a nulla. Finchè le varie parti non riconosceranno i propri errori e ognuno penserà per se la situazione non potrà che peggiorare. L'ippica sempre nelle stesse mani non ha futuro.
Avatar utente
Dottò
FREEFORALL Expert
FREEFORALL Expert
Messaggi: 8098
Iscritto il: 19/10/2020, 8:22

Re: Lettera dell'ANG al Ministero

Messaggio da Dottò »

Trinity ha scritto: 24/06/2021, 22:00
Dottò ha scritto: 24/06/2021, 16:47
prato ha scritto: 24/06/2021, 16:27 Indubbiamente...
Pare comunque che questi di ANG, motivazioni ed interessi personali a parte, siano veramente incazzati tanto da voler denunciare e richiedere i danni a quei Funzionari ritenuti responsabili degli inammissibili ritardi dei pagamenti
Nobili intenti ma motivazioni strettamente personali. Sono anni che i personaggi in questione muovono le fila indirizzando la politica ippica verso l'allevamento, ponendo le persone giuste nei posti giusti, facendo credere al popolo ippico che lavorano per il bene di tutti e dell'ippica. Non ci credo manco se me lo giurassero sui loro figli. L'incazzatura è in qualche modo giustificata, ma se proponessero soggetti più qualitativi, verrebbero dall'estero ad acquistare i nostri cavalli e lì i premi li incassano dopo due settimane. Al popolo comunque interessa che i denari arrivino, ma essere così sfacciati mi sembra un delirio di onnipotenza.
Prima di tutto è indiscutibile quanto sia vergognosa la tempistica di pagamento dei premi al traguardo in Italia e questo non per dare man forte alla sig.ra Bezzera, ma a tutti quei proprietari soprattutto piccoli che hanno tanta passione e che tengono duro nonostante tutto ma che, proseguendo su questa strada, diventeranno mosche bianche e andranno a estinguersi.
Già non è facile piazzarsi o vincere, peraltro con il taglio delle giornate di corse e del montepremi anno dopo anno, se poi i premi neanche vengono pagati in tempi ragionevoli in base alle normative europee, dove vogliamo andare?
Però va anche detto che non si può non riconoscere che se tanti italiani vanno ad acquistare all'estero c'è più di un motivo, prima di tutto il rapporto qualità-prezzo, non è questione di premi al traguardo in questo caso.
In Gb o Ire per quanto tu possa comprare a un prezzo basso trovi sempre qualità, qui per trovarla devi spendere molto e sono pochissimi quelli che se lo possono permettere, diciamo i soliti noti.
Fate mente locale di quanti cavalli/cavalle sono stati acquistati a prezzi molto ragionevoli all'estero (alcuni soggetti davvero a quattro soldi come Wakanaka e Triana rivendute poi a cifre molto importanti) e hanno vinto in lungo e in largo sui cavalli italiani, invece pensate a quanti italiani hanno vinto all'estero. Non c'è paragone e questo significa qualcosa.
Noi siamo bravissimi a creare fattrici di pregio, ma per debolezza economica vengono tutte vendute senza battere ciglio, quasi mai vengono trattenute. Poi all'estero queste fattrici creano cavalli di gran valore, cavalli che si sarebbero potuti produrre in Italia attirando compratori esteri.
E gli stalloni che abbiamo? Per piacere....
Per fare acquistare italiano hanno creato il bonus, sperando di attirare i compratori italiani con scarso successo. Ma avrebbero dovuto fare ben altro.
Peraltro il continuo voler dotare le corse per i due anni di premi monstre obbligando quasi gli allenatori a tirargli il collo per arraffare quanti più premi possono, penalizzando invece i cavalli anziani, fa si che nessuno pensi a lungo termine coi cavalli ma tutto il contrario.
Il comitato Pattern continua a declassarci, il nostro allevamento a impoverirsi, la politica non si decide a fare quello che andrebbe fatto da tempi immemori, le infrastrutture sono quelle che sono ovunque, continuano a tagliare le giornate, a diminuire i premi mentre i costi sono sempre gli stessi, alla fine sono sempre quelli a comprare la qualità e a vincere, ma comunque l'ippica italiana non attira investitori e come potrebbe ridotta in questo stato?
Le colpe ce le ha sicuramente la politica ma non è la sola e darsi addosso vicendevolmente non porta a nulla. Finchè le varie parti non riconosceranno i propri errori e ognuno penserà per se la situazione non potrà che peggiorare. L'ippica sempre nelle stesse mani non ha futuro.
Sono d'accordo praticamente su tutto.
Aggiungo solo che l'ippica, come ogni altra cosa, andrebbe sostenuta da un seguito popolare come in Gran Bretagna, Irlanda o Francia, dove tutti sanno cosa sia il Derby o come giocare il quinté plus, cosa che qui una volta c'era, ma si è perso negli anni. Difficile ripartire da un paese dove il 90% della gente ti chiede se il galoppo è quello con il carrettino o quello con il cavaliere in sella, e quando si parla di corse ad ostacoli pensa al concorso ippico. Molti vedono l'ippica come una cosa clandestina, fatta di personaggi loschi. Da noi i calciatori nascondono di possedere un cavallo, in Francia ne parlano tutti (Griezmann, Niang ecc).
Penso che un rilancio sia possibile, ma non con questa gente,che pensa solo al suo orticello finchè ci sarà cercando di prendere tutto, e se un giorno non ci sarà più, smetteranno vivendo di rendita o emigreranno.
Chiudo dicendo che in Nuova Zelanda un paio d'anni fà fu affidata la ristrutturazione dell'ippica locale ad un guru australiano che ebbe carta bianca. Un po' come se uno scozzese affidasse la gestione della produzione del whisky ad un inglese... eppure lo fecero, ma non perchè in Nuova Zelanda le cose andassero male, ma perchè sarebbero potute andare meglio. In pratica, hanno scelto una persona indipendente, straniera, lontana da legami con lobbies locali indirizzate più o meno verso questo o quel settore.
Iscrivetevi al gruppo privato di Facebook "QUELLI CHE AMANO IL GALOPPO" 🐎
Trinity
Advanced FFA
Advanced FFA
Messaggi: 1433
Iscritto il: 26/10/2020, 14:13

Re: Lettera dell'ANG al Ministero

Messaggio da Trinity »

Dottò ha scritto: 24/06/2021, 22:11
Trinity ha scritto: 24/06/2021, 22:00
Dottò ha scritto: 24/06/2021, 16:47

Nobili intenti ma motivazioni strettamente personali. Sono anni che i personaggi in questione muovono le fila indirizzando la politica ippica verso l'allevamento, ponendo le persone giuste nei posti giusti, facendo credere al popolo ippico che lavorano per il bene di tutti e dell'ippica. Non ci credo manco se me lo giurassero sui loro figli. L'incazzatura è in qualche modo giustificata, ma se proponessero soggetti più qualitativi, verrebbero dall'estero ad acquistare i nostri cavalli e lì i premi li incassano dopo due settimane. Al popolo comunque interessa che i denari arrivino, ma essere così sfacciati mi sembra un delirio di onnipotenza.
Prima di tutto è indiscutibile quanto sia vergognosa la tempistica di pagamento dei premi al traguardo in Italia e questo non per dare man forte alla sig.ra Bezzera, ma a tutti quei proprietari soprattutto piccoli che hanno tanta passione e che tengono duro nonostante tutto ma che, proseguendo su questa strada, diventeranno mosche bianche e andranno a estinguersi.
Già non è facile piazzarsi o vincere, peraltro con il taglio delle giornate di corse e del montepremi anno dopo anno, se poi i premi neanche vengono pagati in tempi ragionevoli in base alle normative europee, dove vogliamo andare?
Però va anche detto che non si può non riconoscere che se tanti italiani vanno ad acquistare all'estero c'è più di un motivo, prima di tutto il rapporto qualità-prezzo, non è questione di premi al traguardo in questo caso.
In Gb o Ire per quanto tu possa comprare a un prezzo basso trovi sempre qualità, qui per trovarla devi spendere molto e sono pochissimi quelli che se lo possono permettere, diciamo i soliti noti.
Fate mente locale di quanti cavalli/cavalle sono stati acquistati a prezzi molto ragionevoli all'estero (alcuni soggetti davvero a quattro soldi come Wakanaka e Triana rivendute poi a cifre molto importanti) e hanno vinto in lungo e in largo sui cavalli italiani, invece pensate a quanti italiani hanno vinto all'estero. Non c'è paragone e questo significa qualcosa.
Noi siamo bravissimi a creare fattrici di pregio, ma per debolezza economica vengono tutte vendute senza battere ciglio, quasi mai vengono trattenute. Poi all'estero queste fattrici creano cavalli di gran valore, cavalli che si sarebbero potuti produrre in Italia attirando compratori esteri.
E gli stalloni che abbiamo? Per piacere....
Per fare acquistare italiano hanno creato il bonus, sperando di attirare i compratori italiani con scarso successo. Ma avrebbero dovuto fare ben altro.
Peraltro il continuo voler dotare le corse per i due anni di premi monstre obbligando quasi gli allenatori a tirargli il collo per arraffare quanti più premi possono, penalizzando invece i cavalli anziani, fa si che nessuno pensi a lungo termine coi cavalli ma tutto il contrario.
Il comitato Pattern continua a declassarci, il nostro allevamento a impoverirsi, la politica non si decide a fare quello che andrebbe fatto da tempi immemori, le infrastrutture sono quelle che sono ovunque, continuano a tagliare le giornate, a diminuire i premi mentre i costi sono sempre gli stessi, alla fine sono sempre quelli a comprare la qualità e a vincere, ma comunque l'ippica italiana non attira investitori e come potrebbe ridotta in questo stato?
Le colpe ce le ha sicuramente la politica ma non è la sola e darsi addosso vicendevolmente non porta a nulla. Finchè le varie parti non riconosceranno i propri errori e ognuno penserà per se la situazione non potrà che peggiorare. L'ippica sempre nelle stesse mani non ha futuro.
Sono d'accordo praticamente su tutto.
Aggiungo solo che l'ippica, come ogni altra cosa, andrebbe sostenuta da un seguito popolare come in Gran Bretagna, Irlanda o Francia, dove tutti sanno cosa sia il Derby o come giocare il quinté plus, cosa che qui una volta c'era, ma si è perso negli anni. Difficile ripartire da un paese dove il 90% della gente ti chiede se il galoppo è quello con il carrettino o quello con il cavaliere in sella, e quando si parla di corse ad ostacoli pensa al concorso ippico. Molti vedono l'ippica come una cosa clandestina, fatta di personaggi loschi. Da noi i calciatori nascondono di possedere un cavallo, in Francia ne parlano tutti (Griezmann, Niang ecc).
Penso che un rilancio sia possibile, ma non con questa gente,che pensa solo al suo orticello finchè ci sarà cercando di prendere tutto, e se un giorno non ci sarà più, smetteranno vivendo di rendita o emigreranno.
Chiudo dicendo che in Nuova Zelanda un paio d'anni fà fu affidata la ristrutturazione dell'ippica locale ad un guru australiano che ebbe carta bianca. Un po' come se uno scozzese affidasse la gestione della produzione del whisky ad un inglese... eppure lo fecero, ma non perchè in Nuova Zelanda le cose andassero male, ma perchè sarebbero potute andare meglio. In pratica, hanno scelto una persona indipendente, straniera, lontana da legami con lobbies locali indirizzate più o meno verso questo o quel settore.
In effetti la cosa migliore sarebbe proprio quella di mettere tutto nelle mani di qualcuno super partes.
Per quanto riguarda l'ignoranza italiana è realtà quello che tu dici. E' sempre stata vista come un "vizio" l'ippica, nota solo per i casi di doping o di corse clandestine o di avvenimenti violenti in questo o quell'ippodromo, non come uno sport. Se sapevano che giocavi ai cavalli o semplicemente andavi all'ippodromo venivi visto come un vizioso, con una macchia indelebile sulla tua persona.
In Italia prendono persino in giro Allegri che parla di ippica invece di cercare di invogliarlo a investirvi. Ancelotti ha investito in Francia, in Gb e in Francia stessa vi sono fior di sportivi che investono nell'ippica e nessuno dice loro nulla, hai ragione a sostenere che qui nessuno vuole esporsi nel settore.
Da noi il motto "datti all'ippica" è utilizzato quasi per "offendere" le persone, come se l'ippica fosse un qualcosa di basso livello cui chiunque può ambire. Certo però che se vai negli ippodromi e vedi come sono le infrastrutture e poi fai il paragone con quelle francesi o inglesi ti dici che c'è da vergognarsi.
Oggi leggevo che persino Tony Parker, grandissimo giocatore di basket, sarà il nuovo volto di Equidia e quindi probabilmente investirà nel settore.
Da noi non si fa nulla per attirare questo tipo di persone che possano dare visibilità al settore.
In Gb tantissimi giocatori di calcio vanno regolarmente all'ippodromo, giocano, hanno cavalli, non vi sono quelle malelingue tipiche del nostro Paese riguardo il settore.
Ci vorrebbe davvero un super manager che senza guardare in faccia nessuno facesse quello che va fatto per riportare l'ippica ai fasti di un tempo, ristrutturarla e darle un indirizzo chiaro, anche a costo di scelte impopolari ma necessarie. Ma forse a nessuno interessa farlo, alla fine.
Avatar utente
Dottò
FREEFORALL Expert
FREEFORALL Expert
Messaggi: 8098
Iscritto il: 19/10/2020, 8:22

Re: Lettera dell'ANG al Ministero

Messaggio da Dottò »

Trinity ha scritto: 24/06/2021, 22:33
In effetti la cosa migliore sarebbe proprio quella di mettere tutto nelle mani di qualcuno super partes.
Per quanto riguarda l'ignoranza italiana è realtà quello che tu dici. E' sempre stata vista come un "vizio" l'ippica, nota solo per i casi di doping o di corse clandestine o di avvenimenti violenti in questo o quell'ippodromo, non come uno sport. Se sapevano che giocavi ai cavalli o semplicemente andavi all'ippodromo venivi visto come un vizioso, con una macchia indelebile sulla tua persona.
In Italia prendono persino in giro Allegri che parla di ippica invece di cercare di invogliarlo a investirvi. Ancelotti ha investito in Francia, in Gb e in Francia stessa vi sono fior di sportivi che investono nell'ippica e nessuno dice loro nulla, hai ragione a sostenere che qui nessuno vuole esporsi nel settore.
Da noi il motto "datti all'ippica" è utilizzato quasi per "offendere" le persone, come se l'ippica fosse un qualcosa di basso livello cui chiunque può ambire. Certo però che se vai negli ippodromi e vedi come sono le infrastrutture e poi fai il paragone con quelle francesi o inglesi ti dici che c'è da vergognarsi.
Oggi leggevo che persino Tony Parker, grandissimo giocatore di basket, sarà il nuovo volto di Equidia e quindi probabilmente investirà nel settore.
Da noi non si fa nulla per attirare questo tipo di persone che possano dare visibilità al settore.
In Gb tantissimi giocatori di calcio vanno regolarmente all'ippodromo, giocano, hanno cavalli, non vi sono quelle malelingue tipiche del nostro Paese riguardo il settore.
Ci vorrebbe davvero un super manager che senza guardare in faccia nessuno facesse quello che va fatto per riportare l'ippica ai fasti di un tempo, ristrutturarla e darle un indirizzo chiaro, anche a costo di scelte impopolari ma necessarie. Ma forse a nessuno interessa farlo, alla fine.
due sole annotazioni:
Tony Parker è proprietario di cavalli, e (mannaggia a lui) il suo cavallo ha vinto il quinté plus di qualche giorno fà.
Se dai in mano la ristrutturazione ad esempio ad un francese, potrebbe anche essere il barone Rothschild, ma in Italia troverebbero le magagne ed inoltre proprio chi sta beneficiando della propria posizione perderebbe i privilegi.
Iscrivetevi al gruppo privato di Facebook "QUELLI CHE AMANO IL GALOPPO" 🐎
Trinity
Advanced FFA
Advanced FFA
Messaggi: 1433
Iscritto il: 26/10/2020, 14:13

Re: Lettera dell'ANG al Ministero

Messaggio da Trinity »

Dottò ha scritto: 25/06/2021, 6:47
Trinity ha scritto: 24/06/2021, 22:33
In effetti la cosa migliore sarebbe proprio quella di mettere tutto nelle mani di qualcuno super partes.
Per quanto riguarda l'ignoranza italiana è realtà quello che tu dici. E' sempre stata vista come un "vizio" l'ippica, nota solo per i casi di doping o di corse clandestine o di avvenimenti violenti in questo o quell'ippodromo, non come uno sport. Se sapevano che giocavi ai cavalli o semplicemente andavi all'ippodromo venivi visto come un vizioso, con una macchia indelebile sulla tua persona.
In Italia prendono persino in giro Allegri che parla di ippica invece di cercare di invogliarlo a investirvi. Ancelotti ha investito in Francia, in Gb e in Francia stessa vi sono fior di sportivi che investono nell'ippica e nessuno dice loro nulla, hai ragione a sostenere che qui nessuno vuole esporsi nel settore.
Da noi il motto "datti all'ippica" è utilizzato quasi per "offendere" le persone, come se l'ippica fosse un qualcosa di basso livello cui chiunque può ambire. Certo però che se vai negli ippodromi e vedi come sono le infrastrutture e poi fai il paragone con quelle francesi o inglesi ti dici che c'è da vergognarsi.
Oggi leggevo che persino Tony Parker, grandissimo giocatore di basket, sarà il nuovo volto di Equidia e quindi probabilmente investirà nel settore.
Da noi non si fa nulla per attirare questo tipo di persone che possano dare visibilità al settore.
In Gb tantissimi giocatori di calcio vanno regolarmente all'ippodromo, giocano, hanno cavalli, non vi sono quelle malelingue tipiche del nostro Paese riguardo il settore.
Ci vorrebbe davvero un super manager che senza guardare in faccia nessuno facesse quello che va fatto per riportare l'ippica ai fasti di un tempo, ristrutturarla e darle un indirizzo chiaro, anche a costo di scelte impopolari ma necessarie. Ma forse a nessuno interessa farlo, alla fine.
due sole annotazioni:
Tony Parker è proprietario di cavalli, e (mannaggia a lui) il suo cavallo ha vinto il quinté plus di qualche giorno fà.
Se dai in mano la ristrutturazione ad esempio ad un francese, potrebbe anche essere il barone Rothschild, ma in Italia troverebbero le magagne ed inoltre proprio chi sta beneficiando della propria posizione perderebbe i privilegi.
Mea culpa su Tony Parker, l'articolo dove l'ho letto non parlava del fatto fosse già proprietario e io sinceramente non lo sapevo.
Si impara sempre qualcosa e sulla Francia Dottò non ha rivali :thumbup:
Qui in Italia ci vorrebbe davvero un tipo con gli attributi a spigolo vivo che non si curi di nessuna pressione e tiri dritto, ma finchè alla governance metteranno persone che si fanno tirare la giacchetta non si arriva da nessuna parte.
Mah, chissà dove andremo a finire e come si evolverà la querelle.
Avatar utente
Dottò
FREEFORALL Expert
FREEFORALL Expert
Messaggi: 8098
Iscritto il: 19/10/2020, 8:22

Re: Lettera dell'ANG al Ministero

Messaggio da Dottò »

Trinity ha scritto: 25/06/2021, 7:44
Mea culpa su Tony Parker, l'articolo dove l'ho letto non parlava del fatto fosse già proprietario e io sinceramente non lo sapevo.
Si impara sempre qualcosa e sulla Francia Dottò non ha rivali :thumbup:
:prayer: :prayer: :prayer: 🇫🇷
Iscrivetevi al gruppo privato di Facebook "QUELLI CHE AMANO IL GALOPPO" 🐎
Rispondi